
Quante domande fa la commissione all'orale della Maturità 2025
L'orale è una delle prove più temute dell'esame di Stato: ma quante domande può fare la commissione durante il colloquio della Maturità 2025?
Gli studenti della Maturità 2025 sono alle prese con l’ultimo step che li separa dal diploma: l’orale. Il colloquio è da sempre una delle prove più temute. Trovarsi faccia a faccia con i professori, soprattutto quegli esterni, il vasto programma e il numero di domande che la commissione può fare sono spesso fonte di grande stress per i maturandi. Ma come si svolge il colloquio? E soprattutto, quante e quali domande possono fare i commissari?
- C'è un numero prestabilito di domande all'orale della Maturità?
- Cosa c'è da sapere sulle domande dell'orale alla Maturità
- Come viene valutato la prova orale della Maturità 2025
C’è un numero prestabilito di domande all’orale della Maturità?
All’orale della Maturità non c’è un numero predefinito di domande che la commissione può porre ai candidati. La prova è un colloquio che mira a valutare la preparazione complessiva dello studente. I commissari valutano la capacità del maturando di argomentare, collegare le diverse discipline e riflettere criticamente sul proprio percorso di studi.
La prova prende il via da uno spunto iniziale scelto dalla commissione, che può essere un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema. Da lì si avvia una discussione che tocca vari argomenti e discipline.
Quindi, più che di domande, si parla di un percorso di dialogo e approfondimento che mira a valutare il percorso formativo e di crescita dello studente, la sua capacità di collegare le diverse conoscenze e la sua autonomia di pensiero.
Cosa c’è da sapere sulle domande dell’orale alla Maturità
La prima cosa che c’è da sapere è che ogni commissario può intervenire con domande specifiche sulle materie di sua competenza. Questa facoltà si estende anche al momento dell’eventuale discussione e commento delle prove scritte.
Ma quali domande può fare la commissione? Come riportato dall’ordinanza del ministro Giuseppe Valditara sulle modalità di svolgimento della Maturità 2025, “la commissione si attiene ai contenuti del documento (del 15 maggio) nell’espletamento del colloquio“. È dunque questo testo a guidare le richieste dei commissari. Nel documento del 15 maggio, elaborato dai consigli di classe, sono raccolte tutte le informazioni sui programmi di ciascuna materia svolti nel corso dell’anno scolastico, i metodi didattici, gli strumenti utilizzati e gli obiettivi di apprendimento raggiunti dagli studenti.
Il colloquio riguarda anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica e le esperienze svolte nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), presentate mediante una breve relazione o un lavoro multimediale.
Infine, da quest’anno gli studenti che sono stati ammessi alla Maturità con 6 in condotta, in sede della prova orale devono presentare un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale.
Come viene valutato la prova orale della Maturità 2025
Il colloquio dura circa un’ora e può assegnare fino a un massimo di 20 punti, che si sommano a quelli ottenuti nelle prove scritte (20 punti per la prima prova, 20 per la seconda) e al credito scolastico (fino a 40 punti accumulati negli ultimi tre anni di superiori).
Nonostante esista un punteggio massimo (20 punti), è importante chiarire che non è previsto un voto minimo formale per la prova orale. Teoricamente, un candidato potrebbe anche ottenere zero punti. Tuttavia, nella pratica, questa eventualità è altamente improbabile per diverse ragioni. In primo luogo, anche in caso di preparazione lacunosa, è davvero difficile che uno studente faccia completa scena muta non riuscendo a riferire su almeno uno degli argomenti proposti. L’obiettivo della commissione, infatti, non è quello di penalizzare, ma di valorizzare il percorso dello studente, aiutandolo a esprimersi al meglio.
Infine, la stessa griglia predisposta dal ministero dell’Istruzione e del Merito per la valutazione degli orali prevede punteggi minimi, per ognuno dei cinque indicatori da cui è composta, che partono da 0.50 punti.
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