Le citazioni di: Alberto Moravia

Alberto Moravia, le opere e le citazioni del noto scrittore

Alberto Moravia, pseudonimo di Alberto Pincherle, nasce a Roma il 28 novembre 1907. Il cognome Moravia è quello della nonna paterna. Scrittore, giornalista, sceneggiatore, saggista, drammaturgo, poeta, reporter di viaggio, critico cinematografico e politico italiano. Scomparso a Roma nel 1990, oggi è ritenuto uno dei più importanti romanzieri del XX secolo.

Si ammala di tubercolosi ossea nel 1916, per questo frequenta la scuola in modo irregolare, costretto ad un continuo alternarsi di miglioramenti e ricadute. Dal 1921 al 1923 trascorre la sua degenza a casa, a Roma; nel frattempo, così giovane (appena 15enne) compone dei versi in francese e in italiano. Viene ricoverato al sanatorio Codivilla di Cortina d’Ampezzo tra il 1924 e il 1925, trasferendosi poi a Bressanone per la convalescenza, dove inizia a scrivere Gli indifferenti, romanzo a cui lavora per tre anni e grazie al quale, nel 1929, Moravia acquisisce notorietà. È il suo primissimo romanzo, Moravia è un giovanissimo autore (ha solo 22 anni). Gli indifferenti viene immediatamente segnalato dalla critica e osteggiato dal regime fascista; negli anni diventa un’opera eccezionale nella letteratura italiana.

Lo scrittore pubblica più di trenta romanzi nel corso della sua lunga carriera. I temi centrali delle sue opere sono l’ipocrisia della vita contemporanea, l’aridità morale, l’incapacità dell’uomo di raggiungere la felicità. Famoso per scritti dallo stile semplice e austero, redatti con un vocabolario comune, inserito in una sintassi elegante ed elaborata.

L’uomo collabora con il Corriere della Sera e vari periodici, a partire dal 1948, tra cui anche l’Espresso, per il quale scrive una rubrica sul cinema. Alberto Moravia è uno dei fondatori della rivista Nuovi argomenti, nel 1953. L’autore, dalle sue prime opere, scrive con un realismo singolare, usando l’oggettività provocatoria con cui un osservatore distaccato rappresentava la degenerazione di un’umanità incapace di slanci ideali.

Lo scrittore decide di rappresentare la trasformazione della società italiana dal conformismo fascista, Il conformista (opera del 1951) all’alienazione neocapitalista, con La noia, nel 1960, e una serie di libri memorabili.

Nel 1941 si sposa con la scrittrice Elsa Morante, conosciuta nel 1936, con cui trascorre lunghi periodi ad Anacapri. I due vissero insieme a Capri per molti anni, dove l’autore scrive il romanzo Agostino. Moravia e la Morante si separano nel 1962, a 21 anni dal matrimonio. L’autore italiano ha una liaison amorosa con la scrittrice Dacia Maraini dal 1962 al 1983, con cui instaura anche un’intensa relazione di lavoro.

Alberto Moravia viene trovato morto nel bagno del suo appartamento a Roma la mattina del 26 settembre 1990, anno in cui viene pubblicata la sua autobiografia, scritta insieme ad Alain Elkann, edita da Bompiani: Vita di Moravia.