Le citazioni di: Emily Brontë

Emily Brontë, la scrittrice di uno dei capolavori della letteratura

Emily Brontë è una scrittrice britannica dell’età vittoriana. È famosa per il suo unico romanzo: Cime tempestose. Nasce a Thornton nello Yorkshire il 30 luglio del 1818, quinta di sei figli. Il padre è un reverendo e nel 1820 la famiglia si trasferisce ad Haworth.

L’anno successivo la madre Maria muore. Nel 1824 Emily e le sue sorelle Maria, Elizabeth e Charlotte, entrano nella scuola di Cowan Bridge per figlie di ecclesiastici. Le condizioni della struttura sono precarie, l’igiene trascurata e il vitto insufficiente. Le due sorelle maggiori Maria ed Elizabeth si ammalano di tisi e dopo poco muoiono. Il reverendo decide allora di far tornare a casa le altre due figlie Emily e Charlotte, quest’ultima descriverà l’atmosfera permeata di fanatismo religioso della scuola nel romanzo Jane Eyre.

Le sorelle Brontë mostrano entrambe talento letterario precoce che, secondo Charlotte, si deve a un gioco infantile che parte dal presupposto di far finta “di avere un’isola ciascuno”. Nel 1826 il padre delle bambine porta a casa una scatola di soldatini che diventano “I Giovanotti”, i protagonisti di varie storie scritte dalle sorelle. Nel 1835 Charlotte ed Emily entrano nella scuola di Roe Head, ma dopo tre mesi Emily torna a casa per problemi di salute. Il 12 luglio del 1836 la ragazza scrive la sua prima poesia Will the day be bright or cloudy?.

Due anni dopo la scrittrice inizia a lavorare come insegnante nella scuola di Law Hill, dove resta per circa sette mesi. La sua reputazione è quella di una persona disordinata, distratta e intrattabile. In ogni caso, Emily scrive un numero considerevole di poesie in quel periodo. Tornata a casa si dedica alle faccende domestiche, alla pittura, al pianoforte e al ciclo narrativo di Gondal.

Nel 1842 parte per Bruxelles insieme a Charlotte per studiare le lingue in un istituto privato. Dopo un anno le due tornano a casa per il funerale della zia Elizabeth Branwell, che lascia alle nipoti un’eredità di 900 sterline investite in azioni. Mentre la sorella riparte per il Belgio, Emily decide di restare a casa a occuparsi della sua attività poetica.

Nel 1945 Charlotte trova uno dei quaderni di poesie di Emily e ne resta talmente colpita da avere l’idea di pubblicare una raccolta di poesie di tutte le sorelle. Ottenere il consenso di Emily non è facile e la giovane riesce solo con la promessa di mantenere l’anonimato usando pseudonimi. Il volume esce quindi un anno dopo con il titolo Poems by Currer, Ellis e Acton Bell. Ne vengono vendute due sole copie, ma Ellis, che sarebbe Emily, riceve critiche lusinghiere.

Intanto Charlotte, con lo pseudonimo di Currer Bell, pubblica Jane Eyre che è un successo. Sulla scia dei consensi ottenuti da questo romanzo, l’editore Newby accetta di pubblicare anche i libri di Ellis e Acton, la sorella Anne Brontë, rispettivamente Cime tempestose e Agnes Grey.

Il testo di Emily, Cime tempestose, è oggetto di scandalo con critiche per la mancanza di un fine morale della vicenda. Solo in seguito ne viene riconosciuta l’originalità e la potenza, tanto da farlo diventare un classico della letteratura mondiale e uno dei migliori esempi della letteratura vittoriana.

Affetta di tubercolosi, la scrittrice si aggrava all’inizio del 1848, mentre è impegnata nella stesura del suo secondo romanzo, andato perduto. Il 19 dicembre dello stesso anno muore in casa ad Haworth.