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Maturità 2025, quando esce il voto dell'esame orale

Alcuni studenti hanno già sostenuto il colloquio dell'esame di Maturità 2025, altri lo faranno a breve: ecco quando esce il voto dell'orale

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

L’esame di Maturità 2025 è agli sgoccioli. In molti hanno già sostenuto anche il colloquio, l’ultimo step prima del diploma. Ma quando esce il voto dell’orale? Tutto quello che c’è da sapere.

Quando esce il voto dell’orale della Maturità 2025

In molte scuole gli orali della Maturità 2025 sono iniziati lunedì 23 giugno, all’indomani della prima e della seconda prova (in alcuni casi anche della terza). Ogni commissione esamina cinque candidati al giorno, seguendo l’ordine alfabetico determinato dalla lettera estratta nella riunione plenaria del 16 giugno.

I risultati degli scritti sono stati resi noti almeno due giorni prima dell’inizio dei colloqui. Ma quando verrà pubblicato il voto dell’orale? Non esiste una data unica per tutte le scuole. La pubblicazione dipende dalla conclusione degli orali da parte di ciascuna commissione.

Il punteggio del colloquio, comunque, viene deciso dai commissari il giorno stesso della prova. Come specificato dall’ordinanza 67/2025 del ministro Giuseppe Valditara, “la commissione/classe procede all’attribuzione del punteggio del colloquio sostenuto da ciascun candidato nello stesso giorno nel quale il colloquio viene espletato”.

Successivamente, una volta terminati tutti gli orali, la commissione si riunisce per finalizzare la valutazione complessiva e redigere gli atti necessari prima della pubblicazione dei voti finali della Maturità.

In base a quanto stabilito nella stessa ordinanza, gli esiti finali dell’esame di Stato saranno resi noti contemporaneamente per tutti i candidati di ciascuna classe al termine delle operazioni da parte della commissione. I voti saranno affissi presso l’istituto scolastico e consultabili anche nell’area documentale riservata del registro elettronico.

In linea di massima, i colloqui dovrebbero concludersi entro le prime due settimane di luglio, il che significa che in tutta Italia gli studenti dovrebbero conoscere il loro voto di Maturità entro la metà di del mese.

Come viene valutato l’orale dell’esame di Maturità

Ad ogni maturando, per l’orale la commissione attribuisce un punteggio facendo riferimento ad una griglia di valutazione predisposta dal ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM).

Questa griglia si articola in cinque indicatori, ciascuno suddiviso in cinque livelli di performance, con punteggi che variano da 0.50 a 2,5 o 5 punti. Il raggiungimento della valutazione massima in tutti e cinque gli indicatori permette di totalizzare 20 punti, che rappresenta il punteggio più elevato ottenibile al colloquio (analogamente a quanto previsto per ciascuna delle prove scritte).

Al contrario, non esiste un vero e proprio voto minimo che si può prendere all’orale. Teoricamente, i commissari possono dare anche zero punti. Questo scenario, sebbene possibile, è altamente improbabile. In primo luogo perché è praticamente impossibile fare completa scena muta. L’obiettivo della commissione, infatti, è quello di aiutare i maturandi ad esprimersi al meglio, dimostrare le proprie conoscenze ed esperienze. In secondo luogo, tutti gli indicatori della griglia di valutazione del MIM partono da 0.5 punti.

Fatta questa dovuta precisazione, ecco quali sono i cinque indicatori per la valutazione del colloquio della Maturità 2025 (tra parentesi, il punteggio minimo e massimo assegnabili per ciascuno):

  1. acquisizione dei contenuti e dei metodi delle diverse discipline del curricolo, con particolare riferimento a quelle d’indirizzo (dagli 0.50 ai 5 punti);
  2. capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle tra loro (da 0.50 a 5 punti);
  3. capacità di argomentare in maniera critica e personale, rielaborando i contenuti acquisiti (da 0.50 a 5 punti);
  4. ricchezza e padronanza lessicale e semantica, con specifico riferimento al linguaggio tecnico e/o di settore, anche in lingua straniera (da 0.50 a 2.50 punti);
  5. capacità di analisi e comprensione della realtà in chiave di cittadinanza attiva a partire dalla riflessione sulle esperienze personali (da 0.50 a 2.50 punti).