Le citazioni di: Adolf Hitler

Adolf Hitler, la politica razziale sanguinosa del Führer e le sue citazioni

Adolf Hitler nasce nel villaggio austriaco di Braunau am Inn nel 1889 ed è noto al mondo intero per essere stato il fondatore e Führer del nazionalsocialismo, per 12 anni cancelliere del III Reich, uno dei più malvagi distruttori dell’umanità. La storia del XX secolo è segnata dal suo nome e dalla sua terribile politica. Hitler è tristemente noto per la sanguinosa sopraffazione dei Paesi occupati prima e durante la Seconda Guerra Mondiale e per la durissima politica razziale.

Il Führer crea l’ideale della razza ariana, che ha come obiettivo la “soluzione finale”, ovvero il genocidio del popolo ebreo (Shoah). All’interno dei campi di concentramento e sterminio infatti, per sua volontà, perdono la vita circa 6 milioni di Ebrei europei. Il suo programma osceno e disumano è scritto nel Mein Kampf (La mia battaglia, doppio volume, 1925 e 1927).

Il dittatore ha un trascorso da pittore incompreso, per ben due volte da giovane infatti viene rifiutato all’Accademia di Belle Arti di Vienna. Le prime soddisfazioni Hitler le ottiene dai fucili, abbandonando definitivamente i pennelli, che gli hanno fatto provare solo rabbia e frustrazione.

Quando la Germania entra nella Prima Guerra Mondiale nel 1914, si arruola come volontario nell’esercito tedesco, uscendo da quell’esperienza convinto che la sconfitta della sua nazione adottiva dipendeva dai governanti tedeschi, che non erano stati abbastanza duri, oltre che dalla “congiura ebraica”, di cui si convince.

Su di lui si è detto di tutto, anche se ci sono degli aspetti poco noti della sua vita. Ad esempio il fatto che i suoi antenati fossero ebrei, al momento la questione è ancora controversa. Già ai suoi tempi si diceva però che il padre del Führer fosse figlio illegittimo di una cameriera e di un giovane ebreo, ma le voci sono tuttora poco attendibili.

Adolf Hitler, come è noto, ama la pittura, ma anche l’arte cinematografica. Dispone di tante sale di proiezione private. La sua attrice preferita è Greta Garbo, mentre detesta Charlie Chaplin, che nel 1940 ‘gioca’ col suo personaggio, nel film Il grande dittatore. Grande appassionato del film King Kong, Hitler vede nello scimmione un esempio di forza primordiale, da lì l’abitudine di battersi sempre il pugno sul petto durante i comizi.

Hitler si suicida nel suo bunker il 30 aprile 1945, insieme all’amante Eva Braun, all’età di 56 anni. La versione ufficiale riporta il suicidio della compagna (sposata il giorno prima) con cianuro. Non si sa se anche l’uomo prende la sua dose, quello che è certo è che viene ritrovato morto a causa di un colpo della sua pistola, sparatosi alla tempia destra. La sua volontà era che il suo corpo venisse portato all’esterno e bruciato: così avviene, lo stesso pomeriggio del suicidio.

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