
Carta del Docente, le novità da settembre tra bonus e precari
Arrivano delle importanti novità per quello che riguarda la Carta del Docente, che dall'anno scolastico 2025-2026 sarà estesa anche ai precari
La Carta del Docente, il bonus previsto per gli insegnanti della scuola italiana a supporto della la formazione e dell’aggiornamento professionale, tornerà nell’anno scolastico 2025-2026 con qualche piccola interessante novità, soprattutto per quello che riguarda maestri e professori precari. A partire da settembre 2025 il Governo ha previsto una serie di modifiche all’erogazione dell’incentivo, mentre ha confermato altri meccanismi che già erano in vigore con le precedenti edizioni. Ecco tutte le novità della Carta del Docente.
I criteri di assegnazione per la Carta del Docente
In occasione della settima Commissione Cultura del Senato è stato esaminato il disegno di legge per la conversione del decreto-legge n. 45 del 7 aprile 2025. Il Governo ha presentato un emendamento per introdurre modifiche sostanziali alla Carta del docente, il bonus da 500 euro riservato agli insegnanti per acquistare libri, software, materiale didattico o per partecipare a corsi di aggiornamento e di formazione.
A partire dall’anno scolastico 2025-2026 i criteri di assegnazione dell’incentivo, compreso l’importo del bonus, non saranno fissi. Ogni anno, infatti, saranno stabiliti dal ministro dell’Istruzione e del Merito, insieme al ministero dell’Economia e delle Finanze, attraverso un decreto dedicato. Il contributo varierà in base al numero di docenti beneficiari e alle risorse disponibili, superando la soglia standard che fino a oggi era stata concessa (il bonus era pari a 500 euro).
Per l’anno scolastico 2024-2025 le disposizioni rimarranno le stesse del decreto attuativo del comma 122 della Legge 107/2015, conosciuta come “Buona Scuola”.
Carta del Docente anche ai precari, la novità
La vera novità, però, è rappresentata dal fatto che il bonus sarà esteso anche ai professori supplenti con contratto fino al 30 giugno o al 31 agosto. Fino a oggi, infatti, i cosiddetti precari con contratti a tempo indeterminato erano stati esclusi dall’incentivo, che era esclusivo per i docenti di ruolo con contratto a tempo indeterminato.
Per i sindacati di categoria si tratta di una conquista importante e storica, arrivata anche grazie alla battaglia sindacale portata avanti fino a oggi per ottenere il bonus anche per i precari della scuola.
Come cambia il bonus della Carta del Docente
L’emendamento presentato cambia anche le regole per quello che riguarda la rendicontazione delle spese. Chi accetta la Carta del Docente deve trasmettere le fatture all’INPS entro 90 giorni dalla validazione dei buoni, altrimenti il rimborso non viene erogato. La stessa cosa avverrà anche per le fatture dei buoni già validati prima dell’entrata in vigore delle nuove regole.
Infine, per quello che riguarda gli eventuali arretrati derivanti da sentenze favorevoli, bisognerà attendere ancora un po’, per conoscere l’iter tecnico e amministrativo per poterli ottenere.
Rimangono sempre le stesse le spese che sono consentite con la Carta del Docente: libri, riviste, ingressi ai musei, biglietti per eventi culturali, teatro o cinema, iscrizione a corsi di laurea o master universitari, corsi di aggiornamento promossi da enti qualificati o accreditati presso il ministero dell’Istruzione. Si potranno comprare anche strumenti musicali, anche se non si è docenti di musica. Inoltre rimane possibile acquistare tablet, monitor e computer, ma non smartphone, Smart Speaker, Smart TV o altri dispositivi per lo svago e l’intrattenimento. Gli insegnanti possono spendere la Carta fino al 31 agosto.