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MIM Fonte foto: ANSA

Lotta ai diplomifici, cos'è successo alla Maturità 2025: nota MIM

Attraverso una nota, il MIM ha annunciato che la lotta intrapresa contro i diplomifici ha dato i primi effetti: cos'è successo alla Maturità 2025?

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

La lotta ai cosiddetti diplomifici, istituzioni scolastiche private che operano con irregolarità facilitando il conseguimento del diploma o del superamento degli anni scolastici, è stata intensificata. Il ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), infatti, ha messo in atto una serie di azioni, combinando interventi legislativi e un’estesa attività ispettiva. Questo impegno ha iniziato a mostrare i primi segnali, con effetti anche sull’esame di Maturità 2025. Ad annunciarlo è stato lo stesso dicastero attraverso una nota.

La nota del ministero sulla lotta ai diplomifici

Grazie all’approvazione del decreto-legge 45/2025, all’accordo con gli Uffici scolastici regionali e al Protocollo d’intesa firmato con la Guardia di finanza, “è stata messa in atto, nei mesi precedenti, un’estesa azione ispettiva”. È quanto si legge sulla nota diffusa il 25 giugno dal ministero dell’Istruzione e del Merito. Il risultato di questa sinergia tra legislazione e controlli sul territorio ha portato, hanno spiegato dal MIM, “alla revoca della parità a un alto numero di Istituzioni scolastiche”.

In Sicilia, nei primi mesi del 2025, sono state 11 le revoche della parità tra le scuole secondarie di secondo grado, di cui otto direttamente conseguenti alle ispezioni avviate nell’anno scolastico 2024/2025. Questo si aggiunge alle 24 revoche già avvenute sull’isola nel corso del 2024. Altre regioni coinvolte nell’operazione includono la Calabria, con 11 revoche nel 2024, e la Campania, che ne ha viste 30 nello stesso anno.

“La lotta contro i diplomifici sta iniziando a dare i suoi primi frutti concreti – ha commentato il ministro Giuseppe Valditara -. Il nostro impegno è per una scuola seria, contrassegnata dal merito e dalla legalità”.

Lotta ai diplomifici: quali effetti sulla Maturità 2025?

Come mostrato dal ministero, anche la Maturità 2025 fornisce “alcuni segnali” che confermano l’efficacia delle misure adottate. A indicarlo è la diminuzione del numero di candidati esterni, chiamati anche ‘privatisti’, sia nelle scuole pubbliche che in quelle private. I candidati esterni totali quest’anno sono 13.066, il 5,2% in meno rispetto al 2024 quando erano 13.787. Nel dettaglio, sono il 6,9% in meno negli istituti statali e l’1,3% in meno in quelle paritarie.

Questo calo, sebbene generalizzato, ha avuto un “picco” particolarmente evidente in alcune regioni, soprattutto in quelle dove il controllo e la revoca della parità sui diplomifici sono stati più consistenti. In Calabria, i candidati esterni alla Maturità 2025 sono il 30,9% in meno rispetto all’anno precedente, passando da 747 nel 2024 a 516 nel 2025. Anche in Campania si è registrata una diminuzione significativa, con un calo del 25% (da 1.685 nel 2024 a 1.264 nel 2025). La Sicilia, altra regione sotto i riflettori per le numerose revoche, ha visto una flessione del 23,9% nel numero di candidati esterni, scesi da 1.613 nel 2024 a 1.228 nel 2025.

Altre regioni che hanno registrato un’importante riduzione del numero di candidati esterni sono la Basilicata, che ha registrato un calo del 37,4%, la Puglia, con un -18,4%, e le Marche con un -15%. Anche diverse regioni del Nord Italia hanno mostrato picchi negativi. Emblematico il caso della Valle d’Aosta, dove i candidati esterni sono calati del 41,7%, un dato notevole se si considera che il numero totale di candidati nella regione non ha seguito la media nazionale di decremento (-0,4%), ma ha addirittura registrato un aumento del 5,2%.

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