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I DSA e l'ereditarietà: possono essere ereditari?

Maria Taverna

Maria Taverna

PSICOLOGA CLINICA E DINAMICA

Psicologa clinica e dinamica, esperta nell'uso di tecniche cognitivo-comportamentali e profonda conoscitrice dei processi di comunicazione efficace. La sua esperienza pluridecennale nel campo delle disabilità le ha permesso di sviluppare una predisposizione all'individuazione e al trattamento degli stati di burnout, ansia e difficoltà nelle relazioni. Lo sviluppo ed il potenziamento delle sfere più personali dell'io individuale, attraverso il superamento di stati di blocco o difficoltà emotive, costituisce il nucleo centrale dei suoi trattamenti, che siano individuali, di coppia o di gruppo.

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) rappresentano una condizione che influenza la capacità di una persona di apprendere abilità fondamentali come la lettura, la scrittura o il calcolo, nonostante un’intelligenza nella norma e un adeguato ambiente di apprendimento.

La domanda se i DSA abbiano una componente ereditaria è un tema di grande interesse sia per i genitori che per gli esperti nel campo dell’educazione e della salute mentale. Comprendere se esista una base genetica o familiare per questi disturbi è essenziale per prevedere e affrontare le difficoltà di apprendimento che potrebbero manifestarsi nei figli di persone con DSA.

La familiarità nei Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Molti studi scientifici hanno mostrato che esiste un legame familiare nei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, il che significa che i bambini i cui genitori, fratelli o parenti hanno manifestato DSA hanno una maggiore probabilità di sviluppare lo stesso tipo di disturbo. Questo legame non riguarda un singolo disturbo specifico, ma abbraccia diverse forme di DSA, come la dislessia, la disgrafia, la discalculia e la disortografia.

La familiarità è quindi un fattore rilevante: famiglie in cui uno o più membri hanno manifestato un DSA tendono a presentare una maggiore incidenza di disturbi di apprendimento nelle generazioni successive. Tuttavia, ciò non significa che i DSA siano determinati esclusivamente dall’ereditarietà. Altri fattori, come l’ambiente educativo, l’attenzione precoce ai segnali di difficoltà e il supporto ricevuto durante il processo di apprendimento, giocano un ruolo altrettanto cruciale.

Le ricerche hanno evidenziato che i genitori che hanno vissuto in prima persona i DSA possono essere più sensibili e attenti ai segni iniziali di difficoltà nei propri figli. Questo riconoscimento precoce può consentire interventi tempestivi, che a loro volta migliorano il percorso di apprendimento del bambino. Nonostante il legame familiare, la presenza di DSA in un membro della famiglia non garantisce automaticamente che lo stesso disturbo si presenti in altri membri, ma aumenta il rischio che ciò avvenga.

I DSA sono ereditari?

L’ereditarietà dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento è un argomento complesso e ancora in fase di studio. Le ricerche genetiche hanno dimostrato che i DSA possono avere una base genetica, nel senso che esiste una predisposizione genetica alla loro comparsa. In particolare, studi sui gemelli e famiglie suggeriscono che i DSA sono più comuni in coloro che hanno un parente di primo grado (come un genitore o un fratello) con lo stesso disturbo.

Tuttavia, è importante sottolineare che i DSA non seguono un modello di ereditarietà deterministico come quello di altre malattie genetiche. Ciò significa che, anche se c’è una predisposizione genetica, non è detto che un bambino sviluppi un DSA solo perché uno dei suoi genitori ne è affetto. I DSA dipendono da una combinazione di fattori genetici e ambientali. La genetica può predisporre, ma il modo in cui il disturbo si manifesta può essere influenzato da una varietà di fattori, come il contesto familiare, l’educazione ricevuta e il supporto scolastico.

Le ricerche attuali suggeriscono che esistono geni specifici che aumentano la predisposizione ai DSA, ma questi geni non determinano in modo automatico l’insorgere del disturbo. Inoltre, non esiste un singolo gene responsabile, ma piuttosto una combinazione di varianti genetiche che insieme contribuiscono ad aumentare il rischio. È quindi possibile che un bambino ereditariamente predisposto sviluppi un DSA, ma la gravità e la tipologia del disturbo possono variare notevolmente.