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Scienza dei Materiali: dove studiarla e sbocchi lavorativi

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REDAZIONE

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La Facoltà di Scienza dei Materiali è un percorso di studi affascinante che si concentra sulla comprensione, la progettazione e l’innovazione dei materiali utilizzati in una vasta gamma di applicazioni tecnologiche. La scienza dei materiali si trova all’intersezione tra fisica, chimica e ingegneria, con l’obiettivo di studiare le proprietà, la struttura e il comportamento dei materiali.

Cosa si studia a Scienza dei Materiali

Il corso di laurea in Scienza dei Materiali è altamente multidisciplinare, poiché integra nozioni di fisica, chimica e ingegneria per fornire una comprensione completa dei materiali e delle loro proprietà. Durante il percorso triennale, gli studenti affrontano una vasta gamma di materie che permettono loro di comprendere le basi teoriche e le applicazioni pratiche di questa disciplina.

Le principali materie che si studiano includono:

  • Chimica generale e inorganica: una delle basi per comprendere la scienza dei materiali è la chimica. Gli studenti iniziano con lo studio della chimica generale, focalizzandosi sugli elementi chimici e sulle loro reazioni. La chimica inorganica approfondisce lo studio di composti non organici, fondamentali per comprendere i materiali ceramici, i metalli e i semiconduttori.
  • Fisica della materia: in questa disciplina si studiano le proprietà fisiche dei materiali allo stato solido, con un particolare focus su aspetti come la conduzione elettrica, la magnetizzazione e le proprietà ottiche. Si tratta di una delle materie chiave per comprendere il comportamento dei materiali avanzati utilizzati nelle tecnologie moderne.
  • Chimica fisica e chimica dei polimeri: gli studenti apprendono le basi della termodinamica chimica e della cinetica chimica, cruciali per comprendere come i materiali si comportano a livello atomico e molecolare. La chimica dei polimeri è particolarmente importante per lo studio di materiali plastici e biomateriali.
  • Scienza dei metalli: lo studio dei metalli è fondamentale per molti settori industriali. Gli studenti apprendono le proprietà meccaniche e fisiche dei metalli, le tecniche di lavorazione e i processi di estrazione e raffinazione.
  • Nanomateriali e nanotecnologie: una delle aree più innovative della scienza dei materiali riguarda lo studio dei materiali su scala nanometrica. Gli studenti esplorano le proprietà uniche dei nanomateriali, che spesso differiscono da quelle dei materiali su scala macroscopica, e il loro potenziale in settori come la medicina, l’elettronica e la produzione di energia.
  • Caratterizzazione dei materiali: questa disciplina si concentra sulle tecniche utilizzate per analizzare e comprendere la struttura e le proprietà dei materiali. Tra queste tecniche vi sono la diffrazione dei raggi X, la microscopia elettronica e la spettroscopia, strumenti essenziali per determinare le proprietà chimiche e fisiche dei materiali.
  • Tecnologia dei materiali: questa materia studia come i materiali possono essere lavorati e trasformati in prodotti finiti. Gli studenti apprendono i processi di fabbricazione, come la fusione, la lavorazione a caldo e a freddo, e la sinterizzazione, utilizzati per creare materiali e componenti utilizzabili in ambito industriale.
  • Ingegneria dei materiali: la progettazione e la realizzazione di nuovi materiali richiede competenze ingegneristiche. Questa disciplina integra aspetti della scienza dei materiali con le applicazioni industriali, aiutando gli studenti a comprendere come le proprietà dei materiali possano essere ottimizzate per usi specifici.

Il corso di laurea è spesso affiancato da laboratori pratici, dove gli studenti hanno la possibilità di sperimentare e testare direttamente le proprietà dei materiali. Le esperienze di laboratorio sono fondamentali per acquisire competenze pratiche e imparare a utilizzare le tecniche avanzate di analisi e caratterizzazione.

Cosa fare dopo Scienza dei Materiali

La laurea in Scienza dei Materiali apre le porte a numerosi sbocchi lavorativi, grazie alla crescente domanda di materiali avanzati e sostenibili in molti settori industriali. Le competenze acquisite durante il corso di studi, che spaziano dalla chimica alla fisica fino all’ingegneria, rendono i laureati in scienza dei materiali particolarmente versatili e capaci di adattarsi a diversi contesti professionali.

Ecco alcune delle principali carriere che è possibile intraprendere dopo la laurea in Scienza dei Materiali:

  • Ricercatore e sviluppatore di materiali: uno degli sbocchi più diretti è la carriera nella ricerca e sviluppo (R&S) di nuovi materiali per settori come l’elettronica, l’aerospaziale, la medicina e l’energia. I ricercatori di materiali lavorano per migliorare le prestazioni dei materiali esistenti o per svilupparne di nuovi che soddisfino esigenze specifiche, come una maggiore resistenza, leggerezza o sostenibilità ambientale.
  • Ingegnere dei materiali: molti laureati trovano impiego come ingegneri dei materiali, occupandosi della progettazione e selezione dei materiali da utilizzare nei processi industriali. Questo ruolo è cruciale nell’industria automobilistica, nella produzione di componenti elettronici, nella costruzione e in molti altri settori che richiedono materiali ad alte prestazioni.
  • Consulente industriale: le aziende manifatturiere e i produttori di beni industriali spesso necessitano di consulenti specializzati in materiali. I laureati in scienza dei materiali possono fornire consulenza su come ottimizzare l’uso dei materiali nei processi produttivi o su come risolvere problemi legati alla qualità o all’efficienza dei materiali utilizzati.
  • Tecnologo dei materiali avanzati: in settori come l’elettronica, la produzione di energia o le nanotecnologie, i laureati possono lavorare come tecnologi dei materiali avanzati, utilizzando le conoscenze acquisite per progettare e implementare soluzioni innovative. Questa figura professionale lavora a stretto contatto con ingegneri e ricercatori per creare prodotti tecnologicamente avanzati.
  • Settore dell’energia rinnovabile: la transizione verso energie più sostenibili ha portato a una maggiore richiesta di materiali innovativi, come quelli utilizzati nei pannelli solari, nelle turbine eoliche o nelle batterie avanzate. I laureati in Scienza dei Materiali possono lavorare nello sviluppo di tecnologie per migliorare l’efficienza energetica e la sostenibilità.
  • Industria biomedicale: i materiali biocompatibili, come i polimeri e le ceramiche utilizzati per protesi, impianti o dispositivi medici, sono di fondamentale importanza per il settore biomedicale. I laureati in scienza dei materiali possono contribuire allo sviluppo di nuovi materiali per applicazioni mediche, migliorando la qualità e la durata dei prodotti utilizzati in ambito sanitario.
  • Insegnamento e divulgazione scientifica: un altro possibile sbocco è quello dell’insegnamento nelle scuole secondarie o della divulgazione scientifica. I laureati in Scienza dei Materiali possono anche lavorare come divulgatori scientifici, spiegando al grande pubblico le innovazioni e le scoperte nel campo dei materiali.
  • Proseguire con una laurea magistrale o un dottorato: molti laureati in Scienza dei Materiali scelgono di proseguire i loro studi con una laurea magistrale o un dottorato, specializzandosi in settori come i nanomateriali, la scienza dei polimeri o la fisica della materia condensata. Questo percorso accademico offre ulteriori opportunità di carriera nella ricerca e nell’insegnamento universitario.

Dove studiare Scienza dei Materiali

In Italia, il corso di laurea triennale in Scienza dei Materiali è offerto da diverse università, alcune delle quali sono particolarmente rinomate per la qualità della ricerca e per le collaborazioni con il mondo industriale. Generalmente, questo corso di studi non è a numero chiuso, ma in alcuni casi potrebbe essere richiesto il superamento di un test di valutazione delle competenze di base, soprattutto per materie come la chimica e la fisica.

Ecco alcune delle principali università italiane dove è possibile studiare Scienza dei Materiali:

  • Università degli Studi di Milano-Bicocca: uno degli atenei più noti per la ricerca in Scienza dei Materiali. Offre un corso di laurea triennale che fornisce una solida preparazione teorica e pratica, con una forte attenzione alle applicazioni industriali e tecnologiche dei materiali.
  • Università degli Studi di Padova: Padova è rinomata per la qualità della ricerca in ambito scientifico e offre un corso di laurea triennale in Scienza dei Materiali che combina formazione teorica con esperienze di laboratorio all’avanguardia.
  • Università degli Studi di Torino: il corso di laurea in Scienza dei Materiali di Torino è particolarmente orientato verso l’innovazione tecnologica, con una forte attenzione alle applicazioni industriali e alle collaborazioni con aziende del settore manifatturiero e high-tech.
  • Università degli Studi di Roma “La Sapienza”: Roma offre un corso di laurea in Scienza dei Materiali con un approccio multidisciplinare e una forte integrazione tra teoria e pratica. Gli studenti hanno accesso a laboratori avanzati e possono partecipare a progetti di ricerca in collaborazione con istituti scientifici internazionali.
  • Università degli Studi di Napoli Federico II: l’ateneo napoletano è un altro centro importante per lo studio della Scienza dei Materiali, con un corso di laurea triennale che prepara gli studenti a una carriera nell’industria o nella ricerca accademica, grazie anche alla presenza di numerosi laboratori e centri di ricerca.

Ogni università offre un percorso formativo che consente agli studenti di acquisire competenze avanzate sia nella scienza dei materiali sia nelle tecnologie applicate, con numerose opportunità di specializzazione e approfondimento.