Bonus Giovani 500 euro: puoi ottenerlo ma a una condizione
Il bonus giovani è realtà, ma per le assunzioni dal 1° luglio 2025 c'è una condizione precisa che deve essere soddisfatta per accedervi: ecco quale
Il nuovo Bonus giovani 2025 da 500 euro per l’assunzione degli under 35 si arricchisce di una condizione precisa per poterlo richiedere.
La misura è stata pensata per incentivare l’entrata nel mondo del lavoro per i giovani, ma per accedervi è infatti necessario che si verifichino certe condizioni. Una, in particolare, è determinante per ottenere il bonus a partire dal 1° luglio 2025. Vediamo qual è.
- Cos'è il Bonus giovani 2025
- A chi è rivolto il bonus giovani da 500 euro
- Bonus giovani 2025, ma non per tutti: la condizione per ottenerlo
- Tutti i requisiti per accedere al bonus giovani 2025 da 500 euro
- I fondi stanziati per il bonus giovani
Cos’è il Bonus giovani 2025
Il bonus giovani 2025 è stato istituito all’interno del Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027. Il suo obiettivo è quello ci incentivare l’assunzione dei giovani, aiutandoli ad inserirsi nel mondo del lavoro. In particolare, l’incentivo introdotto dal decreto-legge 60/2024 (decreto Coesione) punta a favorire l’occupazione stabile dei giovani under 35 che non hanno mai avuto un contratto a tempo indeterminato.
Si tratta di uno sconto del 100% sui contributi previdenziali per ogni giovane assunto a tempo indeterminato o il cui contratto a tempo determinato viene trasformato in indeterminato. La misura vale per le assunzioni che avvengono tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.
Il limite massimo dell’incentivo è stato fissato a 500 euro mensili (ma sale fino a 650 al mese per le aziende della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, vale a dire per le regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna). Restano invece esclusi i contributi relativi all’INAIL, che dovranno essere regolarmente versati dal datore di lavoro.
A chi è rivolto il bonus giovani da 500 euro
La misura è rivolta a tutti i datori di lavoro privati e prevede l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali per questo tipo di assunzioni. In altre parole, chi assume può ottenere il beneficio di uno sconto del 100% sui contributi previdenziali a suo carico.
Ma c’è da fare attenzione a una condizione fondamentale che deve essere soddisfatta per poter usufruire dell’incentivo. Di seguito vediamo quale.
Bonus giovani 2025, ma non per tutti: la condizione per ottenerlo
Non per tutti i giovani assunti a tempo indeterminato è riconosciuto il bonus giovani da 500 euro. Infatti, dal 1° luglio 2025, esiste una condizione precisa da soddisfare: l’azienda deve assumere veramente di più e quindi deve verificarsi un reale incremento netto dell’organico grazie a tali assunzioni. In altri termini, per vedersi riconoscere il bonus non si deve semplicemente rimpiazzare chi se ne va dalla realtà imprenditoriale, ma l’azienda deve dimostrare che l’assunzione comporta un aumento effettivo del personale complessivo. L’obiettivo è infatti quello di incentivare l’occupazione stabile dei giovani.
Tutti i requisiti per accedere al bonus giovani 2025 da 500 euro
Secondo quanto chiarito dalla circolare diffusa dall’INPS il 12 maggio 2025 (la numero 90), perché venga riconosciuto l’incentivo per l’assunzione dei giovani devono essere soddisfatti anche i seguenti requisiti, oltre alla dimostrazione che l’assunzione comporta un aumento reale di personale:
- Il giovane neoassunto deve avere meno di 35 anni alla data dell’assunzione;
- Il giovane non deve aver mai avuto in precedenza un contratto a tempo indeterminato;
Ogni altro dettaglio in merito al bonus giovani 2025 da 500 euro può essere consultato accedendo al sito ufficiale dell’INPS.
I fondi stanziati per il bonus giovani
Per il bonus giovani sono stati stanziati 1,429 miliardi di euro a valere sul Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027. L’efficacia delle misure era subordinata, ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, all’autorizzazione della Commissione europea, così come previsto dall’articolo 22, comma 11 del decreto Coesione.
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