Salta al contenuto
Il Procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri Fonte foto: Ansa

Laurearsi con la media del 20 o 22 "non serve" (secondo Gratteri)

Il Procuratore di Napoli Grattesi, nel corso della Law Summer School a Telese Terme, ha detto che una laurea con la media del 20-22 non serve

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Nicola Gratteri è il Procuratore della Repubblica di Napoli. In occasione della prima giornata della Law Summer School di Telese Terme, in provincia di Benevento, in Campania, sono stati diversi gli interventi fatti per quello che riguarda, ad esempio, la legalità e la tecnologia. Il Procuratore ha voluto anche esternare un suo pensiero in merito al percorso universitario degli studenti: secondo lui laurearsi con una media del 20 o del 22 non servirebbe a nulla. Cos’ha voluto dire con questa sua esternazione?

Laurearsi con una media bassa all’Università serve?

Come riportato dal portale di informazione online locale Ottopagine, il Procuratore di Napoli si è rivolto agli studenti di Giurisprudenza dell’Unisannio, sottolineando quanto sia importante essere motivati e impegnati nello studio.

Il magistrato ha chiesto agli studenti di pensare alla loro determinazione e alle loro ambizioni in questo percorso scolastico impegnativo, per cui potrebbero essere necessarie fino a 10 ore al giorno di studio per poter arrivare alla Laurea con buoni voti. “Bisogna capire se avete le motivazioni giuste e bisogna essere convinti, avere la giusta determinazione, la costanza di studiare più ore al giorno”.

Nicola Gratteri ha proprio espresso una sua riflessione sulla media scolastica degli studenti universitari: secondo lui laurearsi con voti bassi, intorno al 20-22, non serve a nulla ed è inutile per il futuro lavorativo di ragazzi o ragazze.

Anche prendere con un certo ritardo la laurea, impiegandoci 3-4 anni in più rispetto al tempo previsto, potrebbe comportare difficoltà a entrare nel mercato del lavoro, riducendo le opportunità di trovare l’occupazione perfetta.

Laurearsi con la media del 20-22 non serve a niente e se lo si fa con 3-4 anni di ritardo si è fuori mercato”, queste le sue esatte parole agli studenti di Giurisprudenza durante l’incontro che si è svolto a Telese Terme.

L’importanza della tecnologia nella lotta alle mafie

Durante l’intervento nella prima delle tre giornate della Law Summer School, il magistrato ha iniziato il suo discorso parlando anche di legalità e di lotta alle mafie. “Le mafie sono contemporanee, usano le tecnologie ed è su quel piano che dobbiamo contrastarle”. Il Procuratore di Napoli ha spiegato come oggi le organizzazioni mafiose sono ben integrate nel contesto contemporaneo, sapendo usare le tecnologie moderne a proprio vantaggio. Contrastare l’attività criminale dei gruppi organizzati sul piano tecnologico diventa più che mai fondamentale.

Clementina Donisi, vicepresidente di Confindustria Benevento, a tal proposito ha aggiunto che “le nuove tecnologie sono al centro dei sistemi di impresa, rappresentando anche un’arma di tutela contro gli attacchi informatici alla parte finanziaria e ai dati sensibili delle aziende”, sottolineando anche l’importanza della “interconnessione tra ricerca, Università e mondo delle imprese”.

Nel suo intervento il magistrato ha anche fortemente criticato le Riforme Cartabia e Nordio, che, a suo parere, “non hanno affrontato due temi importanti: la maggiore tutela delle parti offese e la velocizzazione dei processi”.

Un importante incontro con gli studenti universitari

Durante l’incontro, che rientra negli eventi organizzati per i 90 anni della cittadina di Telese Terme, come ricordato dal sindaco Giovanni Caporaso, ha preso la parola anche l’assessore Filomena Di Mezza, avvocato, che si è detta soddisfatta per la “realizzazione di una iniziativa sul territorio che richiamerà 70 ragazzi: una partecipazione che rappresenta l’obiettivo che volevamo raggiungere”.