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Agatha Christie, vita e opere della regina del giallo

Indiscussa “Signora del Mistero”, la scrittrice britannica ha dato vita al brillante Hercule Poirot e all’astuta Miss Marple, i detective icona del romanzo giallo

Marco Netri

Marco Netri

GIORNALISTA E IMPRENDITORE

Ho iniziato a scrivere da giovanissimo e ne ho fatto il mio lavoro. Dopo la laurea in Scienze Politiche e il Master in Giornalismo conseguiti alla Luiss, ho associato la passione per la scrittura a quello per lo studio dedicandomi per anni al lavoro di ricercatore. Oggi sono imprenditore di me stesso.

Donna stravagante e anticonformista, universalmente riconosciuta come la “regina del giallo”, Agatha Christie è una delle scrittrici più amate e popolari di tutti i tempi. Romanziera, drammaturga, crocerossina e prima donna britannica ad alzarsi su una tavola da surf, è nota soprattutto come scrittrice di libri gialli, indagini brillanti e macchinosi omicidi. Con oltre due miliardi di copie è una delle autrici più vendute al mondo e, insieme alle opere di Shakespeare, i suoi romanzi sono i più tradotti di sempre. Oltre a una voluminosa produzione, Agatha Christie ci lascia in eredità i due personaggi iconici del genere giallo: il brillante detective Hercule Poirot e l’astuta vecchietta Miss Marple, che caratterizzano diverse opere della scrittrice e che ispirarono numerose serie televisive e adattamenti cinematografici. Indiscussa “Signora del Mistero”, ha raccontato nei suoi libri intrighi, sotterfugi e segreti con una maestria tale da catapultare il lettore in una dimensione parallela, in cui si confondono realtà e fantasia.

“Le trame mi vengono in mente nei momenti più strani, mentre cammino per strada, o giro in un negozio di cappelli… ecco che improvvisamente un’idea meravigliosa arriva.”

Una vita avventurosa

Agatha Mary Clarissa Miller nasce il 18 settembre 1890 a Torquay, nel Devon, ultimogenita di una famiglia benestante. I genitori appartengono all’alta borghesia, il padre è Frederick Alvah Miller, agente di cambio americano, la madre è Clara Boehmer, signora della buona società inglese, i fratelli più grandi sono Marjorie e Louis. Come raccontato dalla stessa scrittrice, la sua infanzia trascorre felice, nonostante la morte del padre per un incidente d’auto nel 1901, quando Agatha aveva appena 11 anni. A crescerla ed istruirla è la nonna materna, signora di grande fascino e intelligenza che con l’aiuto di governanti e insegnanti private le impartisce un’educazione rigida ma di buon livello.

La piccola Agatha è una bambina silenziosa ma curiosa, ama la lettura e in particolare adora Sir Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes. La scrittura è il suo hobby preferito insieme alla musica, per la quale mostra un discreto talento, cosicché a 16 anni le viene consentito di recarsi a Parigi per perfezionare gli studi: sogna un futuro da cantante lirica, ma se la cava meglio con il pianoforte ed è comunque troppo timida per esibirsi in pubblicò. Così, dopo due anni trascorsi in Francia, Agatha torna in Inghilterra decisa a dedicarsi totalmente alla scrittura, ma poco dopo si trasferisce a Il Cairo per le condizioni di salute della madre, che consigliano un soggiorno in un paese con un clima più mite: la scelta cade così sull’Egitto, che all’epoca intratteneva intensi rapporti commerciali con le potenze occidentali. E’ un viaggio rivelatore per la giovane scrittrice, che rimane colpita e affascinata dal Medio Oriente, dove tornerà e che girerà in lungo e in largo traendo ispirazione per alcuni dei suoi romanzi più celebri.

E’ al ritorno in Inghilterra che prende il via la sua vita da scrittrice: Agatha produce racconti ispirati allo spiritismo e al paranormale, argomenti “di famiglia” dato che la madre Clara era considerata una sorta di medium con capacità da sensitiva, un romanzo rosa,” The House of Beauty” (che diventerà “The House of the Dreams”) che non trovano fortuna presso gli editori, riesce invece a vedersi pubblicate alcune poesie da The Poetry Review. Lo pseudonimo usato dall’autrice è quello di Mary Westmacott.

Nel 1912 a un ballo conosce Archibald Christie, giovane ufficiale d’artiglieria della Royal Flying Corps, e tra i due è amore a prima vista. Dopo un lungo e serrato corteggiamento, nel 1914, Archibald la chiede in sposa e fa di lei Agatha Christie. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, il marito parte per la Francia e la Signora Christie decide di prendere servizio come infermiera volontaria presso la struttura ospedaliera di Torquay. Durante questa esperienza, si fa una cultura sui veleni, che le tornerà utile nel corso della sua carriera da giallista, e viene a contatto con dei soldati belgi rifugiati in Inghilterra, che le ispireranno il personaggio del detective Hercule Poirot, di lì a poco protagonista del suo primo romanzo “Poirot e il mistero di Styles Court” e di molti altri a seguire fino al 1975, quando Agatha lo farà morire poco prima di lei in “Sipario”.

Nel 1916 nasce la sua unica figlia, Rosalind, ma Agatha continua la sua attività di prolifica romanziera sia nella sontuosa casa di Sunningdale, nel Berkshire, dove la famiglia si è trasferita dopo aver lasciato Londra, sia durante i lunghi viaggi per seguire il marito Archibald, scelto come ambasciatore per la promozione dell’Esposizione dell’Impero Britannico, che la portano dal Sudafrica alla Nuova Zelanda, dall’Australia, alle Hawaii, dove entrerà a sua insaputa nella storia del surf come una delle prime donne europee a cavalcare le onde, fornendole copioso materiale per i suoi libri.

Il 1926 è un anno durissimo per la scrittrice, che ha appena iniziato a conoscere il successo ma che si trova a dover fronteggiare un doppio evento traumatico: la morte della madre Clara e la richiesta di divorzio da parte di Archibald, che si è innamorato della sua segretaria Nancy Neele.

Il giallo della scomparsa

Nella vita movimentata ma non certo misteriosa di Agatha Christie si annida l’unico giallo irrisolto della celebre scrittrice, quello della sua improvvisa scomparsa. E’ il 3 dicembre del maledetto 1926 quando Agatha, al termine di un furibondo litigio con Archibald per il divorzio, scompare nel nulla. E’ ormai un personaggio pubblico e il mistero della sua sparizione suscita scalpore anche sui media: prima di volatilizzarsi la Christie ha però lasciato una lettera nella quale, senza fornire ulteriori dettagli, scriveva di volersi trasferire momentaneamente nello Yorkshire, ma il ritrovamento della sua auto vuota e priva di indizi nei pressi di una cava di gesso lascia presagire il peggio. Si sospetta del marito o si pensa a un suicidio arrivato al culmine di un anno devastante sotto il profilo della vita privata. Addirittura Sir Arthur Conan Doyle fornì un guanto della scrittrice a una medium, nella speranza che fornisse qualche indizio. Dieci giorni dopo Agatha Christie viene rintracciata ad Harrogate, una stazione termale dell’Inghilterra settentrionale, in un hotel sul mare presso il quale si era registrata con il nome dell’amante di Archibald. Una sparizione che resta avvolta nel mistero e che la scrittrice non saprà mai spiegare, asserendo di non averne ricordo alcuno.

La seconda vita di Agatha

Nell’aprile del 1928, la Christie accetta il divorzio e ottiene il diritto di conservare il cognome del marito per non perdere la popolarità acquisita. D’altro canto il successo continua a sorriderle e i suoi libri iniziano ad essere messi in scena. In autunno Agatha decide di realizzare un vecchio sogno regalandosi una vacanza da sola in Medio Oriente e viaggiando a bordo dell’Orient Express. Visita Istanbul e poi Baghdad ed è proprio nella capitale irachena che conosce Max Mallowan, archeologo di 14 anni più giovane. A settembre dell’anno seguente si sposano a Edimburgo e Agatha dà alla luce Miss Jane Marple, che appare per la prima volta sulla scena del crimine in “La morte nel villaggio”.

Inizia così una seconda vita per la scrittrice, che viaggia volentieri al seguito del marito. Nel 1933, su incarico del British Museum, Max torna in Iraq e Agatha non perde l’occasione di accompagnarlo. E’ in questo periodo che sale alla ribalta “Assassinio sull’Orient-Express”. La loro vita si divide sostanzialmente in due stagioni: quella invernale, trascorsa a fare scavi in Medio Oriente, e quella estiva, trascorsa a Torquay, dove la Christie mette a frutto le esperienze di viaggio, dando vita a “Poirot sul Nilo” e “Dieci piccoli indiani”.

La Grande Guerra e la “Winterbrook House”

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il marito viene inviato a Il Cairo, mentre Agatha presta servizio presso una farmacia di Londra, arricchendo ulteriormente il “bagaglio” di armi del delitto per le sue creazioni, tra intrugli, formule e veleni vari. Parallelamente si immerge nella scrittura. Negli anni successivi si trasferisce in quella che verrà ribattezzata come la “Winterbrook House”, immergendosi nella scrittura e realizzando gran parte della sua produzione. Intanto ritira premi e riceve onorificenze di ogni genere, come in occasione degli 80 anni della Regina Mary, che manifesta il desiderio di ascoltare alla radio una commedia della Christie, per la quale realizza “Trappola per topi”. Conosce anche la Regina Elisabetta e nel 1971 diventa Lady Agatha.

Il 12 gennaio del 1976, all’età di 85 anni, Agatha Christie si spegne serenamente per cause naturali.

Le opere di Agata Christie

Nota come la Regina del giallo, grazie alle trame ingegnose e i colpi di scena inaspettati, la Christie ha utilizzato anche altri generi letterari come lo spionaggio e l’avventura, spesso ambientati in luoghi esotici e dalle trame più dinamiche.

I suoi gialli hanno tutti uno stile ricorrente: un detective indaga su un omicidio avvenuto nelle prime pagine del romanzo, la soluzione resta nascosta fino all’ultima pagina, dove il mistero viene svelato dal detective o dallo stesso colpevole. Nonostante questo canovaccio ripetuto, i suoi libri sono considerati un insieme di sfide mentali e intrattenimento per il lettore, senza mai perdere di vista la vita reale. Moltissime sono infatti le ispirazioni che la scrittrice trasse dalle sue variegate esperienze personali, i suoi viaggi attorno al mondo le diedero la possibilità di confrontarsi con altre culture, un privilegio per l’epoca, ed influirono tantissimo sulla sua vena creativa. Dotata di una forte propensione all’ascolto e all’osservazione, la Christie era abilissima nell’intrecciare le vicende e nell’inserire dettagli che altri avrebbero trascurato.

Scrittrice “senza penna”

Un particolare poco noto che rende ancor più straordinarie le opere di Agatha Christie è che l’autrice soffriva di una forma di disgrafia che le rendeva difficoltosa e dolorosa la scrittura a penna, costringendola a non scrivere di suo pugno nessuna delle sue storie, letteralmente dettate per essere trascritte.

Poirot e Miss Marple personaggi “icona”

Tra i tanti personaggi creati dalla fantasia di Agatha Christie, due in particolare hanno “preso vita”, uscendo dai romanzi della scrittrice per divenire icone del genere giallo: Hercule Poirot e Miss Jane Marple.

  • Hercules Poirot è il protagonista di 33 romanzi e numerosi racconti brevi. Brillante investigatore belga, è noto per il suo impeccabile cervello deduttivo. Ispirato dai profughi belgi che Agata Christie incontrò nel suo periodo da crocerossina, il detective “aveva baffi rigogliosi, occhi verdi scintillanti e la testa a forma di uovo, piena di acute celluline grigie”. Poirot risolve i casi utilizzando la sua intelligenza e la profonda conoscenza della natura umana.
  • Miss Jane Marple è una sagace e intuitiva vecchina dai guizzanti occhi azzurri che vive nel villaggio di St. Mary Mead. Ispirata da una vecchia zia della Christie, è un’appassionata di lavori a maglia e giardinaggio, ma dietro l’aspetto innocuo si cela una mente acuta e brillante. Protagonista di 12 romanzi e altri racconti brevi, Miss Marple risolve i crimini attraverso l’osservazione e il confronto con gli abitanti del suo villaggio.

Le trame dei romanzi più famosi

Tra i numerosi romanzi scritti da Agatha Christie, alcuni sono diventati dei veri e propri classici della letteratura gialla.

  • Assassinio sull’Orient Express: Hercule Poirot è alle prese con il misterioso omicidio di un americano, trovato morto nella sua cabina a bordo del treno. Tutti i passeggeri della carrozza sono potenziali sospetti, pur non avendo, apparentemente, alcun legame con la vittima. Il fascino del romanzo sta nel dubbio interiore che porta il detective a proporre due diverse soluzioni del caso, una per la giustizia legale, una per la giustizia morale.
  • Dieci piccoli indiani: noto anche come “E poi non rimase nessuno”, viene considerato come uno dei migliori libri gialli di tutti i tempi. L’inquietante romanzo vede dieci perfetti sconosciuti ritrovarsi a soggiornare, su invito di un ospite misterioso, in una lussuosa villa su un’isola deserta e, senza saperlo, diventano prigionieri di un assassino invisibile. Un capolavoro di suspense e colpi di scena, diventato un classico della letteratura noir, in cui i ruoli di vittima e carnefice si confondono nel profetico avverarsi di una filastrocca.
  • Poirot sul Nilo: l’ambientazione esotica e il susseguirsi dei colpi di scena ne fanno uno dei romanzi più apprezzati della Christie. L’ormai celebre detective Hercule Poirot viene chiamato a risolvere un intricato caso durante una crociera sul Nilo, trovandosi alle prese con una ricca fanciulla inglese, il suo stuolo di pretendenti e ben due intriganti omicidi.
  • Corpi al sole: “Il male si annida dovunque sotto il sole”. Anche Hercule Poirot ha bisogno ogni tanto di una breve vacanza e infatti lo troviamo ospite del Roger Hotel, sull’Isola del Contrabbandiere, pigramente allungato su una sedia a sdraio, vestito di bianco e con un grande cappello panama calato sugli occhi. Ma le sue vacanze saranno di breve durata.
  • Miss Marple e i 13 indizi: l’astuta detective del villaggio di St. Mary Mead si ritrova coinvolta in una serie di casi che riguardano tredici misteriosi indizi. Miss Marple si dovrà districare tra inganni e rivelazioni per risolvere un mistero che tiene incollato il lettore fino alle pagine fino all’ultimo capitolo.