
Arriva il Decreto Scuola, le novità decise dal ministro Valditara
Dalla lotta ai diplomifici alle novità per il reclutamento degli insegnanti: ecco tutto quello che c'è da sapere sul Decreto Scuola in arrivo
Arriva il Decreto Scuola con importanti novità per il mondo dell’Istruzione. Il provvedimento, che è in discussione al Consiglio dei ministri di oggi 28 marzo, tra le altre cose introduce una stretta sui cosiddetti diplomifici “perché vogliamo una scuola seria”, come ha commentato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, e anche nuove norme per l’assunzione di una parte dei docenti idonei al concorso. Tutto quello che c’è da sapere.
- Stretta sui diplomifici nel nuovo Decreto Scuola
- Le novità sui concorsi per gli insegnanti
- Le nuove regole per l'accesso a Medicina
- La norma sull'arresto in flagranza per chi aggredisce i prof
Stretta sui diplomifici nel nuovo Decreto Scuola
“L’avevamo inserito in un disegno di legge, ma va troppo lentamente e per il prossimo anno scolastico questa norma deve partire, perché vogliamo una scuola seria, dove i diplomi non si regalano. Una scuola che sia all’altezza delle straordinarie potenzialità dei nostri giovani”. Lo ha detto il ministro Giuseppe Valditara a margine della visita all’Istituto Ferraris di Napoli, come riportato da La Repubblica, annunciando la stretta ai cosiddetti diplomifici prevista nel Decreto Scuola.
Il nuovo provvedimento, in discussione al Consiglio dei ministri, prevede lo stop a tre, quattro o cinque anni in uno per recuperare le bocciature. Nello stesso anno scolastico, presso una scuola paritaria appartenente al sistema nazionale di istruzione, uno studente potrà sostenere gli esami di idoneità al massimo per i due anni di corso successivi a quello per il quale ha conseguito l’ammissione per effetto dello scrutinio finale. Detto in altri termini, gli studenti potranno sostenere esami di idoneità per un massimo di due anni scolastici consecutivi.
Non solo: se l’esame di idoneità si riferisce a due anni di corso, la commissione di esame deve essere presieduta da un presidente esterno all’istituzione scolastica, nominato dall’Ufficio scolastico regionale.
Nel Decreto Scuola si prevede anche l’introduzione obbligatoria nelle scuole paritarie della pagella elettronica, del registro online e del protocollo informatico. Inoltre, gli istituti provati saranno autorizzati ad attivare solo una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studio.
Le novità sui concorsi per gli insegnanti
Un’altra novità inserita nel Decreto Scuola riguarda il reclutamento degli insegnanti. Come si legge ancora su La Repubblica, che ha visionato la bozza del decreto, è prevista l’integrazione delle graduatorie (fino al 30% dei posti banditi) con i candidati idonei non vincitori dei concorsi Pnrr1 (2020) e Pnrr2 (2023), ovvero che hanno raggiunto il punteggio minimo ma non sono rientrati tra i vincitori di una cattedra.
L’obiettivo è quello di “ridurre ulteriormente il ricorso alle supplenze“. Gli elenchi verranno usati per coprire i posti rimasti vacanti dopo le immissioni in ruolo ordinarie, nel rispetto dei limiti annuali di assunzione. Le cattedre saranno assegnate seguendo un ordine cronologico, dando priorità ai candidati in base alla data di pubblicazione delle graduatorie.
Inoltre, sarà istituito un elenco regionale per i docenti idonei nei concorsi banditi dal 2020, valido a partire dall’anno scolastico 2026/2027, da usare solo in caso di esaurimento delle graduatorie ordinarie. Ci si potrà iscrivere all’elenco di una sola regione alla volta.
Le nuove regole per l’accesso a Medicina
Sempre in tema di istruzione, riporta ancora La Repubblica, sul tavolo del Consiglio dei ministri arriva anche un decreto per l’accesso a Medicina dopo l’approvazione della riforma, che vale solo per le università statali e per i corsi di laurea impartiti in lingua italiana.
L’iscrizione sarà aperta a tutti e le università dovranno organizzarsi per garantire la didattica anche nel caso in cui il numero di studenti superi la loro capacità ricettiva. Ogni studente si iscriverà al semestre filtro e, contemporaneamente, a uno dei corsi di laurea o di laurea magistrale a ciclo unico di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria, anche se in numero superiore rispetto ai posti disponibili e anche in atenei diversi.
La selezione avverrà nel secondo semestre, al quale si accederà in base a una graduatoria nazionale che terrà conto dei crediti formativi acquisiti nel primo semestre e dei voti ottenuti. Infine, si dispone che al semestre filtro ci si potrà iscrivere per un massimo di tre volte.
La norma sull’arresto in flagranza per chi aggredisce i prof
Nel prossimo Consiglio dei ministri, invece, il ministro Valditara conta di portare “la norma sull’arresto in flagranza nei confronti di quegli adulti che aggrediscano personale scolastico”. E questo perché “dobbiamo riportare la cultura del rispetto verso l’autorevolezza dei nostri docenti, che svolgono un ruolo fondamentale per i nostri giovani”.
Valditara ha precisato che “c’è già l’accordo con il ministro della Giustizia Nordio”.