
Bonus giovani, firmato il decreto attuativo: cos'è e a chi spetta
Il bonus giovani riconosce ai datori di lavoro uno sgravio contributivo per l'assunzione di under 35 al primo contratto a tempo indeterminato
Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto attuativo che dà il via libera al bonus giovani, l’incentivo che prevede l’esonero contributivo per le assunzioni degli under 35 mai occupati a tempo indeterminato, previsto dal decreto Coesione. Cosa prevede l’agevolazione, a chi spetta e di cosa si tratta.
Cos’è il bonus giovani
Il bonus riconosce ai datori di lavoro privati che assumono personale non dirigenziale a tempo indeterminato, o trasformano il contratto di lavoro a tempo determinato in un contratto stabile, fino a 24 mesi di esonero dal versamento dei contributi previdenziali per un massimo di 500 euro al mese per ciascun lavoratore.
Questo tetto massimo viene incrementato a 650 euro al mese nel caso in cui l’assunzione sia effettuata presso una sede o unità produttiva nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
L’esonero spetta ai datori di lavoro che, nei sei mesi precedenti l’assunzione, non hanno proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi. Il bonus non è cumulabile con altri esoneri contributivi, ma è compatibile, senza riduzioni, con la maxi-deduzione per nuove assunzioni introdotta dalla riforma dell’Irpef (art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023) e prorogata fino al 2027.
I fondi stanziati per il bonus
Per il bonus giovani sono stati stanziati 1,429 miliardi di euro a valere sul Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027. L’efficacia delle misure era subordinata, ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, all’autorizzazione della Commissione europea, così come previsto dall’articolo 22, comma 11 del decreto Coesione. Il via libera da parte della Commissione è stato comunicato lo scorso 31 gennaio. Il decreto passa ora al vaglio dei competenti organi di controllo.
A chi spetta il bonus giovani
Il decreto conferma che i contratti devono essere di lavoro subordinato a tempo indeterminato ma:
- non devono riguardare personale dirigenziale;
- rapporti di lavoro domestico;
- rapporti di lavoro di apprendistato (mentre l’ipotesi di titolarità di un precedente rapporto di apprendistato, poi non proseguito come rapporto di lavoro a tempo indeterminato, non costituisce una preclusione per il beneficio).
Sono compresi anche i casi di trasformazione del contratto di lavoro subordinato da tempo determinato a tempo indeterminato. Ci sono tuttavia ulteriori requisiti da rispettare per i lavoratori assunti: i nuovi occupati, alla data dell’assunzione, non devono aver compiuto il trentacinquesimo anno di età (fino a 34 anni e 364 giorni sono ammessi); non devono essere mai stati occupati a tempo indeterminato a meno che non siano stati occupati alle dipendenze di un datore che abbia fruito solo parzialmente del beneficio medesimo.
Anche i datori di lavoro devono fare attenzione a rispettare le condizioni. Coloro che beneficeranno indebitamente dell’esonero contributivo saranno tenuti al versamento dei contributi dovuti nonché al pagamento delle sanzioni previste dalle vigenti disposizioni di legge in materia. Resta ferma la responsabilità penale ove il fatto costituisca reato.
Il riconoscimento del bonus giovani è subordinato al rispetto di un limite di spesa pari a:
- 34,4 milioni di euro per l’anno 2024;
- 458,3 milioni per l’anno 2025;
- 682,5 milioni per l’anno 2026;
- 254,1 milioni per l’anno 2027.