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Decreto Scuola Fonte foto: ANSA

Ok in Senato al Decreto Scuola, quali sono le novità e da quando

Via libera dal Senato al Decreto Scuola, che ora passa alla Camera per l'ok definitivo: ecco tutte le novità per l'anno scolastico 2025-2026

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Il 21 maggio il Senato ha dato il via libera in prima lettura al Decreto Scuola (decreto-legge 45/2025), un provvedimento che introduce importanti novità a partire dall’anno scolastico 2025-2026. Il provvedimento, che adesso passa alla Camera per l’ok definitivo, si propone di intervenire su diversi fronti, dalla lotta ai cosiddetti ‘diplomifici’ al rafforzamento degli ITS Academy, passando per il reclutamento dei docenti e il sostegno alle famiglie.

Cosa prevede il Decreto Scuola per l’anno scolastico 2025-2026

Con 88 voti favorevoli, 55 contrari e un astenuto, il Senato ha confermato la fiducia posta dal governo sul disegno di legge di conversione del Decreto Scuola, recante le “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Pnrr e l’avvio dell’anno scolastico 2025-2026“. Il testo è ora atteso alla Camera per l’approvazione definitiva.

Tra le novità introdotte dal provvedimento ci sono una serie di misure volte a contrastare il fenomeno dei cosiddettidiplomifici‘. Nel dettaglio, introduce limiti più stringenti per l’attivazione delle classi terminali collaterali e vieta espressamente di sostenere, nello stesso anno, due esami diversi anche in istituti differenti. Inoltre inserisce l’obbligo, per tutte le scuole statali e paritarie, di adottare strumenti digitali come la pagella elettronica, il registro online e il protocollo informatico, favorendo una maggiore tracciabilità e controllo.

Un altro ambito di intervento riguarda il completamento della riforma degli istituti tecnici. L’obiettivo è quello di consolidare il legame tra scuola e territorio, promuovere l’innovazione e l’internazionalizzazione, e rafforzare la continuità con i percorsi dell’istruzione terziaria tecnologica.

Passando agli ITS Academy, sono previste misure che allineano al livello universitario sia il trattamento fiscale delle borse di studio che il riconoscimento dei titoli e dei percorsi formativi svolti all’estero.

Le novità per gli insegnanti

Sul fronte del personale scolastico, il decreto disciplina il completamento della revisione del sistema di reclutamento dei docenti, con l’ampliamento delle graduatorie e l’introduzione di nuovi elenchi regionali a beneficio degli idonei.

Vengono inoltre accelerate le nomine in ruolo e si includono categorie finora escluse, come gli idonei del concorso ‘Straordinario 2020’ e quelli del concorso di Educazione motoria. Inoltre, la carta del docente viene estesa anche ai supplenti su posto vacante e disponibile già per l’anno scolastico in corso.

Fondi a sostegno delle famiglie e per contrastare il disagio giovanile

Vengono stanziati 820 milioni di euro per l’attuazione del Piano asili nido, destinati ai Comuni con minori coperture di servizio per la fascia 0-2 anni. Si prevede anche l’incremento delle risorse per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per gli studenti in difficoltà economica.

Infine, al ministero dell’Istruzione e del Merito sarà assegnato un milione di euro per la formazione dei docenti in tema di prevenzione e contrasto delle dipendenze e del disagio giovanile.

Il commento del ministro Valditara

“Con le misure approvate, frutto anche della proficua collaborazione con la maggioranza parlamentare, proseguiamo il nostro impegno per innalzare la qualità del sistema scolastico”, ha commentato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Con il Decreto Scuola, ha proseguito, “facciamo rispettare la legalità, stroncando il fenomeno dei diplomifici, sosteniamo le famiglie in difficoltà, incrementando le risorse per l’acquisto dei libri di testo, favoriamo l’internazionalizzazione degli ITS, rendiamo giustizia alle legittime aspettative degli idonei nei concorsi per docenti, estendiamo la carta docenti ai supplenti fino al 31 agosto, incrementiamo la retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici, liberiamo risorse per gli Enti locali al fine di reinvestirle in scuole più sicure. Destiniamo ulteriori risorse alla sicurezza degli edifici scolastici, investiamo negli asili nido”.

Queste misure fanno parte di “una strategia riformatrice che ha al centro i nostri ragazzi e quanti lavorano per loro”, ha concluso Valditara.

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