Salta al contenuto

Umberto Saba: vita, opere e poesie dell'autore

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Umberto Saba è stato uno dei poeti italiani più significativi del Novecento. La sua poesia si distingue per la sua sincerità emotiva e per la ricerca di una verità personale, affrontando temi come l’amore, la solitudine, il ricordo e la riflessione sull’esistenza umana. A differenza di molti autori della sua epoca, Saba si è sempre mantenuto fedele a uno stile più tradizionale, lontano dalle avanguardie che dominavano il panorama letterario del suo tempo, come il futurismo. La sua opera poetica, concentrata in gran parte nella raccolta Il Canzoniere, è un viaggio attraverso le sue esperienze personali e il suo mondo interiore, che riesce a rendere universale attraverso la profondità della sua visione umana.

La vita di Umberto Saba

Umberto Saba, nato Umberto Poli il 9 marzo 1883 a Trieste, visse un’infanzia segnata dalla complessità delle sue origini familiari. Suo padre, un uomo di origini italiane, abbandonò la famiglia poco dopo la sua nascita, lasciando Saba e sua madre, che era di origini ebraiche, in una situazione di precarietà. Questo evento segnò profondamente la sua vita e si riflette in molte delle sue opere, soprattutto per quanto riguarda il tema dell’abbandono e della ricerca di una figura paterna.

Trieste, all’epoca sotto il dominio austro-ungarico, era una città cosmopolita e multietnica, un contesto che influenzò notevolmente la formazione culturale di Saba. La sua giovinezza fu caratterizzata da un interesse precoce per la letteratura e la poesia. Dopo aver frequentato il ginnasio e aver svolto vari lavori, tra cui il militare e il commerciante, Saba si dedicò interamente alla scrittura.

Nel 1909, sposò Carolina Woelfler, che chiamava affettuosamente Lina, e con la quale ebbe una figlia, Linuccia. Lina fu una figura centrale nella vita di Saba, ispirandolo anche in molte delle sue poesie.

La Prima guerra mondiale ebbe un impatto importante su Saba, non solo per l’esperienza del conflitto in sé, ma anche per i cambiamenti che avvennero nel tessuto sociale e culturale italiano. Nonostante le difficoltà economiche, Saba continuò a scrivere e nel 1921 pubblicò la prima edizione de Il Canzoniere, una raccolta che avrebbe segnato la sua carriera letteraria.

Gli anni successivi furono segnati da difficoltà personali e dalla crescente pressione del regime fascista, che osteggiava la sua attività letteraria e le sue origini ebraiche. Durante la Seconda guerra mondiale, Saba fu costretto a vivere nascosto per sfuggire alle persecuzioni razziali. Dopo la guerra, riprese la sua attività letteraria, venendo riconosciuto come uno dei più grandi poeti italiani del XX secolo.

Umberto Saba morì il 25 agosto 1957 a Gorizia, lasciando un’eredità poetica straordinaria, caratterizzata dalla profondità dei sentimenti e dalla semplicità della sua espressione.

Le poesie, le prose e i personaggi di Umberto Saba

La poesia di Umberto Saba è caratterizzata da una semplicità stilistica e formale che si oppone alle sperimentazioni delle avanguardie contemporanee, ma che riesce comunque a toccare corde profonde dell’animo umano. Il suo linguaggio è diretto e chiaro, eppure riesce a esprimere con grande intensità emotiva le esperienze personali dell’autore, che diventano metafore universali della condizione umana.

Saba è stato spesso definito un poeta dell’interiorità, capace di analizzare e trasmettere i suoi conflitti interiori, le sue paure, ma anche i suoi desideri e speranze. La sua poesia è autobiografica, ma non nel senso tradizionale: non si limita a narrare eventi della sua vita, ma li trasforma in riflessioni più ampie sull’esistenza, sulla solitudine, sull’amore e sulla ricerca di una pace interiore.

Uno degli elementi fondamentali della poetica di Saba è il conflitto tra passato e presente. Nei suoi versi, il poeta riflette spesso sulla sua infanzia, sul rapporto con la madre e sulla figura assente del padre, ma anche sulle esperienze amorose e sulle difficoltà della vita quotidiana. Questo continuo richiamo al passato non è però un mero atto nostalgico, ma un tentativo di comprendere e superare le ferite del passato.

Accanto alla sua produzione poetica, Saba ha anche scritto prose, tra cui l’importante romanzo Ernesto, un’opera incompiuta ma considerata un capolavoro per la sua delicatezza e profondità. Nella sua narrativa, Saba continua a esplorare i temi del desiderio, della scoperta di sé e delle relazioni umane, utilizzando personaggi realistici e situazioni comuni per riflettere su questioni universali.

I personaggi che popolano le sue poesie e prose sono spesso figure marginali, persone comuni che vivono vite semplici, ma che portano dentro di sé una ricchezza emotiva e spirituale. Saba riesce a elevare questi personaggi al rango di simboli universali, rendendo le loro esperienze significative per chiunque le legga.

Le opere più importanti di Umberto Saba

L’opera più importante di Umberto Saba è senza dubbio il Canzoniere, una raccolta di poesie che accompagna il poeta per gran parte della sua vita e che viene più volte rielaborata e ampliata. Questa raccolta è una sorta di diario poetico in cui Saba racconta la sua esistenza, i suoi dolori, le sue gioie e le sue riflessioni sulla vita. Il Canzoniere è diviso in varie sezioni, ognuna delle quali rappresenta un periodo specifico della vita del poeta, e le poesie che lo compongono sono legate da un filo conduttore che è la ricerca di una verità personale e di un equilibrio interiore.

Accanto al Canzoniere, ci sono altre opere di Saba che meritano attenzione. Tra queste possiamo citare:

  • Scorciatoie e raccontini (1946), una raccolta di brevi prose in cui Saba riflette su vari aspetti della vita quotidiana, della letteratura e della politica. Questi brevi scritti offrono uno spaccato della sua visione del mondo e mostrano il suo talento anche come prosatore.
  • Storia e cronistoria del Canzoniere (1948), un saggio autobiografico in cui Saba ripercorre la genesi del suo Canzoniere, raccontando il processo creativo e le influenze che hanno plasmato la sua poesia.
  • Ultime cose (1944), una raccolta poetica in cui Saba riflette sugli anni della vecchiaia e sulla morte, affrontando con grande lucidità il declino fisico e spirituale.

Ernesto

Ernesto è un romanzo incompiuto di Umberto Saba, pubblicato postumo nel 1975, che racconta la storia di un giovane di nome Ernesto che vive a Trieste alla fine del XIX secolo. La vicenda si concentra sulla scoperta della sessualità e sull’identità del protagonista, esplorando i conflitti interiori di un ragazzo che sta cercando di comprendere se stesso in un mondo pieno di convenzioni sociali e morali.

Nonostante sia un’opera incompiuta, Ernesto è considerato uno dei lavori più significativi di Saba per la sua delicatezza narrativa e per la capacità di trattare temi come l’omosessualità e la scoperta di sé in modo naturale e sincero. Il romanzo è un ritratto intimo e profondo di un giovane alle prese con i dilemmi esistenziali tipici dell’adolescenza, e rappresenta una delle vette della prosa di Saba.

Il canzoniere

Il Canzoniere, pubblicato per la prima volta nel 1921, è l’opera principale di Umberto Saba e raccoglie gran parte della sua produzione poetica. Questa raccolta è divisa in diverse sezioni che coprono vari periodi della vita del poeta, e ogni sezione riflette un particolare momento della sua esperienza umana. L’opera è un viaggio attraverso la vita di Saba, con poesie che parlano di amore, dolore, solitudine e gioia, con uno stile semplice e diretto, ma al tempo stesso profondo e toccante.

Una delle caratteristiche principali di questa raccolta è la sua continuità tematica. Le poesie non sono isolate, ma si collegano tra loro attraverso un filo conduttore che è la ricerca della verità personale. Il Canzoniere è stato più volte rivisto e ampliato dallo stesso Saba, che considerava questa opera come il suo lascito più importante alla letteratura italiana.

Mediterranee

Mediterranee, pubblicato nel 1946, è una delle raccolte poetiche più intense di Umberto Saba. In questa raccolta, il poeta riflette sulla natura, sul paesaggio mediterraneo e sulla cultura del Sud, utilizzando questi elementi come metafore per esplorare la sua interiorità. Le poesie di Mediterranee sono intrise di una profonda riflessione sulla vita e sulla morte, e si concentrano su temi come la fuga dal dolore e la riconciliazione con se stessi.

Il Mediterraneo, con i suoi colori, i suoi profumi e la sua storia millenaria, diventa per Saba uno spazio simbolico in cui riflettere sul proprio percorso di vita e sulle proprie esperienze. In Mediterranee, la poesia si fa più contemplativa, e Saba si abbandona a una riflessione più ampia sull’esistenza umana e sul suo significato.