Salta al contenuto
Elena Lucrezia Cornaro Piscopia Fonte foto: Ansa

A Padova una statua per Elena Cornaro, la prima laureata al mondo

Padova non aveva ancora statue femminili in città ed è stato deciso di dedicarne una a Elena Cornaro, la prima donna laureata al mondo: la sua storia

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

La città di Padova non aveva ancora una statua di donna, urgeva correre ai ripari. Alla fine è stato scelto il nome di Elena Cornaro, diventata famosa per essere stata la prima donna al mondo a ottenere una laurea, quando ancora l’istruzione universitaria era una “faccenda da uomini” e le studentesse non erano previste. Chi è Elena Cornaro e perché è stata scelta questa figura femminile? Non sono mancate polemiche e critiche contro questa scelta.

La prima statua di donna a Padova per Elena Cornaro

Padova non aveva ancora una statua che ricordasse una donna importante. A dicembre del 2021, gli allora consiglieri di maggioranza Margherita Colonnello e Simone Pillitteri hanno presentato la richiesta di avere una statua di una donna illustre attorno all’Isola Memmia, che ospita già 78 sculture del 1700 che però ritraggono solo uomini, più o meno famosi.

Già all’epoca si era fatto il nome di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia. La proposta, volta a ottenere anche in questo modo la parità di genere, era stata appoggiata anche dall’associazione “Mi Riconosci”.

Da allora il dibattito non si è fermato ed è stato chiesto anche il parere del soprintendente, che ha accolto l’idea di avere una scultura rappresentante una figura femminile di spicco nella storia di Padova, ma non lungo l’Isola Memmia. Dopo tante discussioni, si è scelto un altro luogo centrale e simbolico della città, il Listòn, all’angolo tra via VIII Febbraio e via Battisti, per ospitare una statua femminile.

Ma chi collocare? L’amministrazione ha così deciso di lanciare a ottobre 2024 un sondaggio tra i cittadini, per scegliere a quale donna dedicare la statua.

In 14mila hanno votato, tante donne e anche tanti uomini. Alla fine ha vinto Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, ottenendo molti più voti della seconda classificata, Massimilla Baldo Ceolin.

Le critiche contro la statua di Elena Cornaro

Ovviamente non sono mancate polemiche sulle modalità di scelta e anche sulla decisione di collocare una statua femminile. Se il gruppo “Mi riconosci”, infatti, non ha gradito il metodo utilizzato, affermando però di aver ottenuto quello che l’associazione voleva, la capogruppo della Lega, Eleonora Mosco, è più critica, come riportato dal ‘Corriere della Sera’: “Come ho detto più volte, la parità di genere non si raggiunge con queste iniziative, con le panchine rosse, con le rotatorie intitolate alle donne e dicendo assessora anziché assessore. Mi piacerebbe tanto sapere cosa pensano all’Università del fatto che, a poche decine di metri da quella che si trova a Palazzo Bo, verrà collocata un’altra statua raffigurante la Cornaro. Sembra quasi una provocazione”.

Presso l’ateneo cittadino, infatti, c’è già un’opera a lei dedicata: è stata da poco restaurata e si trova in uno degli scaloni che dal Cortile Antico di Palazzo Bo permettono di accedere all’Aula Magna di Galileo.

Chi era Elena Cornaro, prima laureata al mondo

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia è considerata la prima donna a essersi laureata al mondo: presso l’Università di Padova ha preso il titolo in Filosofia. Era il 1678 e all’epoca le donne non potevano frequentare corsi di studio così importanti.

La donna, nata a Venezia nel 1646, è stata una filosofa: era figlia di una famiglia nobile della Repubblica di Venezia che promosse la sua educazione. A 19 anni ha preso anche i voti come oblata benedettina, continuando con gli studi di filosofia, teologia, greco, latino, ebraico e spagnolo.

Dopo la laurea, purtroppo, non ha potuto insegnare, come avrebbe voluto, proprio perché donna. La sua storia ha ispirato in seguito altre donne a coronare il proprio sogno di studiare e laurearsi, andando contro un mondo fortemente maschilista.