Prima prova maturità: i consigli per una buona analisi del testo
L’estratto può essere una poesia o uno scritto in prosa di un autore della nostra letteratura: ecco le indicazioni più importanti da seguire
Cos’è un’analisi del testo
Una delle possibili tracce del tema di maturità 2025 è l’analisi del testo. Tutto ciò che verrà richiesto, sostanzialmente, sarà leggere attentamente un estratto, che può essere una poesia o uno scritto in prosa, di un importante autore della letteratura italiana, comprenderlo a fondo, analizzarlo e chiosare con un ragionamento personale richiesta inerente agli argomenti trattati. È una delle tracce maggiormente scelte dai maturandi, in quanto, se si padroneggia la materia, offre numerosi spunti di riflessione e una certa libertà di espressione riguardo la propria opinione sui temi, nonché paragoni, parallelismi ed evoluzioni pratiche tra i tempi in cui essi venivano descritti dal poeta o lo scrittore di turno e quelli attuali vissuti dagli studenti. Anche se, inevitabilmente, si tratta di un compito che può abbracciare un’infinita mole di opere, esistono alcuni consigli ‘sempreverdi’ che, se rispettati, vi permetteranno di affrontare la prova con maggiore fiducia e di stupire la commissione in fase di correzione.
Come fare una buona analisi del testo
La prima cosa a cui prestare grandissima attenzione è quella di individuare il contesto storico e culturale a cui appartiene lo scrittore o il poeta: capire il periodo di riferimento, infatti, permette di ricavare preziose informazioni, a partire dalla sua possibile adesione a un movimento culturale letterario. Inoltre, ciò rappresenta quel quid in più in sede di interpretazione del componimento e di comprensione del punto di vista dell’autore. Altrettanto fondamentale, poi, sarà una certa consapevolezza dei luoghi in cui i fatti sono ambientati: basti pensare alle associazioni e alle implicazioni esistenti tra il Verismo e la Sicilia o tra il Dolce stil novo e la Toscana. Il secondo consiglio da seguire riguarda la metrica, nel caso in cui si abbia a che fare con una poesia: la maggior parte dei poeti degli esami di maturità sono prevalentemente autori del Novecento, o quantomeno del periodo postunitario. Pertanto, ad eccezione di Pascoli, Carducci o del più recente Caproni, uscito nella prova di maturità del 2017, la rigida metrica caratteristica dei secoli precedenti ha già perso gran parte della sua importanza, sostituita da versi liberi, spesso non rimati, e un’assenza di schemi. Una terza indicazione è quella di individuare i nuclei tematici principali e di racchiuderli poi in punti perché, poesia o prosa che sia, saranno richiesti una parafrasi e un riassunto: aver numerato e titolato i concetti-chiave sarà utilissimo quando sarà il momento di sviscerarli. Ad ogni modo, prima di presentarsi alla prima prova, non dimenticate di ripassare tutte le figure retoriche: nella parte di analisi, infatti, sovente sono poste domande in merito agli aspetti stilistici del testo, e sarà quindi particolarmente utile saper riconoscere le principali figure di significato (come metafora, similitudine, ossimoro, sineddoche, metonimia e litote), di ripetizione o di sintassi (come anafora, poliptoto, chiasmo o climax) e di suono (come allitterazione, assonanza, onomatopea o paronomasia). Il quinto consiglio, al fine di impressionare la commissione, è quello di riflettere sulle tematiche principali, senza paura di osare un accostamento con un altro autore o un’altra opera dello stesso, se si ritiene sensato il paragone. A tale scopo, inoltre, potrebbe essere un plus valore quello di inserire all’interno della propria spiegazione una citazione famosa del poeta o scrittore che si intende citare. Infine, per quanto riguarda la riflessione personale richiesta, è cosa buona e giusta porsi prima tra sé e sé alcune domande, cercando di immedesimarsi nella situazione, rievocando qualcosa che è stata vissuta nella propria vita. Del resto, la finalità stessa di questo compito è quella di stimolare riflessioni, soprattutto nell’ottica di analogie socio-storico-culturali tra passato e presente.