Insegnante di sostegno: chi è, a chi serve e come ottenerlo
Tutto quello che c'è da sapere sulla figura dell'insegnante di sostegno e su come richiederne la presenza a scuola.
La figura dell’insegnante di sostegno rientra tra i diritti previsti dalla scuola e di cui si può usufruire, in caso di necessità, in forma del tutto gratuita.
Scopriamo di cosa si occupa esattamente, come svolge il suo ruolo, a chi serve e come farne richiesta nel modo corretto.
Insegnante di sostegno: chi è e a chi serve
L’insegnante di sostegno, che è ben diverso da quello privato che da ripetizioni, è una figura scolastica introdotta in Italia con la legge 517/1977. Nominato dal Provveditorato degli Studi su segnalazione delle scuole che necessitano della sua presenza, presta il suo servizio per andare in aiuto agli studenti con disabilità cognitive.
Si tratta, quindi, di una figura specializzata in disabilità, pedagogia, interazione, etc… che viene assegnata alla classe in cui si trova il soggetto che ne ha bisogno e che lavora in contitolarità con gli altri insegnanti. A differenza di quanto si pensa, quindi, non è una figura che viene assegnata al singolo alunno diversamente abile, ma a tutta la classe. E questo perché, oltre al suo ruolo legato all’insegnamento ne ha anche uno che prevede l’inclusione e l’integrazione del bambino con il resto degli studenti. Il suo lavoro è quindi svolto in team con gli altri insegnanti con i quali si occuperà della programmazione del percorso didattico dell’intera classe.
Andando a chi serve, come ormai chiaro, l’insegnante di sostegno è necessario per i bambini diversamente abili e che, oltre alla necessità di ricevere un insegnamento diversificato, hanno quella di essere correttamente inclusi sia nel percorso scolastico che nella vita sociale della classe.
Come fare richiesta dell’insegnante di sostegno
Come già accennato, l’insegnante di sostegno spetta di diritto a ogni alunno con disabilità accertate. Nella scuola pubblica la sua figura è gratuita mentre in quelle paritarie è possibile un costo che varia in base ai sostegni ricevuti dallo Stato, dal Miur e, a volte, dalla regione. Ogni anno le scuole valutano il numero di studenti che hanno bisogno di tale sostegno per farne richiesta. I genitori che sanno di avere una simile necessità dovrebbero quindi parlarne con anticipo alla scuola in cui intendono iscrivere i propri figli.
La richiesta è valida per tutti gli studenti con disabilità riconosciute dalle commissioni mediche dell’ASL, alla quale sarà quindi necessario rivolgersi qualora non si avesse ancora alcun certificato in mano. La procedura esatta comprende quindi, il rivolgersi alla ASL di residenza tramite patronato, ottenere un responso e consegnare lo stesso all’istituto scolastico in cui si vuole iscrivere il proprio figlio. Fatto ciò, il tutto passa al dirigente scolastico che presenterà domanda per ottenere l’insegnante di sostegno, indicando le ore per le quali è richiesta la sua presenza e accertandosi del suo corretto inserimento all’interno del collegio di insegnanti.
Poter usufruire di questa figura è di sicuro aiuto sia per i bambini con handicap che per i loro compagni che, in questo modo, hanno la possibilità di conoscerne e comprenderne la realtà capendo al contempo come relazionarsi nel modo corretto. Si tratta, quindi, di un aiuto sia di livello educativo che sociale. Motivo per cui è sempre molto importante farne richiesta quando serve.