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Giuseppe Remuzzi, Silvia Franceschi e Alberto Mantovani Fonte foto: ANSA

Medicina, classifica mondiale degli scienziati: italiani al top

Gli italiani sono al top nella classifica mondiale di Research.com dei migliori scienziati nel settore della medicina: come si sono piazzati

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

È uscita la classifica mondiale dei migliori scienziati nel settore medico di Research.com, piattaforma educativa che aiuta gli studenti a trovare le migliori scuole, opportunità accademiche e percorsi di carriera. Ebbene, su 2000 scienziati entrati in graduatoria, ben 711 sono italiani. Ecco i top scientist italiani quando si parla di medicina.

I migliori scienziati italiani nel settore medico

L’immunologo Alberto Mantovani è il miglior scienziato italiano a livello internazionale nel settore medico secondo Research.com. Direttore scientifico di Humanitas e docente alla Humanitas University, Mantovani si piazza al 63esimo posto nella graduatoria mondiale con 230.160 citazioni, 1.761 pubblicazioni e un H-index (indicatore di qualità della produzione scientifica) nel suo campo pari a 220,

Allargando il focus anche agli italiani che lavorano all’estero, il più alto in classifica è l’oncologo Carlo Maria Croce dell’Ohio State University, 35esimo al mondo con un H-index nella sua disciplina pari a 241, 264.424 citazioni e 1.524 pubblicazioni.

Al secondo posto nel ranking italiano troviamo Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, che vanta un H-index nella sua disciplina di 206, 250.108 citazioni e 1.611 pubblicazioni, classificandosi in 92esima posizione a livello internazionale.

Prima donna italiana nella classifica mondiale (al 186esimo posto) è Silvia Franceschi del Cro (Centro di riferimento oncologico) di Aviano (Pordenone), con un H-index di settore pari a 189, 158.243 citazioni e 1.458 pubblicazioni scientifiche. Franceschi è quinta in Italia.

Nella ricerca circondarsi di giovani fa la differenza

Essere tra gli scienziati italiani più quotati a livello internazionale in medicina fa “molto piacere”, ha detto Giuseppe Remuzzi a ‘Adnkronos’. Per raggiungere questi livelli, ha spiegato il direttore dell’Istituto Mario Negri Irccs, serve “tanto lavoro, una buona dose di fortuna, circondarti di collaboratori più bravi di te e, soprattutto, lavorare con i giovani. Io – ha aggiunto – ogni giorno imparo tanto dai ragazzi”.

“Ho sempre lavorato tantissimo – ha proseguito Remuzzi -, lavoravo anche in aereo. Non perché ero bravo, ma perché così non mi annoiavo. Quindi direi che la prima regola è lavorare sempre. La seconda è essere fortunati”. Questa è “una cosa fondamentale”, ha assicurato. “C’era un mio amico che, ovviamente estremizzando, diceva: meglio un chirurgo fortunato che un chirurgo bravo. Forse non è così, però un po’ è vero”. Infine, per raggiungere il successo nella propria materia di studio è fondamentale “scegliersi dei collaboratori che si ritengono anche più bravi di se stessi. È quello che ho sempre cercato di fare”, ha ammesso Giuseppe Remuzzi.

Dei suoi 50 anni di ricerca, 25 Silvia Franceschi li ha trascorsi all’estero. Medico, specializzata in ginecologia e statistica sanitaria e con un Master in Epidemiologia all’Imperial Cancer Research Fund di Oxford, Franceschi ha raccontato che si è appassionata “molto presto all’epidemiologia dei tumori”. Fin da quando era all’università “ho cercato di fare ricerca, all’inizio all’Istituto Mario Negri, poi ad Oxford, poi all’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro di Lione, per poi rientrare nel 2018 in Italia al Cro”. Per la scienziata, “la prima chiave della mia produttività scientifica è di essere stata molto ‘mobile’ e di non essermi mai ‘impigrita’ rispetto alla possibilità di ampliare la mia capacità di comprensione dei dati in altri paesi”.

Ma non basta solo questo per produrre un gran numero di pubblicazioni, serve anche “amare scrivere e riscrivere, perché un articolo per diventare citabile richiede cura, precisione e qualità”, ha proseguito Franceschi a ‘Adnkronos’. E poi “bisogna essere altruisti, lavorare con tanti giovani e lasciare loro il primo nome sui lavori, perché sono loro che devono farsi le ossa, non più io. Tutto questo ‘disegna’ il modo giusto di pubblicare, a mio avviso”.

La classifica dei migliori scienziati italiani

Riportiamo di seguito la classifica dei top 10 scienziati italiani nel settore medico secondo Research.com. Accanto ai nomi, sono indicati l’università o l’istituto di ricerca nel quale sono impiegati e, tra parentesi, la posizione da loro occupata nella classifica mondiale.

  1. Alberto Mantovani, Humanitas University, Pieve Emanuele, Milano (63);
  2. Giuseppe Remuzzi, Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, Milano (92);
  3. Douglas Easton, Università di Trieste (122);
  4. Carlo La Vecchia, Università di Milano (173);
  5. Silvia Franceschi, Centro di riferimento oncologico, Aviano, Pordenone (186);
  6. Giuseppe Mancia, Università di Milano Bicocca (275);
  7. Peter Schwartz, Istituto Auxologico Italiano, Milano (394);
  8. Antonio Colombo, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano (410);
  9. Silvia Priori, Università di Pavia (427);
  10. Aldo Maggioni, Centro di ricerca Anmco, Firenze (467).

La classifica dei migliori scienziati del mondo

Ecco invece la classifica targata Research.com dei 10 migliori scienziati in medicina del mondo:

  1. Alexandra Durr, Università Sorbonne (Francia);
  2. René Rizzoli, Geneva College (Usa);
  3. Herta Flor, Università di Heidelberg (Germania);
  4. Pere Ginès, Università di Barcelona (Spagna);
  5. Marcel Levi, Università di Amsterdam (Olanda);
  6. Merrick Ross, MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas (Usa);
  7. Christopher Griffiths, Università di Manchester (Regno Unito);
  8. Arthur Krieg, Pfizer (Usa);
  9. Jane Lian, Università del Vermont (Usa);
  10. Carol Shields Thomas, Jefferson University (Usa).