Suicidio della studentessa a Venezia: l'appello a Ca' Foscari
Tiziana Lippiello ha scritto una lettera agli allievi dell'ateneo: "Non abbiate paura di condividere le vostre fragilità chiedendo aiuto"
“Non abbiate paura di condividere le vostre fragilità e i momenti bui chiedendo aiuto: restando uniti è più facile trovare la forza per superarli, insieme”, con una lettera Tiziana Lippiello, la rettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia, ha lanciato un appello ai suoi studenti dopo aver saputo che una studentessa di vent’anni si è tolta la vita in laguna nella Baia del Re, a San Girolamo. La ragazza, di origini straniere, era iscritta al primo anno di università. Venerdì, dopo aver scritto alcune righe alla nonna e alla ragazza che da un paio di settimane condivideva la stanza con lei, la giovane ha messo fine a tutti i suoi progetti di vita.
Il suicidio della studentessa a Venezia
Come riporta il Corriere della Sera, nella notte del 27 settembre una ragazza iscritta al primo anno dell’università Ca’ Foscari di Venezia è uscita a fare due passi, lasciando una lettera nella stanza che condivideva con un’altra studentessa. Poco dopo il suo corpo senza vita è stato recuperato a Cannaregio mentre riaffiorava dall’acqua. Nel messaggio trovato in camera sembra che la giovane abbia parlato di difficoltà con il rilascio dei documenti necessari per motivi di studio, delle aspettative e dell’investimento emotivo di partire per questa esperienza di vita. Sempre nel biglietto ritrovato, c’era una dedica alla famiglia, in particolare alla nonna, alla quale era particolarmente legata. Di lei non si sa molto altro, sarebbe arrivata a Venezia solo un paio di settimane prima del tragico gesto.
L’appello della rettrice Tiziana Lippiello
La notizia della scomparsa della studentessa ha toccato molto la comunità universitaria e in particolare la rettrice dell’ateneo ha voluto far sentire la vicinanza degli insegnanti e delle persone più adulte agli studenti. “Penso al senso di solitudine che deve aver provato – ha scritto Tiziana Lippiello nella lettera – penso al vuoto dietro a questo gesto estremo, penso alla fragilità umana”. Poi la rettrice ha lanciato un invito agli studenti cui le sue parole sono rivolte: “Che cosa possiamo fare per sostenere chi attraversa un momento difficile della propria vita? – si è chiesta – Faccio appello a voi per aiutarci a capire come starvi vicini, come far sentire di più la nostra presenza anche attraverso i servizi che il nostro ateneo mette a disposizione e che ci adopereremo per intensificare”.
La risposta degli studenti alla lettera della rettrice
Le parole di Lippiello non sono rimaste senza una risposta. Il senatore accademico di Ca’ Foscari con Udu Venezia, Elia Emanuele Pizzato ha sottolineato che “a Ca’ Foscari esiste un centro di ascolto psicologico spesso saturo per le necessità degli studenti, segno, purtroppo, di un malessere diffuso nella comunità studentesca. Fa montare la rabbia che alla base di questo tragico gesto paia esserci un problema legato ai visti necessari a consentire a questa studentessa di poter proseguire i suoi studi nel nostro ateneo: potenziare gli sportelli di ascolto psicologico e i servizi atti a facilitare l’inserimento degli studenti internazionali deve essere una priorità“.
La proposta del sindacato per supportare gli studenti
Sulla vicenda della studentessa straniera sono intervenuti anche i sindacalisti della Cgil di Venezia, secondo cui è necessario prima di tutto che le università, il Comune e la Regione Veneto si attivino per “stilare una mappa” del benessere mentale degli studenti. “Serve quantificare un fenomeno per affrontarlo con gli strumenti giusti. La questione della salute mentale – hanno evidenziato i segretari Cgil e Flc Cgil Venezia Daniele Giordano e Edina Kadic – è centrale e va affrontata come servizio essenziale in particolare per le fasce giovani della popolazione che anche per questioni economiche fanno spesso più fatica ad accedervi”.