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Vladimir Putin Fonte foto: ANSA

Libri di scuola italiani "filo-Putin": interviene il ministero

La storia secondo Putin nei libri di scuola italiani, questo l'allarme lanciato da attivisti e esperti: sulla questione è intervenuto il Ministero

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Quando si parla di Russia e Ucraina in molti libri di scuola italiani e, in particolare, su diversi sussidiari, si farebbe riferimento alla “storia secondo Putin“, riportando i fatti in modo “non obiettivo e propagandistico”: l’allarme è arrivato da un gruppo di attiviste ucraine. Sulla questione è intervenuto il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Ecco cosa è successo.

L’allarme sui sussidiari delle scuole italiane

Libri di storia e geografia delle scuole medie nel mirino: come ha riportato ‘Adnkronos’, un’analisi condotta su 13 sussidiari italiani, pubblicati tra il 2017 ed il 2023, ha mostrato che 12 racconterebbero “i fatti storici riguardanti Russia e Ucraina secondo la linea di Putin“.

L’allarme è stato lanciato da un gruppo di attiviste ucraine, che ha segnalato il problema alla giornalista Irina Cascei, nata in Ucraina ma residente a Roma. Cascei, dopo aver raccolto i libri ‘incriminati’ e fotografato le pagine dedicate a Russia e Ucraina, ha avvertito Massimiliano Di Pasquale, direttore dell’Osservatorio Ucraina presso l’Istituto Gino Germani di Scienze sociali e Studi strategici.

Insieme a lui ha proceduto all’analisi dei libri di testo: a loro avviso, 12 dei 13 libri attenzionati riportano una visione di Russia e Ucraina che rispecchia la “propaganda revisionistica del Cremlino“.

“Finché non avremo analizzato la questione a fondo, insieme ad altri esperti, non intendo sbilanciarmi in un giudizio su questo o quell’autore, o casa editrice – ha spiegato Massimiliano Di Pasquale a ‘Adnkronos’ -. Ma in questi libri di scuola si insinua l’idea di una guerra civile in Donbass, invece di spiegare che è una guerra per procura, manovrata e decisa dalla Russia con l’obiettivo di destabilizzare e infine annettere l’Ucraina”.

“Il caso della Crimea è sconcertante – ha continuato il direttore dell’Osservatorio Ucraina -. Tutti questi testi danno per scontato che sia ‘russa’ ma nessuno cita il Memorandum di Budapest, con cui nel 1994 l’Ucraina si impegnò a cedere l’arsenale nucleare alla Russia in cambio della garanzia sulla sua sicurezza e integrità territoriale”.

La risposta di Zanichelli

La casa editrice Zanichelli, chiamata direttamente in causa con il libro di testo ‘Vivi la geografia’, ha fatto sapere che “non è volontà dell’editore sostenere o giustificare alcun regime“.

Come ha spiegato Elena Bacchilega, direttrice editoriale di Zanichelli, il libro in questione è stato pubblicato nel 2021, prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. “Il testo – ha aggiunto – è già stato oggetto di revisione che verrà riportata nell’aggiornamento della prossima edizione”.

Il punto di vista degli storici sul caso sussidiari

Anche alcuni storici sono intervenuti sulla questione dei libri di testo adottati dalle scuole medie. Francesco Perfetti, professore emerito di Storia contemporanea della Facoltà di Scienze politiche della Luiss-Guido Carli di Roma, raggiunto da ‘Adnkronos’ ha parlato di “affermazioni sconcertanti”.

Secondo Perfetti i libri di scuola devono “raccontare in maniera obiettiva i fatti, non esprimere giudizi di parte”. Per lo storico è “giusto denunciare perché ci sia una maggiore sensibilizzazione presso gli autori, in modo che siano più cauti e più responsabili, e anche presso i docenti, che dovrebbero valutare meglio le adozioni dei libri di testo“.

Della stessa idea Cosimo Ceccuti, professore emerito di storia contemporanea dell’Università di Firenze. Per lo storico fiorentino “trattare temi di un’attualità in evoluzione è estremamente scorretto, poiché si rischia di abbandonare l’obiettività e il distacco dell’autore per lasciare spazio alle passioni e agli interessi di parte”. Il che, a detta di Ceccuti, “è particolarmente grave quando ci si rivolge a ragazzi della scuola media, in via di formazione, certo più influenzabili degli studenti liceali. Si rischia il cosiddetto ‘lavaggio di cervello’ in un senso o nell’altro”.

Le posizioni del ministero dell’Istruzione sui libri di scuola

Paola Frassinetti di FdI, sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha parlato di “problema da risolvere“, affermando che è “molto grave che ci siano dei libri di storia dove sono contenute inesattezze e assurdità”.

“Stravolgere le dinamiche dell’attuale guerra Russia-Ucraina senza individuare l’invasore e l’invaso – ha concluso Frassinetti – è davvero inaccettabile, così come è inaccettabile la distorsione degli avvenimenti e dei fatti tanto da occultare l’occupazione illegale della Russia sul territorio di un altro Stato sovrano”.