Dieci piccoli indiani: trama, riassunto e analisi del libro
Uno dei romanzi più celebri e inquietanti di Agatha Christie è sicuramente Dieci piccoli indiani (noto anche come E non rimase nessuno). Pubblicato nel 1939, questo libro è considerato uno dei capolavori del genere giallo e ha riscosso un successo straordinario grazie alla sua trama ingegnosa e al suo finale sorprendente. Ambientato su un’isola isolata, il romanzo racconta di un gruppo di dieci persone che si trovano a fronteggiare una serie di misteriosi omicidi. Oltre alla tensione e al mistero che si sviluppano pagina dopo pagina, il romanzo esplora temi profondi come la colpa, la giustizia e la pena.
Trama e riassunto di Dieci piccoli indiani
La trama di Dieci piccoli indiani ruota attorno a dieci persone, tutte estranee tra loro, che vengono invitate su una remota isola al largo della costa del Devon, chiamata Isola del Negro. Ognuno di loro riceve un invito apparentemente legittimo, con motivazioni che variano dal lavoro a vacanze gratuite. Tuttavia, una volta arrivati sull’isola, scoprono che il loro ospite, un certo Mr. U.N. Owen, non è presente. Ben presto, i dieci ospiti scoprono di essere stati riuniti per un motivo sinistro.
Durante la prima cena, una voce proveniente da un grammofono accusa ciascun ospite di un crimine commesso in passato, che non è mai stato punito dalla giustizia. Ogni ospite è colpevole di aver causato la morte di qualcuno, direttamente o indirettamente, e ora sembra che siano stati portati sull’isola per pagare per i loro peccati. La situazione diventa ancora più inquietante quando i protagonisti notano una filastrocca infantile appesa in ogni stanza della casa, intitolata “Dieci piccoli negretti”. La filastrocca descrive la morte di dieci bambini, uno per uno, fino a che non ne rimane nessuno. È proprio questa filastrocca che guiderà i tragici eventi.
Uno dopo l’altro, i dieci ospiti iniziano a morire in modi che rispecchiano le morti descritte nella filastrocca. Ad esempio, il primo a morire, Anthony Marston, muore avvelenato, proprio come il primo verso della poesia che recita “uno soffocò bevendo un bicchierino”. Con ogni omicidio, uno dei dieci soldatini di ceramica che decorano la sala da pranzo viene rimosso, simboleggiando la progressiva eliminazione degli ospiti.
Intrappolati sull’isola senza alcuna possibilità di fuggire, i superstiti diventano sempre più paranoici e cominciano a sospettarsi a vicenda. Ogni omicidio è perfettamente orchestrato e nessuno sembra essere al sicuro. Mentre i giorni passano, il cerchio si stringe, e i sopravvissuti si rendono conto che l’assassino è uno di loro. Alla fine tutti vengono uccisi e il romanzo si conclude con una svolta sorprendente: l’assassino aveva pianificato tutto meticolosamente, lasciando una confessione scritta che viene scoperta solo dopo la morte di tutti i personaggi.
I personaggi principali di Dieci piccoli indiani
I dieci protagonisti di Dieci piccoli indiani sono figure complesse, ognuna con una storia oscura che le lega al concetto di colpa. Ognuno di loro rappresenta un aspetto della società britannica dell’epoca, dalle classi alte agli individui più umili. Ecco una panoramica dei personaggi principali e delle loro caratteristiche.
- Anthony Marston: un giovane ricco e frivolo, Marston è la prima vittima del misterioso assassino. È accusato di aver ucciso due bambini in un incidente d’auto, ma non si sente minimamente colpevole per il fatto. La sua morte avviene per avvelenamento, che segue il primo verso della filastrocca.
- Mrs. Ethel Rogers: la domestica dell’isola, moglie di Thomas Rogers, è accusata, insieme al marito, di aver causato la morte della loro precedente datrice di lavoro per ottenere l’eredità. È una donna timida e nervosa, e la sua morte, per overdose di sonniferi, è coerente con la seconda strofa della filastrocca.
- General John Macarthur: un veterano di guerra, Macarthur è accusato di aver mandato a morire un ufficiale che sospettava avesse una relazione con sua moglie. Il generale si distingue per il suo atteggiamento cupo e rassegnato, e alla fine viene colpito alla testa mentre è seduto da solo vicino al mare.
- Emily Brent: una donna anziana e puritana, accusata di aver causato la morte di una sua giovane domestica che, dopo essere stata abbandonata da Brent a causa di una gravidanza fuori dal matrimonio, si suicida. La sua rigidità morale e la mancanza di rimorso rendono il suo personaggio particolarmente sgradevole. Viene uccisa con una siringa di veleno.
- William Blore: ex poliziotto corrotto, è accusato di aver falsificato le prove in un processo che ha portato alla condanna a morte di un innocente. Blore è un uomo sospettoso e tende a cercare di assumere il controllo della situazione. Viene ucciso da un colpo di marmo sulla testa.
- Dr. Edward Armstrong: un medico di successo, Armstrong è accusato di aver causato la morte di una paziente durante un’operazione, avendo eseguito l’intervento sotto l’effetto dell’alcol. Si presenta come una persona razionale, ma alla fine diventa una delle pedine più importanti nei piani dell’assassino.
- Philip Lombard: avventuriero senza scrupoli, Lombard è accusato di aver abbandonato un gruppo di uomini indigeni in Africa, condannandoli a morte certa. È uno dei personaggi più astuti e pragmatici, e arriva quasi alla fine prima di essere ucciso.
- Vera Claythorne: vera è un’ex governante accusata di aver lasciato annegare un bambino che le era stato affidato, in modo da favorire l’eredità del suo amante. È uno dei personaggi più complessi, in quanto manifesta rimorso e senso di colpa, ma allo stesso tempo cerca di sopravvivere. È l’ultima a morire, dopo aver impiccato se stessa, credendo di vedere il bambino che ha ucciso.
- Thomas Rogers: il marito di Ethel Rogers, domestico sull’isola, è accusato dello stesso crimine della moglie. Viene colpito alla testa mentre taglia legna, seguendo un altro verso della filastrocca.
- Wargrave: giudice in pensione, Wargrave è il mastermind dietro i crimini. È l’ultimo a morire, o almeno così sembra, fino a quando non viene rivelato che è lui l’ideatore del piano e il vero colpevole degli omicidi, motivato dal desiderio di dispensare una giustizia finale.
Analisi del libro Dieci piccoli indiani
Dieci piccoli indiani è un esempio magistrale di come Agatha Christie sfrutti al meglio la suspense e la tensione psicologica per mantenere il lettore sul filo del rasoio fino all’ultima pagina. La trama è costruita con grande cura, e ogni omicidio avviene con una precisione quasi meccanica, seguendo il ritmo stabilito dalla filastrocca. Questo metodo crea una costante aspettativa nel lettore, che sa già come si evolveranno gli eventi, ma non sa in che modo i personaggi incontreranno il loro destino.
Uno degli aspetti più interessanti del romanzo è il tema della giustizia. I dieci ospiti sull’isola sono stati scelti non solo per i loro crimini, ma perché questi crimini sono rimasti impuniti. L’assassino, che si rivela essere il giudice Wargrave, si presenta come un’autorità morale che si erge a giudice, giuria e carnefice. La sua motivazione è infliggere una sorta di giustizia “divina” a coloro che, secondo lui, non hanno pagato per i loro peccati. Tuttavia, questo stesso desiderio di giustizia si trasforma in un’ossessione sadica, rendendo Wargrave non solo un vendicatore, ma anche un assassino spietato.
Il romanzo esplora anche il tema della colpa e della paura. Alcuni dei personaggi, come Vera Claythorne, provano un profondo senso di colpa per le loro azioni, mentre altri, come Anthony Marston, non mostrano alcun rimorso.