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Psicologia Cognitiva Applicata: qual è il piano di studi

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REDAZIONE

Virgilio Scuola è un progetto di Italiaonline nato a settembre 2023, che ha l’obiettivo di supportare nell’apprendimento gli studenti di ogni ordine e grado scolastico: un hub dedicato non solo giovani studenti, ma anche genitori e insegnanti con più di 1.500 lezioni ed esercizi online, video di approfondimento e infografiche. Ogni lezione è pensata e realizzata da docenti esperti della propria materia che trattano tutti gli argomenti affrontati dagli studenti durante il percorso scolastico, anche quelli più ostici, con un linguaggio semplice e immediato e l'ausilio di contenuti multimediali a supporto della spiegazione testuale.

La Psicologia Cognitiva Applicata si concentra sull’analisi dei processi cognitivi umani e il loro impatto sul comportamento. Studia come le persone percepiscono, ricordano, pensano e risolvono problemi, e come queste abilità possono essere applicate a contesti pratici come il lavoro, la tecnologia, l’educazione e la salute. Questo ambito della psicologia è particolarmente rilevante in una società in cui il funzionamento mentale e la capacità di prendere decisioni rapide e corrette sono fondamentali per migliorare la qualità della vita e le prestazioni professionali.

Cosa si studia a Psicologia Cognitiva Applicata

Il corso di laurea in Psicologia Cognitiva Applicata fornisce agli studenti una solida formazione teorica combinata con competenze pratiche, ponendo le basi per comprendere a fondo i processi mentali e il loro impiego in contesti applicativi. Le materie principali coprono una vasta gamma di argomenti, dalla psicologia classica ai più recenti sviluppi nelle neuroscienze e nella scienza cognitiva.

Tra le principali materie del corso di laurea troviamo:

  • Psicologia generale: rappresenta il punto di partenza per comprendere i processi mentali e comportamentali di base, tra cui la percezione, l’attenzione, la memoria, l’apprendimento e la motivazione. Queste nozioni sono cruciali per poi approfondire come il cervello elabora e risponde agli stimoli esterni.
  • Neuroscienze cognitive: questa disciplina studia il rapporto tra cervello e mente, esplorando come le funzioni cognitive superiori, come il linguaggio, la memoria e il pensiero, si sviluppino a partire dall’attività cerebrale. Gli studenti apprendono come utilizzare tecnologie avanzate, come la risonanza magnetica funzionale, per osservare il funzionamento del cervello durante compiti cognitivi.
  • Psicologia della percezione: esamina come gli individui elaborano e interpretano le informazioni sensoriali provenienti dall’ambiente. La percezione visiva e uditiva, il tatto e il modo in cui il cervello costruisce una rappresentazione del mondo esterno sono tutti argomenti cruciali di studio.
  • Psicologia del linguaggio: si concentra sui meccanismi cognitivi alla base dell’acquisizione, comprensione e produzione del linguaggio. Gli studenti esplorano come il cervello elabora la lingua e quali siano le differenze nei disturbi del linguaggio come l’afasia.
  • Psicologia dell’apprendimento e della memoria: esplora come le persone acquisiscono nuove conoscenze e le conservano nel tempo. Studiare le teorie e i modelli di apprendimento e memoria aiuta a comprendere i processi cognitivi coinvolti e a progettare interventi mirati in ambito educativo e clinico.
  • Psicologia delle emozioni: approfondisce il ruolo delle emozioni nel modulare i processi cognitivi. Comprendere come emozioni come paura, gioia e rabbia influenzino il processo decisionale e la memoria è fondamentale per l’applicazione della psicologia in contesti pratici.
  • Metodologia della ricerca: gli studenti imparano come condurre studi scientifici, progettare esperimenti, raccogliere e analizzare dati. Questa materia fornisce gli strumenti per testare ipotesi e contribuire alla ricerca scientifica sui processi cognitivi.

Oltre alle lezioni teoriche, il percorso formativo prevede laboratori pratici in cui gli studenti possono sviluppare competenze nella misurazione dei processi cognitivi attraverso l’uso di strumenti come test cognitivi, esperimenti comportamentali e tecniche di neuroimaging.

Cosa fare dopo Psicologia Cognitiva Applicata

Il corso di laurea in Psicologia Cognitiva Applicata apre molte opportunità professionali, offrendo sbocchi in vari settori che spaziano dalla ricerca accademica al mondo aziendale e tecnologico. Tuttavia, per esercitare come psicologo in Italia, è necessario ottenere l’abilitazione professionale tramite l’esame di Stato e l’iscrizione all’albo degli psicologi.

Ecco alcuni dei principali sbocchi lavorativi per chi consegue questa laurea:

  • Ricercatore in neuroscienze cognitive: uno dei percorsi più comuni per i laureati in Psicologia Cognitiva Applicata è continuare con un percorso di ricerca. Questo può portare a lavorare in università, istituti di ricerca o laboratori specializzati, dove ci si occupa di studiare il funzionamento del cervello, l’apprendimento e la memoria. I ricercatori in neuroscienze cognitive esplorano come i processi mentali siano collegati all’attività neurale, utilizzando tecniche avanzate come l’elettroencefalografia (EEG) e la risonanza magnetica.
  • Consulente aziendale: i laureati possono lavorare come consulenti per aziende, contribuendo a migliorare la produttività e il benessere dei dipendenti. Applicano le conoscenze acquisite per sviluppare programmi di formazione e gestione dello stress, migliorare i processi decisionali e facilitare la comunicazione tra i team.
  • Esperto in ergonomia cognitiva: l’ergonomia cognitiva si concentra sulla progettazione di sistemi, ambienti e strumenti che siano compatibili con i processi cognitivi umani. I laureati possono lavorare in settori come la progettazione di interfacce utente, dispositivi tecnologici o ambienti di lavoro, per garantire che essi siano ottimizzati per il funzionamento mentale.
  • Psicologo applicato all’intelligenza artificiale: con l’evoluzione della tecnologia, si stanno aprendo nuovi spazi per i laureati in Psicologia Cognitiva Applicata. Possono collaborare con ingegneri e scienziati informatici nello sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale, migliorando le interazioni tra macchine e esseri umani e contribuendo a sviluppare sistemi più intuitivi e intelligenti.
  • Psicologo dell’educazione: un altro ambito in cui i laureati possono operare è il settore educativo, dove possono progettare programmi e interventi per migliorare l’apprendimento, sia per bambini con bisogni educativi speciali che per studenti in generale. Le loro competenze nel comprendere i processi cognitivi dell’apprendimento li rendono essenziali nella creazione di ambienti di apprendimento efficaci.
  • Psicologo clinico: con ulteriori studi e specializzazioni, i laureati possono diventare psicologi clinici specializzati nel trattamento di disturbi cognitivi. In questo ruolo, aiutano i pazienti a superare difficoltà legate alla memoria, all’attenzione o alla risoluzione dei problemi, lavorando in ospedali, cliniche private o studi individuali.

I laureati in Psicologia Cognitiva Applicata sono preparati ad affrontare sfide complesse legate ai processi mentali e cognitivi, e le loro competenze sono molto richieste in un ampio spettro di contesti lavorativi, dalla ricerca alla tecnologia.

Dove studiare Psicologia Cognitiva Applicata

In Italia, il corso di laurea magistrale in Psicologia Cognitiva Applicata viene offerto da alcune università, generalmente come prosecuzione di un percorso triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche. Questi corsi magistrali, della durata di due anni, consentono agli studenti di specializzarsi in psicologia cognitiva, approfondendo le competenze teoriche e pratiche acquisite nel corso di laurea triennale. L’accesso è generalmente a numero programmato, quindi è necessario superare test di ammissione che variano a seconda dell’ateneo.

Ecco alcune delle università italiane che offrono corsi di laurea magistrale in Psicologia Cognitiva Applicata:

  • Università degli Studi di Trento: tra le più rinomate in Italia per la psicologia cognitiva, offre la laurea magistrale in Cognitive Science (Scienze Cognitive), con un percorso fortemente orientato alla ricerca e all’applicazione delle neuroscienze cognitive. Il corso è aperto a studenti italiani e internazionali, e prevede un forte orientamento alla sperimentazione e all’utilizzo di tecnologie avanzate per lo studio del cervello.
  • Università degli Studi di Padova: uno degli atenei più prestigiosi per la psicologia, Padova offre la laurea magistrale in Cognitive Neuroscience and Clinical Neuropsychology. Questo corso, con un chiaro focus sulle neuroscienze cognitive, prepara gli studenti a carriere professionali e di ricerca legate alla diagnosi e alla riabilitazione neuropsicologica.
  • Università degli Studi di Milano-Bicocca: offre il corso magistrale in Applied Experimental Psychological Sciences, un programma che combina l’approccio sperimentale della psicologia cognitiva con applicazioni pratiche. Il corso include l’utilizzo di tecniche di neuroimaging e un approccio multidisciplinare, preparando gli studenti per lavorare in ambiti come la tecnologia, l’educazione e la ricerca.
  • Università degli Studi di Bologna: propone una laurea magistrale in Cognitive Neuroscience, un corso interamente in lingua inglese che forma specialisti con competenze avanzate in neuroscienze cognitive. Il programma mira a formare esperti capaci di lavorare in contesti internazionali e multidisciplinari, come la ricerca accademica e le applicazioni cliniche.
  • Università degli Studi di Roma “La Sapienza”: offre il corso magistrale in Psicologia Cognitiva e Neuropsicologia, focalizzato sulla comprensione e l’applicazione dei processi cognitivi sia normali che patologici. Il corso prevede un percorso di studio avanzato nel campo della psicologia cognitiva, con ampio spazio dedicato alla neuropsicologia clinica e alla ricerca sperimentale.

Questi programmi magistrali rappresentano l’eccellenza nel campo della Psicologia Cognitiva Applicata in Italia e forniscono agli studenti competenze avanzate che li preparano per intraprendere carriere in diversi settori, dalla ricerca accademica alla tecnologia, fino agli interventi clinici.