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Verona, discute la tesi di laurea col figlio di 5 anni iStock

Verona, discute la tesi di laurea col figlio di 5 anni: la storia

Una maestra e consigliera comunale di 42 anni ha preso la seconda laurea in scienze storiche con il bambino accanto a lei durante la discussione

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Dal Veneto arriva un esempio di grande forza di volontà ed emancipazione femminile. Una maestra e consigliera comunale ha preso la seconda laurea discutendo la tesi con il figlio di 5 anni in braccio. La neo doppiamente laureata ha spiegato di voler lanciare il messaggio che “le donne possono essere libere di fare tutto”.

La laurea con il bambino di 5 anni all’università di Verona

La neo laureata è una mamma di 42 anni di Povegliano Veronese con già in tasca una prima laurea conseguita anni fa e la voglia di prenderne una secondo per perseguire un nuovo obiettivo.

La discussione della tesi è avvenuta il 9 luglio 2025 all’università di Verona e mentre stava pronunciando il discorso, il figlio di 5 anni le si è avvicinato e le ha stretto la mano, abbracciandola, davanti alla commissione.

La 42enne è stata intervistata dal Corriere della Sera è ha spiegato che il bambino “ha percepito che ero tesa, concentrata sulla discussione della tesi”.

“Sentivo che girovagava per la stanza – ha aggiunto – ma mai avrei immaginato che venisse lì con me a discutere la tesi. A casa, quando stavo preparando il discorso sulla condizione della donna nella storia, talvolta anche lui ripeteva con me”.

La madre, insieme al marito, ha raccontato di aver spiegato al figlio cosa stesse per accadere e di averlo voluto portare con lei in un momento così significativo “perché tenevo molto ad avere accanto tutte le persone più importanti della mia vita”.

Perché ha deciso di prendere la seconda laurea

La mamma di Povegliano Veronese si era già laureata nel 2009 in scienze diplomatiche all’università di Padova ma di recente il suo sogno è diventato quello di voler insegnare storia e filosofia nella secondaria di secondo grado.

Per raggiungere questo obiettivo, la 42enne ha deciso di prendere una seconda laurea in scienze storiche puntando sull’approfondimento di alcuni aspetti storici della condizione della donna.

“È emerso che nella storia la figura della donna è stata relegata all’angolo – ha detto al Corriere – in una condizione di subordinazione, e anche se oggi il ruolo della donna sta cambiando, la strada è ancora lunga. Lo ha dimostrato uno degli ultimi rapporti Inps secondo cui le donne occupano solo il 21,1 % delle posizioni apicali. Bisogna parlare di questo e nella mia situazione voglio lanciare un messaggio”.

Alla richiesta di quale sia il messaggio che la maestra e consigliera voglia lanciare, la risposta è stata “che si può fare tutto. Che le donne possono essere libere di lavorare, di essere mamme, di essere studentesse se vogliono continuare a studiare e di portare avanti tutto questo senza sentirsi in colpa”.

L’aiuto del marito e l’impegno come consigliera

La neo laureata ha ammesso che nel suo percorso è stata aiutata dal marito che, insieme ai nonni, le ha permesso “di portare avanti questa mia passione per lo studio”.

L’uomo si è fatto carico “delle mansioni quotidiane, dalla cura della casa alla gestione di nostro figlio. Con lui c’è una piena condivisione delle faccende domestiche”, ha spiegato la madre di Povigliano Veronese.

La donna è molto attiva nell’ambito della promozione dell’uguaglianza tra i generi. Come consigliera comunale ha spiegato che nel suo municipio si aiutano “le neo mamme a superare le difficoltà che si presentano nei primi giorni di vita dei figli, le accompagnamo nel percorso”.

La giunta ha anche istituito il festival Ipazia (la prima matematica della storia, ndr) con l’obiettivo di premiare “le donne di Povegliano che si sono distinte per le loro gesta, in ambito politico, sociale o culturale”.