
Ordinanza esame di Maturità 2025: le novità su date, prove e voto
Valditara ha firmato l'ordinanza sullo svolgimento dell'esame di Maturità 2025 che prevede alcune novità: cosa c'è da sapere su date, prove e voto
Il 31 marzo il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato l’ordinanza ministeriale che definisce le modalità di svolgimento dell’esame di Maturità 2025, che avrà inizio mercoledì 18 giugno alle ore 8:30 con lo svolgimento della prima prova. Quest’anno ci sono alcune novità rispetto al passato: tutto quello che c’è da sapere su date, prove e voto.
- Valditara firma l'ordinanza sulla Maturità 2025: le date
- Pcto requisito d'ammissione all'esame
- Voto in condotta e Maturità: tutte le novità
- La valutazione dell’esame di Maturità 2025
- Il commento di Valditara: "Premiare il merito"
Valditara firma l’ordinanza sulla Maturità 2025: le date
La Maturità si avvicina, e il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato la consueta ordinanza che stabilisce come si svolgerà l’esame di Stato di quest’anno.
Il calendario delle prove d’esame per l’anno scolastico 2024/2025 è il seguente:
- prima prova scritta: mercoledì 18 giugno 2025, dalle ore 8:30 (durata della prova sei ore);
- seconda prova in forma scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica: giovedì 19 giugno 2025. La durata della seconda prova varia da indirizzo a indirizzo;
- terza prova scritta: mercoledì 25 giugno 2025, dalle ore 8:30. Tale prova si effettua negli istituti presso i quali sono presenti i percorsi EsaBac ed EsaBac techno e nei licei con sezioni a opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca.
Inoltre, nell’ordinanza del ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) si stabilisce che:
- la prima prova scritta suppletiva si svolge mercoledì 2 luglio 2025, dalle ore 8:30;
- la seconda prova scritta suppletiva si svolge giovedì 3 luglio 2025, con eventuale prosecuzione nei giorni successivi per gli indirizzi nei quali detta prova si svolge in più giorni;
- la terza prova scritta suppletiva, per gli istituti interessati, si svolge martedì 8 luglio 2025, dalle ore 8:30.
E ancora: “Le prove, nei casi previsti, proseguono nei giorni successivi, a eccezione del sabato. In tal caso, le stesse continuano il lunedì successivo. L’eventuale ripresa dei colloqui, per le commissioni/classi che li abbiano interrotti perché impegnate nelle prove suppletive, avviene il giorno successivo al termine delle prove scritte suppletive”.
Pcto requisito d’ammissione all’esame
A differenza dello scorso anno, lo svolgimento dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto, ex alternanza scuola-lavoro) torna ad essere un requisito per l’ammissione all’esame di Stato. Si tratta di un requisito che era stato sospeso durante gli anni del Covid fino alla Maturità 2024 compresa.
Nell’ordinanza si specifica che per i candidati esterni, le attività assimilabili ai Pcto “sono accertate e valutate dal consiglio della classe dell’istituzione scolastica, statale o paritaria”.
Voto in condotta e Maturità: tutte le novità
La grande novità di quest’anno è che il voto in condotta diventa criterio di accesso all’esame di Maturità. In attuazione delle disposizioni introdotte dalla legge 150/2024, come si legge nell’ordinanza, “qualora il candidato riporti, in sede di scrutinio finale, una valutazione inferiore a sei decimi, non sarà ammesso all’esame di Stato. Se invece la valutazione del comportamento sarà pari a sei decimi, in sede di colloquio discuterà un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale fondata sul rispetto dei principi costituzionali”.
Detto in altri termini, chi ha meno di 6 in comportamento non è ammesso alla Maturità. Chi invece ha 6 in condotta è ammesso all’esame ma deve discutere un elaborato in tema di “cittadinanza attiva e solidale” durante la prova orale.
“La definizione dell’argomento oggetto dell’elaborato – continua l’ordinanza del ministero – sarà effettuata dal consiglio di classe nel corso dello scrutinio finale; l’assegnazione dell’elaborato ed eventuali altre indicazioni ritenute utili, anche in relazione a tempi e modalità di consegna, saranno comunicate al candidato entro il giorno successivo a quello in cui ha avuto luogo lo scrutinio stesso”.
Infine, la valutazione della condotta inciderà anche sui crediti per l’ammissione all’esame di Stato. Infatti, come spiegato dal MIM, “il punteggio più alto potrà essere assegnato esclusivamente agli studenti che avranno ottenuto un voto di comportamento pari o superiore a nove decimi”.
Questo significa che per ottenere il punteggio massimo nel credito scolastico, gli studenti devono avere un voto di comportamento di almeno 9 su 10. Quindi, se uno studente ha buoni voti nelle materie, ma il suo comportamento non è all’altezza (cioè sotto 9), non potrà ricevere il punteggio più alto per il credito scolastico (15 per il quinto anno). In sostanza, sia i voti che il comportamento contano.
La valutazione dell’esame di Maturità 2025
La valutazione complessiva per l’acquisizione del diploma si basa sul punteggio ottenuto nelle prove e sui crediti formativi maturati dagli studenti negli ultimi tre anni di studio. Il voto finale della Maturità si misura in centesimi. Ogni candidato potrà ottenere fino a:
- 40 punti di credito scolastico (12 durante nel terzo anno, 13 nel quarto e 15 nel quinto);
- 20 punti per ciascuna delle due prove scritte;
- 20 punti per l’orale;
- 5 punti extra se si dimostra particolarmente meritevole, ovvero se ha conseguito un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame pari almeno a 50 punti.
Il voto massimo che ogni maturando potrà ottenere per l’acquisizione del diploma è 100/100, con la possibilità di ricevere la menzione di lode. Per superare l’esame di Stato, gli studenti dovranno raggiungere almeno 60/100.
Il commento di Valditara: “Premiare il merito”
“Con queste misure compiamo un nuovo passo avanti per una scuola seria, formativa, che educhi al rispetto e alla responsabilità“, ha commentato Giuseppe Valditara. Che ha proseguito: “Vogliamo una scuola che premi il merito e prepari gli studenti ad affrontare il futuro con consapevolezza e competenza. Valorizzare il comportamento dei nostri ragazzi è funzionale a ristabilire il principio della responsabilità individuale, un elemento cruciale nella formazione dei cittadini di domani”, ha concluso il ministro.