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Cos'è il sillogismo in Aristotele e come funziona

Andrea Bosio

Andrea Bosio

INSEGNANTE DI FILOSOFIA E STORIA

Nato a Genova, è cresciuto a Savona. Si è laureato in Scienze storiche presso l’Università di Genova, occupandosi di storia della comunicazione scientifica e di storia della Chiesa. È dottorando presso la Facoltà valdese di teologia. Per Effatà editrice, ha pubblicato il volume Giovani Minzoni terra incognita.

Il sillogismo rappresenta uno degli strumenti logici più importanti e innovativi introdotti da Aristotele, un mezzo che ha rivoluzionato la logica e il pensiero deduttivo. Attraverso il sillogismo, Aristotele offre una struttura formale per analizzare e verificare la validità dei ragionamenti, distinguendo tra argomentazioni corrette e scorrette.

Il sillogismo non è solo un metodo per raggiungere conclusioni veritiere, ma è anche un mezzo per esplorare la natura della conoscenza e la verità. Con questa tecnica, Aristotele pone le basi della logica formale, che diventerà una disciplina fondamentale nel pensiero occidentale.

Cos’è il sillogismo in Aristotele e come si compone

Il sillogismo è, per Aristotele, una forma di deduzione che permette di giungere a una conclusione necessaria partendo da due premesse. La logica aristotelica si fonda sull’idea che, seguendo determinate regole, è possibile passare da affermazioni generali a conclusioni particolari in modo corretto e verificabile. Aristotele sviluppa il sillogismo come parte del suo sistema logico nel trattato chiamato Organon, dove descrive le strutture e i metodi della logica formale.

Un sillogismo si compone di tre proposizioni: due premesse e una conclusione. Le premesse rappresentano affermazioni generali o particolari da cui si deriva logicamente la conclusione. Ogni proposizione include un soggetto e un predicato, collegati attraverso un termine medio, che appare in entrambe le premesse ma non nella conclusione. Il termine medio è il concetto che permette di collegare le due premesse per ottenere una conclusione valida.

Aristotele arriva a sviluppare il sillogismo come mezzo per distinguere i ragionamenti validi da quelli invalidi, analizzando i modi in cui le affermazioni si combinano e portano a una conclusione. Secondo Aristotele, il sillogismo è il processo logico attraverso il quale possiamo ottenere conoscenza e verità, poiché permette di dedurre ciò che è vero a partire da premesse già note. Questa struttura logica diventa un modello per la scienza, poiché consente di costruire un sapere solido basato su argomentazioni rigorose e deduttive.

Il sillogismo è quindi uno strumento di validazione delle affermazioni, utile per assicurarsi che i ragionamenti siano coerenti e fondati. Attraverso il sillogismo, Aristotele pone le basi per la logica come disciplina autonoma, creando un metodo che sarà utilizzato e perfezionato nel corso della storia della filosofia.

Sillogismi dialettici e scientifici

Aristotele distingue tra sillogismi dialettici e sillogismi scientifici, a seconda del tipo di conoscenza che si intende raggiungere e della certezza delle premesse da cui si parte.

I sillogismi dialettici sono argomentazioni in cui le premesse non sono necessariamente vere o certe, ma sono probabili o comunemente accettate. Questi sillogismi sono utilizzati nel contesto della dialettica, ovvero il dibattito e il confronto di opinioni tra individui. La dialettica non mira a stabilire una verità assoluta, ma a esplorare e discutere opinioni accettate o verosimili, attraverso un processo di ragionamento che coinvolge premesse condivise e ragionevoli.

Il sillogismo dialettico, dunque, non garantisce la verità assoluta, ma consente di approfondire le idee e di esaminare le diverse possibilità attraverso il confronto. Questo tipo di sillogismo è utile nelle discussioni filosofiche e nelle questioni etiche, dove spesso le premesse non possono essere dimostrate con certezza. Aristotele utilizza la dialettica per analizzare i concetti e le opinioni, cercando di comprendere meglio la realtà attraverso un processo di riflessione critica.

I sillogismi scientifici, invece, sono argomentazioni in cui le premesse sono considerate vere e certe. Questi sillogismi si basano su conoscenze accertate e dimostrabili e mirano a raggiungere conclusioni necessarie e universali. I sillogismi scientifici sono alla base delle scienze dimostrative di Aristotele, come la matematica, la fisica e la biologia, dove è possibile costruire un sapere rigoroso e verificabile attraverso deduzioni logiche.

Il sillogismo scientifico è caratterizzato dalla certezza delle premesse, che permette di giungere a conclusioni che non solo sono logicamente valide, ma anche oggettivamente vere. Secondo Aristotele, la scienza si basa su sillogismi scientifici, poiché solo attraverso premesse certe è possibile costruire una conoscenza solida e affidabile. I sillogismi scientifici hanno quindi un valore epistemologico fondamentale, poiché rappresentano il metodo con cui si raggiunge la verità scientifica.

In sintesi, Aristotele distingue tra sillogismi dialettici, utili per esplorare le opinioni e le possibilità, e sillogismi scientifici, che mirano a costruire un sapere certo e dimostrabile. Questa distinzione permette di applicare il sillogismo in diversi ambiti, adattando il metodo logico alle specifiche esigenze di conoscenza.

Il sillogismo: qualche esempio

Per comprendere meglio come funziona il sillogismo in Aristotele, vediamo alcuni esempi pratici che illustrano la struttura di questo metodo logico.

Un classico esempio di sillogismo scientifico è il seguente:

  1. Tutti gli uomini sono mortali. (premessa maggiore)
  2. Socrate è un uomo. (premessa minore)
  3. Dunque, Socrate è mortale. (conclusione)

In questo caso, il termine medio è “uomini,” che collega le due premesse e permette di dedurre la conclusione. Questo sillogismo è scientifico poiché le premesse sono considerate certe: sappiamo che tutti gli uomini sono mortali e che Socrate è un uomo. La conclusione, quindi, è logicamente necessaria e vera. Questo esempio illustra il principio del sillogismo come metodo per giungere a una conoscenza certa e dimostrabile partendo da premesse solide.

Un esempio di sillogismo dialettico potrebbe essere il seguente:

  1. Tutti gli esseri umani desiderano la felicità. (premessa maggiore, opinione comunemente accettata)
  2. Essere virtuosi porta alla felicità. (premessa minore, opinione condivisa ma non dimostrabile con certezza)
  3. Dunque, tutti gli esseri umani dovrebbero essere virtuosi. (conclusione)

In questo caso, le premesse sono verosimili ma non assolutamente certe. La prima premessa è un’opinione comune, ma non è dimostrabile in modo scientifico. La conclusione non è necessaria, ma plausibile, e serve a fornire una base per un’argomentazione etica o filosofica. Questo sillogismo è dialettico perché si fonda su premesse condivise e probabili, e il suo scopo è quello di stimolare la riflessione e il dibattito piuttosto che di giungere a una verità assoluta.

Un altro tipo di sillogismo, noto come sillogismo ipotetico, si basa su una premessa condizionale. Un esempio potrebbe essere il seguente:

  1. Se piove, il terreno sarà bagnato. (premessa maggiore, proposizione condizionale)
  2. Sta piovendo. (premessa minore)
  3. Dunque, il terreno sarà bagnato. (conclusione)

In questo caso, la premessa maggiore è una condizione, e il sillogismo si sviluppa come un’implicazione logica. Se la premessa maggiore è vera e la premessa minore si verifica, la conclusione segue necessariamente. Questo tipo di sillogismo non è esattamente dialettico o scientifico, ma mostra un altro modo in cui Aristotele applica la logica per esaminare le relazioni di causa ed effetto.

Questi esempi chiariscono come il sillogismo funzioni come strumento logico per ottenere conclusioni valide a partire da premesse diverse. Aristotele utilizza il sillogismo per costruire un metodo di ragionamento rigoroso e controllato, capace di guidare il pensiero umano verso la verità e la conoscenza. Attraverso la distinzione tra sillogismi dialettici e scientifici, Aristotele offre un modello che può essere adattato alle diverse esigenze del pensiero filosofico e scientifico, permettendo di esplorare e di verificare la validità delle argomentazioni.