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Come un romanzo: riassunto e trama dell'opera di Pennac

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Come un romanzo è un’opera saggistica di Daniel Pennac pubblicata per la prima volta nel 1992. Questo libro, breve ma intenso, è uno dei testi più significativi scritti dall’autore francese, non tanto per il suo contenuto narrativo quanto per il messaggio rivoluzionario che trasmette. In "Come un romanzo", Pennac non racconta una storia di fantasia, ma riflette su uno dei temi che gli stanno più a cuore: il rapporto tra lettura e piacere, con un focus particolare sulla difficoltà dei giovani a trovare una connessione autentica con i libri. Attraverso uno stile accessibile e ironico, Pennac sfida l’idea che la lettura debba essere un obbligo scolastico o un dovere gravoso, proponendo una visione della lettura come un atto di libertà e piacere.

In questo articolo esploreremo la struttura e il contenuto di Come un romanzo, cercando di comprendere il messaggio centrale che l’autore vuole trasmettere. Vedremo quali sono i temi principali trattati e perché questo saggio è diventato un punto di riferimento per chiunque desideri riscoprire il piacere della lettura.

Trama e riassunto di Come un romanzo

A differenza di altre opere di Daniel Pennac, "Come un romanzo" non è un romanzo tradizionale con una trama narrativa e una sequenza di eventi. Piuttosto, si tratta di un saggio che riflette sull’atto di leggere, sulla sua evoluzione, e su come questo sia percepito nelle diverse fasi della vita. Pennac parte dalla constatazione che molti ragazzi, a un certo punto del loro percorso scolastico, smettono di trovare piacere nella lettura e iniziano a vederla come un’imposizione. Da questa premessa, l’autore sviluppa una serie di considerazioni sulla lettura, analizzando le sue cause e le possibili soluzioni.

Il saggio si apre con una descrizione vivida di un classico scenario familiare: un bambino che, all’inizio, adora che gli vengano letti libri dai genitori prima di dormire, ma che, crescendo, perde progressivamente l’interesse per essi. Pennac riflette su come l’educazione scolastica e il sistema culturale trasformino la lettura da un atto spontaneo e pieno di meraviglia a un compito faticoso e spesso noioso. Questo è il nodo centrale di Come un romanzo: il declino della lettura come piacere.

Il libro prosegue con l’analisi delle ragioni che portano gli adolescenti a disamorarsi della lettura, e Pennac introduce i celebri "Dieci diritti imprescrittibili del lettore", una sorta di manifesto rivoluzionario che intende restituire alla lettura il suo carattere ludico e liberatorio. Questi diritti, che includono il diritto di non leggere, il diritto di saltare le pagine, il diritto di leggere qualsiasi cosa e il diritto di rileggere, sono un invito a rompere le convenzioni e a fare della lettura un’esperienza personalizzata e autentica.

Pennac sostiene che la lettura debba essere prima di tutto un atto di libertà e autodeterminazione e che non debba essere sottoposta a giudizi o obblighi esterni. Il piacere di leggere è il fulcro del saggio, e Pennac, con il suo stile semplice ma penetrante, riesce a comunicare questo messaggio con grande efficacia.

Il messaggio di Come un romanzo

Il messaggio principale di "Come un romanzo" è chiaro: la lettura deve essere un piacere, non un obbligo. Daniel Pennac utilizza questo saggio per sfidare l’idea che i libri debbano essere letti per forza, secondo regole prestabilite, o per dimostrare qualcosa. Al contrario, Pennac sostiene che il lettore debba essere libero di avvicinarsi ai libri come meglio crede, seguendo i propri desideri e inclinazioni.

Uno degli strumenti più efficaci che Pennac usa per veicolare questo messaggio è la sua lista dei Dieci diritti imprescrittibili del lettore. Questi diritti rappresentano una sorta di manifesto per chiunque si sia sentito oppresso dalle aspettative legate alla lettura. Ecco alcuni dei più rilevanti:

  • Il diritto di non leggere: non si è obbligati a leggere. Pennac ribadisce che chiunque può scegliere di non farlo, e questo non deve essere percepito come un fallimento.
  • Il diritto di saltare le pagine: i lettori hanno il diritto di scorrere velocemente o saltare parti di un libro che non trovano interessanti.
  • Il diritto di rileggere: Pennac sottolinea il piacere della rilettura, un atto che permette di scoprire nuovi significati in testi già conosciuti.
  • Il diritto di leggere qualsiasi cosa: non esistono letture giuste o sbagliate. Che si tratti di un classico della letteratura o di un fumetto, ogni libro può offrire qualcosa al lettore.

Questi diritti rispecchiano il nucleo del messaggio di Pennac: la lettura deve essere prima di tutto un’esperienza personale e liberatoria. Il suo obiettivo è quello di de-scolarizzare la lettura, togliendole il peso della valutazione e del giudizio e restituendole la sua funzione originaria: quella di farci viaggiare, sognare, riflettere e divertirci.