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Laurea Fonte foto: iStock

Comprare una laurea al bar: la denuncia de Le Iene

Comprare una laurea al bar: scoppia il caso a Chiavasso (Torino) dopo un servizio di denuncia de 'Le Iene' andato in onda domenica su Italia 1

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Comprare una laurea al bar. Il caso nasce dalla denuncia di un servizio de ‘Le Iene‘ andato in onda domenica sera. Ecco cosa è successo.

Il caso della laurea al bar a Le Iene

Fare gli esami, discutere la tesi e infine conseguire il titolo tanto ambito. È la procedura standard del percorso universitario di qualsiasi studente, ma c’è anche chi offrirebbe una scorciatoia. È quanto raccontato da un servizio de ‘Le Iene’, andato in onda il 27 ottobre su Italia 1.

Protagonista della vicenda un uomo, direttore di un istituto scolastico privato, che in un bar di Chiavasso (Torino) avrebbe tentato di ‘vendere’ una laurea in Giurisprudenza ad indirizzo internazionale presso un’università privata ad una ragazza, complice della trasmissione: “Ti posso fare avere subito, in 4-5 mesi, tutti e 5 gli anni in Giurisprudenza indirizzo internazionale“, ha detto.

Il servizio è nato dalla denuncia di un ragazzo, che ha raccontato a ‘Le Iene’ di essersi laureato in soli 6 mesi pagando “12mila euro”. Il giovane ha spiegato che “l’esame di diritto privato, uno dei più importanti per uno studente di Giurisprudenza, era su un riassunto di 60 pagine”.

E ha continuato: “Quando mi è stato trasmesso il mio percorso di studio, sembrava che io mi fossi iscritto nel 2016″. In realtà “mi sono iscritto a fine 2020 inizio 2021”. Dopo 6 mesi dall’iscrizione, “ho ricevuto una chiamata: ‘è arrivata la tua laurea‘. E io dissi: ‘ma io non ho fatto ancora la tesi'”. La risposta: “ma quella è soltanto una formalità, non ti preoccupare, ci pensiamo noi”.

“18mila euro per laurearsi in 5 mesi”

Ma torniamo alla vicenda principale, la presunta ‘vendita’ della laurea al bar. “In tutte le altre università – ha proseguito l’uomo alla ragazza – devi iscriverti. Anche se è online, però, devi frequentare anno dopo anno e se ne parla tra 5 anni. Tramite l’università con la quale collaboro, ti posso fare avere subito, in 4-5 mesi, tutti e 5 gli anni in Giurisprudenza indirizzo internazionale”.

In che modo? Basta che “stampi la documentazione”, ovvero un contratto stipulato tra lo studente e l’università, “la compili”, dopo di che “devi firmare su tutti i fogli”. Ma, ha specificato l’uomo, “non devi mettere le date” perché “poi le mette l’università”.

L’uomo ha proseguito: “Ovviamente bisogna preparare una tesi, ma quella te la preparo io. Se alla fine vuoi discutere la tesi, allora ti presenti direttamente all’università e al limite mi dici le domande e le risposte che vuoi dare. Se non vuoi discutere la tesi, non c’è nessun problema, loro ti mettono presente durante la seduta di laurea“.

La laurea, ha poi puntualizzato, “con 18mila euro riesco a fartela fare tranquillamente“. Niente bonifico, “loro vogliono il contante e basta. Mi dai soltanto la metà, l’altra metà quando è tutto pronto, ci vediamo e ti consegno tutta la documentazione”.

“Nessun rapporto con l’università”

Il servizio si chiude con la visita dell’inviato de ‘Le Iene’ all’ateneo in questione per chiedere conto. Qui, dopo averlo respinto, fatto aspettare e infine accolto, il presidente dell’università ha negato di conoscere l’uomo, il cui nome, nel frattempo, “è sparito” dal sito internet dell’ente, dove appariva come “referente”. La giustificazione data “è che si sarebbe trattato di un refuso”.

I contorni della vicenda sono ancora tutti da chiarire. Come riportato da ‘La Stampa’, il protagonista del caso si è difeso dicendo: “Io in quell’università non ci ho mai messo piede. Per l’università facevo solamente da tramite: dovevo ritirare la documentazione e i soldi, ma non ho mai intascato un euro. E poi non faccio parte della Commissione giudicatrice. Come potrei farti ottenere la laurea?”.

Dall’altro lato, il presidente dell’ateneo ha assicurato che “quel signore non ha mai avuto un rapporto diretto con noi e tanto meno è mandatario”. Ha poi rivelato di aver presentato una denuncia ai carabinieri.