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studente annoiato Fonte foto: 123rf

Dispersione scolastica: di cosa si tratta e perché va evitata

Scopriamo cos'è la dispersione scolastica e quali sono gli strumenti per contrastarla.

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

La dispersione scolastica è un problema sempre più presente che deriva da cause e fattori spesso diversi tra loro. Un fenomeno che è necessario capire a fondo per poter essere affrontato nel modo corretto.

Scopriamo, quindi, tutto quel che c’è da sapere e perché è giusto cercare in tutti i modi possibili di evitarla.

Dispersione scolastica: cos’è e quando si verifica

Si parla di dispersione scolastica quando ci si trova davanti a un caso di incompleta o mancata fruizione dei servizi d’istruzione previsti da parte dei ragazzi. Al suo interno si identificano diversi tipi di dispersione che vanno dai casi di ritardo (quando si è indietro con gli anni per via dei troppi stop allo studio), a quelli di ripetenza, di abbandono e, infine, di non scolarizzazione.

Esiste poi un secondo tipo di dispersione scolastica, definito implicito, e caratterizzato da quegli studenti che, pur avendo raggiunto un determinato titolo di studio, dimostrano competenze molto al di sotto di quelle che ci si aspetterebbe. In tutti i casi si tratta di un fenomeno estremamente grave e che in Italia è più diffuso di quanto si immagini. Motivo per cui si cerca ormai da tempo di definirlo al meglio e di trovare dei mezzi per contrastarlo. Una dispersione scolastica, infatti, non rappresenta solo l’insuccesso da parte dello studente ma, anche e soprattutto, da parte dell’istituzione scolastica che non è riuscita ad arrivare nel modo corretto, portando a un problema che spesso si traduce in mancata possibilità da parte dei giovani di intraprendere determinati lavori. E, nei casi più gravi, di bassa autostima per via delle tante possibilità mancate.

Le cause alla base della dispersione scolastica

Come già accennato, le cause che si trovano dietro la dispersione scolastica sono tante e varie e possono cambiare da persona a persona ma anche da regione a regione. Queste affondano, infatti, le radici nel sociale, nelle disponibilità del territorio e, in alcuni casi, anche nel personale. Per meglio comprenderle è quindi utile identificarle più nello specifico.

Fattori ambientali e sociali

Uno dei fattori determinanti che può portare alla dispersione scolastica è quello del grado socio economico della famiglia e dell’eventuale necessità degli studenti di aiutare nelle economie. A ciò si aggiunge il livello culturale d base che spesso ha un’influenza importante sulla motivazione nel proseguire gli studi, così come sulle ambizioni personali.

Secondo alcuni dati dell’Invalsi risalenti al 2021, i casi di dispersione scolastica sono, ad esempio, più evidenti in alcune regioni del Mezzogiorno. E questo anche se in alcune si tratta di un fenomeno leggermente in calo. È evidente però, che l’estrazione sociale, la disponibilità economica e la situazione familiare possono incidere in modo importante sulla scelta di proseguire o meno gli studi.

Fattori legati ai sistemi di istruzione

Un altro fattore determinante, e che andrebbe analizzato con cura, è quello legato alle scuole stesse. Ci sono infatti aspetti invisibili come l’integrazione scolastica, l’ambiente che si respira all’interno della scuola, l’empatia dei docenti e la collaborazione da parte di tutti per abbattere eventuali altri ostacoli che possono portare alla scelta di abbandonare gli studi. Inoltre va considerata anche la difficoltà che si ha spesso di passare da una scuola che non piace a un’altra o di tutti i piccoli ostacoli che per alcuni studenti possono diventare grandi, portando a un rallentamento o al totale abbandono degli studi.

Fattori personali

Infine non vanno tralasciati quelli che sono i fattori individuali come la scarsa propensione allo studio, la difficoltà oggettiva nel comprendere alcune nozioni, la scarsa motivazione e i problemi di autostima che possono portare a una mancata voglia di confrontarsi e, quindi, all’abbandono degli studi. In questi casi l’azione di insegnanti e famiglia si rende indispensabile per cambiare le cose. Non sempre, però, ciò avviene nei tempi e nei termini necessari ad arrestare il fenomeno.

Come contrastare la dispersione scolastica

Ora che abbiamo visto quali sono le cause principali che portano alla dispersione scolastica, può essere utile farsi un’idea delle strategie che è possibile mettere in atto per contrastarla. È indubbio che il ruolo più importante sia quello della scuola che dovrebbe agire al meglio fin dall’inizio, creando in tutti i modi possibili un ambiente sereno e cercando di limitare o risolvere eventuali problemi di adattamento degli studenti. A ciò si aggiunge una maggior flessibilità da parte del sistema scolastico che dovrebbe tenere sempre conto di eventuali bisogni degli studenti, cercando di agevolarli in eventuali cambi o passaggi che per loro si rendono necessari.

Sarebbe importante anche una maggior formazione dei docenti che, oltre che insegnare, dovrebbero poter accogliere e guidare gli studenti in quello che è, a tutti gli effetti, un percorso di vita. E che, in quanto tale, necessita di guide attente e sempre pronte all’ascolto e all’osservazione di possibili problemi. Infine, anche la famiglia riveste ovviamente un ruolo fondamentale. Ogni genitore dovrebbe sostenere e aiutare i figli nel procedere con gli studi e nel seguire inclinazioni e aspirazioni personali. In questo modo la motivazione sarebbe sicuramente più alta, così come le probabilità di successo. Non va poi dimenticata la cura che, in generale, la società dovrebbe avere verso gli studenti che dovrebbero poter contare sempre su un punto di ascolto per i problemi personali che, spesso, possono rappresentare un ostacolo sia per l’apprendimento che per la decisione di continuare a insistere per imparare.

Con un’attenta analisi e con la messa a punto dei giusti mezzi per affrontare il problema, quindi, la dispersione scolastica non è un fenomeno destinato necessariamente a peggiorare. Anzi, le possibilità di offrire agli studenti sempre più mezzi per studiare serenamente e per proseguire nei tempi giusti sono tante. E mettendole in atto, i cambiamenti potrebbero arrivare prima di quanto si pensi. Una situazione che, proprio per questo motivo, al momento è sotto stretta attenzione da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito che sta portando avanti diversi progetti pensati proprio per abbassare i numeri legati alla dispersione scolastica e per rendere l’ambiente della scuola sempre più efficiente e pensato per avere gli studenti al centro. Un obiettivo sicuramente ambizioso ma che se ben perseguito può portare a grandi cambiamenti e in tempi anche piuttosto brevi.