Le citazioni di: Confucio

Confucio, illustre filosofo cinese

Confucio, al secolo Confucio Kong, è un filosofo e un insegnante cinese che nasce a Qufu il 27 agosto 551 a.C. Promuove “il tentativo di elaborare una concezione etica dell’uomo nella sua integralità e universalità”. Cerca di dare un’interpretazione circa la maniera migliore in cui l’uomo può condurre la sua vita. Propone un modello innovativo per realizzare sé stessi all’interno di una comunità armoniosa e prospera.

Appartiene alla classe dirigente del principato di Lu, ma secondo tradizione ha un’infanzia povera. Ricopre alcune modeste cariche amministrative e solo a 50 anni viene nominato ministro della Giustizia. Mantiene la carica per poco perché il principe non vuole adeguarsi alle sue dottrine.

Per 13 anni si dedica alla filosofia errante, proponendo le sue abilità ai principi feudali. Non ottiene il successo sperato e torna nel suo Paese di origine insegnare e dedicarsi allo studio dei testi del passato.

L’opera che maggiormente esprime la sua dottrina è Dissertazioni, una raccolta di pensieri che nascono con un confronto con i suoi discepoli. Attribuito a Confucio è anche il testo dal titolo Primavera e autunno.

Si dice che il principe di Lu, in seguito alla sua morte, gli dedichi un tempio. Istituisce anche una serie di sacrifici che poi vengono sospesi durante il regno del primo imperatore Qin, Shi Huangdi, e ripresi dalla dinastia Han in avanti. Soprattutto sotto i Song e i Ming, vengono eretti dei templi (detti wenmiao) per onorare e celebrare Confucio e i suoi discepoli. Questa pratica viene mantenuta fino al VI secolo.

Gli vengono riconosciuti diversi titoli onorari, fra gli altri quello di Zhinshen (“Santo perfetto”). In seguito alla caduta dell’impero, che avviene nel 1911, si conserva un vero e proprio culto che viene mantenuto all’interno degli ambienti più tradizionalisti e – dopo il 1949 – soltanto nello Stato di Taiwan.

Il confucianesimo viene identificato eredità culturale, attraversando varie fasi. Adesso ha l’importanza culturale che merita. È passato dalla condanna più aspra del 1947 alla rivalutazione degli anni Ottanta. Abbiamo assistito, infatti, a una ripresa degli studi attribuiti a Confucio e al restauro dei monumenti a lui dedicati. In particolare viene ristrutturata la residenza di Qufu. Il pensatore muore a Lu nel 479 a.C.