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In morte del fratello Giovanni: testo, parafrasi e analisi

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

La poesia “In morte del fratello Giovanni" è uno dei componimenti più intensi e personali di Ugo Foscolo, poeta e scrittore italiano del periodo neoclassico e preromantico. Attraverso questa lirica, Foscolo esprime il dolore per la perdita del fratello minore Giovanni, riflettendo sulla fragilità dell’esistenza, sull’inesorabilità del destino e sul senso di smarrimento che accompagna il lutto. Il componimento, parte delle sue Ultime lettere di Jacopo Ortis, rappresenta un momento di grande riflessione personale, carico di emozioni e simbolismi che lo rendono un esempio emblematico della sensibilità romantica e della ricerca foscoliana di valori eterni.

In morte del fratello Giovanni: il testo e la parafrasi della poesia

Testo:

Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, mi vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de’ tuoi gentili anni caduto.

La madre or sol suo dì tardo traendo
parla di me col tuo cenere muto,
ma io deluse a voi le palme tendo
e sol da lunge i miei tetti saluto.

Sento gli avversi Numi, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch’io nel tuo porto quiete.

Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, almen le ossa rendete
allora al petto della madre mesta.

Parafrasi:

Un giorno, se cesserò di vagare in esilio tra popoli stranieri, mi vedrai seduto sulla tua tomba, fratello mio, piangendo la breve durata della tua giovinezza spezzata. Ora solo nostra madre, trascinando i suoi ultimi giorni di vita, parla di me con le tue ceneri mute. Ma io, con le mie speranze deluse, tendo invano le mani verso voi due. E anche se da lontano posso solo salutare la mia casa, sento gli dèi ostili e le angosce che furono per te una tormenta. Prego anch’io di trovare riposo nel tuo porto di pace: questa è l’unica cosa che mi rimane delle grandi speranze di un tempo. Popoli stranieri, quando morirò, rendete le mie ossa al seno della madre addolorata.

In morte del fratello Giovanni: contesto e significato

La poesia viene composta da Foscolo nel 1803, durante un periodo di intenso smarrimento personale. Giovanni, il fratello minore del poeta, si era tolto la vita a Venezia, probabilmente sopraffatto dalle difficoltà economiche e psicologiche. Questo evento traumatico segna profondamente Foscolo, che già viveva una condizione di esilio e di instabilità. Il componimento è inserito nella raccolta delle “Ultime lettere di Jacopo Ortis", un romanzo epistolare che riflette i conflitti interiori dell’autore e il sentimento di alienazione dell’epoca.

Il significato principale dell’opera ruota attorno al tema del dolore universale e alla ricerca di una dimensione consolatoria nel ricordo e nell’affetto familiare. Foscolo, attraverso il dialogo con il fratello scomparso, riflette sul destino, sulla perdita e sulla necessità di legami eterni che sopravvivano alla morte. La poesia evidenzia anche la tensione tra il desiderio di stabilità e il continuo peregrinare del poeta, simbolo della sua condizione esistenziale e politica.

Un elemento centrale del sonetto è la richiesta di Foscolo di essere sepolto accanto al fratello, un desiderio che si collega al tema, caro al poeta, dell’importanza dei luoghi di sepoltura come spazi di memoria collettiva e di connessione affettiva. Questo tema verrà ulteriormente sviluppato nel carme “Dei Sepolcri", in cui Foscolo esplora il significato storico e morale delle tombe.

La metrica e le figure retoriche

Dal punto di vista metrico, il componimento è un sonetto, una forma poetica classica composta da due quartine e due terzine di versi endecasillabi. La struttura metrica favorisce un ritmo armonioso e solenne, perfettamente adatto al tema del lutto. Nelle quartine, l’autore introduce il tema centrale del dolore e della perdita, mentre nelle terzine emerge la riflessione più intima e filosofica sul destino e sull’aspirazione a un riposo definitivo. La scansione regolare degli endecasillabi amplifica il tono elegiaco e meditativo della poesia.

La poesia è ricca di figure retoriche che sottolineano la profondità emotiva e il valore simbolico dei temi trattati.

  • Metafore e simboli: la “pietra" su cui il poeta immagina di sedersi è il simbolo della tomba, luogo di ricongiungimento spirituale con il fratello. La “tempesta" che tormenta la vita del fratello rappresenta le difficoltà esistenziali e psicologiche che lo hanno condotto alla morte. Infine, il “porto quiete" simboleggia la pace eterna della morte, contrapposta all’inquietudine della vita.
  • Apostrofe: l’apostrofe diretta al fratello, “o fratel mio", crea un dialogo intimo e struggente, accentuando il senso di perdita e di nostalgia.
  • Antitesi: la contrapposizione tra vita e morte, speranza e disillusione, attraversa l’intero componimento. Questo dualismo riflette la tensione tra i sentimenti del poeta e la dura realtà del destino.
  • Allitterazioni e assonanze: le ripetizioni di suoni dolci, come nella frase “fuggendo di gente in gente", creano un ritmo musicale che amplifica il tono malinconico della poesia.

La poetica del dolore e del destino

“In morte del fratello Giovanni" rappresenta un momento di intensa introspezione in cui Foscolo affronta il dolore personale attraverso il filtro della riflessione filosofica. Il componimento non si limita a essere un’elegia funebre, ma diventa una meditazione sull’inevitabilità del destino umano, sull’ostilità del fato (i “Numi avversi") e sulla ricerca di senso in un’esistenza segnata da sofferenza e perdita.

Pur appartenendo al periodo neoclassico, la poesia presenta tratti distintivi della sensibilità romantica. Il conflitto tra l’individuo e le forze superiori, il primato dell’emozione e l’esaltazione del legame familiare sono temi che anticipano il Romanticismo. Foscolo esprime una concezione della vita come lotta contro un destino implacabile, in cui il ricordo e l’amore diventano le uniche ancore di salvezza.

“In morte del fratello Giovanni" è un’opera di grande valore artistico e umano, in cui Foscolo riesce a trasformare il proprio dolore personale in un messaggio universale. Attraverso una struttura formale impeccabile e un linguaggio ricco di pathos, il poeta riflette sull’esistenza, sul destino e sulla necessità di trovare conforto nel ricordo e negli affetti più profondi. Questo componimento non solo ci permette di entrare nella sfera più intima dell’autore, ma ci invita anche a confrontarci con le grandi domande dell’esistenza.

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