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Valditara: "Chi aggredisce un prof va arrestato. Presto la legge"
"Chi aggredisce un prof va arrestato": il ministro dell'Istruzione Valditara ha annunciato l'arrivo di una legge per tutelare il personale scolastico
“Chi aggredisce un prof va arrestato“. Dopo l’ennesimo caso di violenza nei confronti di un insegnante, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha proposto una legge per estendere l’arresto in flagranza di reato per le aggressioni al personale scolastico.
- “Arresto in flagranza”: la proposta di Valditara per le aggressioni ai prof
- Prof aggredito a Cesarano: cosa è successo
- Il commento dei presidi
“Arresto in flagranza”: la proposta di Valditara per le aggressioni ai prof
Giuseppe Valditara ne aveva già parlato con il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Ora, di fronte ad un nuovo caso di violenza nei confronti di un insegnante, ha rilanciato la sua proposta: estendere l’arresto in flagranza di reato per le aggressioni al personale scolastico. Lo ha spiegato lo stesso ministro dell’Istruzione commentando l’episodio avvenuto in una scuola di Casarano (Lecce), dove un professore è stato aggredito dal padre di un suo studente.
“Stiamo lavorando insieme su una norma in questa direzione“, ha detto Valditara. Che ha aggiunto: “Il Governo e il ministro dell’Istruzione e del Merito sono accanto ai docenti e al personale tutto che devono sentire forte la presenza costante delle Istituzioni”.
Prof aggredito a Cesarano: cosa è successo
“Vieni a spaccare la faccia al professore“. E il padre si presenta a scuola insieme al figlio più grande e aggredisce il docente che, poco prima, aveva rimproverato il figlio. È quanto contenuto, come si legge sul Quotidiano di Puglia, nella denuncia presentata alla procura di Lecce da un insegnante di un istituto superiore di Casarano. La vicenda risalirebbe al dicembre scorso.
Stando a quanto esposto nella denuncia, il docente ha ammonito lo studente, 16enne, con quattro note perché disturbava la lezione. Il giovane avrebbe così telefonato al padre dicendogli: “Vieni a spaccare la faccia al professore”.
Dopo una ventina di minuti, riporta ancora la querela, il genitore sarebbe arrivato a scuola insieme al figlio maggiore e avrebbe aggredito l’insegnante con minacce, insulti e strattoni, costringendolo a rifugiarsi in bagno. Una volta al sicuro, il docente ha raccontato di aver chiamato il 112 per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Arrivati a scuola, gli agenti hanno prima ascoltato il prof per poi accompagnarlo alla sua auto, scortandolo fino all’uscita del paese per far ritorno a casa in sicurezza.
Il commento dei presidi
Ma torniamo alla proposta di legge annunciata dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Antonello Giannelli, presidente di Anp (Associazione nazionale presidi), si è detto soddisfatto della proposta del ministro di estendere la misura dell’arresto in flagranza di reato alle aggressioni nei confronti del personale scolastico.
“Si tratta di una iniziativa che va nella direzione da noi richiesta qualche tempo fa – ha commentato Giannelli -. I dirigenti scolastici, i docenti e il personale ATA non possono più essere oggetto di aggressioni e violenze divenute negli ultimi anni sempre più frequenti”.
Il presidente di Anp ha così ringraziato Valditara: “Ringrazio il ministro per la sensibilità che ha dimostrato: da tempo sostengo che sia necessario equiparare le aggressioni al personale della scuola a quelle perpetrate nei confronti dei sanitari”.
Antonello Giannelli ha concluso: “Il personale della scuola deve essere messo nelle condizioni di svolgere il proprio importante lavoro serenamente, consapevole di essere tutelato e di avere dalla propria parte le Istituzioni e la stragrande maggioranza delle famiglie”.