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Inizio, svolgimento e conclusione: le parti del racconto

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Scrivere un testo è un modo speciale di comunicare, ma ci sono cose importanti da imparare quando scriviamo qualsiasi tipo di testo, come ad esempio un racconto. Dobbiamo suddividere la storia in più parti per renderla più facile da capire.

Partiamo con un’introduzione, dove presentiamo la storia e i personaggi. Poi viene lo svolgimento, il corpo della storia, dove raccontiamo cosa succede. Infine, c’è la conclusione, dove chiudiamo la storia in un modo appropriato. Questo modo di organizzare un racconto aiuta chi legge a seguirlo meglio. È come quando si costruisce qualcosa: se seguiamo un piano, tutto va nel posto giusto!

Scrivere in questo modo non solo rende più facile la comprensione del testo, ma lo rende anche più divertente. Ogni parte di un testo ha un compito speciale, e insieme tutte le parti creano un racconto completo. Imparare a scrivere in questo modo ci dà il potere di condividere idee, emozioni e storie che possono ispirare e divertire chi legge.

Le tre parti del racconto: inizio, svolgimento e conclusione

Ogni racconto ha tre parti principali: l’introduzione, lo svolgimento e la conclusione. L’introduzione è come una presentazione, dove conosciamo i personaggi e il contesto della storia. È qui che catturiamo l’attenzione dei lettori, come quando inizia un’avventura e ci chiediamo cosa succederà.

Lo svolgimento è il cuore del racconto, dove la storia si sviluppa e i personaggi affrontano sfide, colpi di scena e nuove esperienze. È il viaggio in sé, che segue le avventure e le esperienze dei personaggi.

Infine, c’è la conclusione, dove tutto trova la sua chiusura. È come arrivare alla fine del viaggio: le sfide sono state superate, i misteri svelati e i personaggi sono cresciuti.

Ad esempio, pensa a “Cappuccetto Rosso”. L’inizio ci presenta la bambina e il bosco, lo svolgimento racconta il suo incontro con il lupo e la conclusione mostra come, alla fine, la nonna viene salvata e il lupo punito. Ogni parte ha un compito speciale: l’inizio incuriosisce, lo svolgimento intrattiene e la conclusione completa la storia in modo memorabile.

L’introduzione

L’introduzione serve a presentare l’argomento e a inquadrarlo nel contesto. Il suo scopo può essere informare il lettore oppure creare suspense per catturare la sua attenzione.

Ne trovi un esempio nella scheda. Se vuoi, scarica il pdf qui:

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Non dilungarti troppo però. Il grosso del testo deve essere occupato dallo svolgimento e un’introduzione eccessivamente lunga rischia di farti andare fuori tema.

Lo sviluppo o svolgimento

Lo sviluppo, o svolgimento, è il cuore del testo.

È qui che devi raccontare la vicenda, seguendo la scaletta e le 5 W. Non limitarti a scrivere una frase dopo l’altra, ma evidenzia i collegamenti e le relazioni tra i fatti e i concetti: segui un filo logico e non passare da un argomento all’altro in modo casuale.

Non preoccuparti di cambiare una parola o una parte che non ti convince. Sulla brutta copia, infatti, puoi fare tutte le correzioni e le modifiche che vuoi. Quando sei sicuro che il tuo testo vada bene, copialo in bella.

Nella scheda trovi un esempio di sviluppo del tema precedente. Se vuoi stamparla, scarica il pdf qui:

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La conclusione

La conclusione è la parte finale del testo e svela come si chiude la vicenda.

Può servire per fare il punto su quello che hai detto e riassumere il filo conduttore che hai seguito, ma può anche sorprendere chi legge con un finale inaspettato.

Spesso contiene il messaggio che vuoi lasciare a chi leggerà il testo. Se hai scelto tu l’argomento di cui parlare, perché ti è sembrato significativo? Metti in evidenza il tuo punto di vista rispetto al tema affrontato, cercando di lasciare al lettore delle domande su cui riflettere.

Se vuoi sapere come finisce il tema sulle vacanze di Pasqua a Roma, scarica la scheda con la conclusione qui:

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Dai un titolo al tuo racconto

Spesso è l’insegnante ad assegnarti il titolo. Se invece sei tu a doverlo inventare, ecco qualche suggerimento:

  • scegli un titolo breve e incisivo;
  • pensa a un titolo che possa suscitare curiosità e catturare l’attenzione di chi legge;
  • richiama nel titolo un elemento centrale del racconto (un personaggio, un luogo, un oggetto, una frase particolare…)

Per fare pratica, puoi provare a trasformare i titoli di storie famose: così Cenerentola può diventare “La scarpetta di cristallo”, Harry Potter “La cicatrice a forma di saetta”, Il piccolo principe “La rosa dell’asteroide B-612″…

Tieni presente che puoi scegliere il titolo anche alla fine del tuo lavoro: una volta finito di scrivere, infatti, avrai le idee più chiare sulle informazioni che meritano di essere messe in evidenza nel titolo.

Nella scheda, per esempio, il titolo scelto si concentra su un elemento che compare nello svolgimento per essere poi ripreso anche nella conclusione: rileggi tutto il tema e valuta se il titolo ti sembra adeguato oppure no. Scarica il pdf qui:

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