
Scuola, 55mila nuovi docenti nell'anno scolastico 2025 - 2026
Il Ministero dell'Istruzione ha firmato il Decreto per le assunzioni dei docenti per l’anno scolastico 2025/2026, per un totale di 48.504 posti
Tra un paio di mesi si riparte con il nuovo anno scolastico e il Ministero dell’Istruzione è al lavoro per integrare il personale docente. In molte scuole, lo scorso anno, si è denunciata la mancanza di professori, per l’anno accademico 2025-2026 si ha già la certezza che il numero sarà integrato con l’assunzione di circa 55mila nuovi insegnanti, la gran parte dei quali di sostegno.
Chi saranno i nuovi docenti assunti
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il Decreto per le assunzioni dei docenti per l’anno scolastico 2025/2026. Sarà coperto un totale di 48.504 posti, oltre un quarto dei quali sul sostegno, per la precisione 13.860 posti.
In pratica si tratta di tremilacinquecento insegnanti in più rispetto all’anno scorso.
Nelle scuole italiane entreranno quasi cinquantamila nuovi maestri e professori delle medie e delle superiori che, in molti casi, hanno già esperienza avendo prestato servizio nelle scuole come supplenti per diversi anni. Si tratta dei docenti precari che, secondo il ministero sono 150mila, ma secondo la Cgil sono quasi 200mila.
A seguito del concorso bandito nel 2024, saranno assunti altri 6.022 docenti di religione con un successivo Decreto del Ministro che disciplinerà la procedura.
Come avverranno le assunzioni
La maggior parte dei nuovi docenti assunti verrà scelta utilizzando le graduatorie delle procedure bandite nel 2023 e nel 2024.
Si tratta dei cosiddetti concorsi Pnrr1 e Pnrr2 che rispondono al preciso impegno preso dal governo con la Commissione europea di effettuare 70mila nuove assunzioni entro giugno 2026. L’Italia è infatti sotto procedura di infrazione della Ue per l’abuso sistematico di contratti a tempo determinato, in violazione delle direttive sul lavoro che impongono la stabilizzazione dopo 3 anni di servizio.
Per massimizzare l’assunzione dei docenti sui posti di sostegno, il Ministero ha spiegato che eventuali residui non assegnati a queste procedure andranno ai docenti specializzati inseriti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze su sostegno. In caso di esaurimento dei posti nella provincia di appartenenza, gli aspiranti potranno concorrere all’assegnazione dei posti residui anche nelle altre province della stessa regione o nelle province di una regione diversa, a loro scelta.
In merito ai posti comuni e di sostegno, l’effettiva assegnazione per classi di concorso sarà ora stabilita dagli Uffici Scolastici Regionali (Usr), che gestiranno le relative procedure, sulla base dei posti vacanti e del numero degli aspiranti esistenti a livello territoriale.
Una volta determinata la distribuzione da parte degli Usr, potranno essere assunti gli aspiranti inseriti a livello provinciale nelle graduatorie a esaurimento e i vincitori ancora presenti nelle graduatorie regionali dei concorsi del 2016, del 2018 e del 2020.
Le parole di Valditara sulle assunzioni
“Per settembre assumeremo oltre 54 mila docenti tra posti comuni, di sostegno e di religione. Un numero record”, sono le parole del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara a proposito dell’aumento del personale docente nelle scuole italiane.
“Contiamo così di dare maggiori garanzie di continuità didattica agli studenti – ha spiegato il ministro – e di stabilità agli insegnanti. Abbiamo dedicato particolare attenzione alla continuità didattica per il sostegno, consapevoli dell’importanza che essa riveste per i ragazzi più fragili. Sull’insegnamento della religione cattolica, stiamo realizzando la più importante immissione in ruolo degli ultimi venti anni”.