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Tintern Abbey di Wordsworth: analisi e commento

La poesia chiude la raccolta delle 'Lyrical Ballads' che l’autore pubblicò nel 1798 assieme all’amico Coleridge

Alessio Abbruzzese

Alessio Abbruzzese

GIORNALISTA

Nato e cresciuto a Roma, mi appassiono fin da piccolissimo al mondo classico e a quello sport, dicotomia che ancora oggi fa inevitabilmente parte della mia vita. Potete leggermi sulle pagine de Il cuoio sul Corriere dello Sport, e online sul sito del Guerin Sportivo. Mi interesso di numerosissime altre cose, ma di quelle di solito non scrivo.

L’analisi di “Tintern Abbey”

La poesia ‘Lines Composed a few Miles above Tintern Abbey’ (o più comunemente ‘Tintern Abbey’) di William Wordsworth chiude la raccolta delle ‘Lyrical Ballads’ che l’autore pubblicò nel 1798 assieme all’amico Samuel Taylor Coleridge, il quale vi contribuì con il capolavoro ‘La ballata del vecchio marinaio’. Il libro, considerato un vero e proprio spartiacque nella storia della letteratura occidentale, ebbe immediatamente un grande successo, con 500 copie vendute in pochissimo tempo e la pubblicazione di alcuni estratti sui periodici dell’epoca, compresi quelli femminili. Al suo interno, manifesto del romanticismo europeo, ci sono concetti quali la rivalutazione dell’immaginazione creativa, il tentativo di coniugare l’apertura all’incanto e al soprannaturale, la passione per l’essenza intima e quotidiana delle cose, la ricerca di un senso nascosto e misterioso che esula dalla ragione, il gusto per l’espressione immediata e per la compagnia. Proprio quest’ultimo è al centro di ‘Tintern Abbey’, attraverso la quale il poeta è in grado di leggere le suggestioni del paesaggio con altri occhi oltre ai suoi, ponendo la poesia come un dono da mettere in comune, oltre che come un’emozione che può essere davvero provata soltanto se condivisa con qualcun altro che sia parte attiva, quasi come un’integrazione del proprio sguardo, tanto destinatario quanto coautore della sostanza del testo. La sorella Dorothy, che visse insieme al poeta tra i villaggi del Lake District, misura il passaggio verso questa intuizione, descritta come una vittoria e un affrancarsi da una mera emozione individuale.

“Tintern Abbey”, testo e traduzione

Five years have past; five summers, with the length

Cinque anni son passati; cinque estati, con la durata (lett. lunghezza)

Of five long winters! and again I hear

Di cinque lunghi inverni! e di nuovo io odo

These waters, rolling from their mountain-springs

Queste acque, rotolando dalle loro sorgenti di montagna (montane)

With a sweet inland murmur. – Once again

Con un dolce mormorio dall’entroterra. – Una volta ancora (lett. di nuovo)

Do I behold these steep and lofty cliffs,

Osservo (vedo) queste ripide e alte scarpate,

Which on a wild secluded scene impress

Che in un selvaggio, isolato luogo imprimono (trasmettono)

Thoughts of more deep seclusion; and connect

Pensieri di una più profonda solitudine; e collegano

The landscape with the quiet of the sky.

Il paesaggio con la quiete (tranquillità) del cielo.

The day is come when I again repose

Il giorno è giunto (lett. venuto) quando di nuovo riposo

Here, under this dark sycamore, and view

Qui, sotto questo oscuro sicomoro, ed osservo

These plots of cottage-ground, these orchard-tufts,

Questi terreni di casette di campagna, questi grappoli di frutteti,

Which, at this season, with their unripe fruits,

Che, in questa stagione, con i loro frutti acerbi,

Among the woods and copses lose themselves,

Fra i boschi e le macchie si perdono,

Nor, with their green and simple hue, disturb

Né, con il loro verde e semplice colore, contrastano

The wild green landscape. Once again I see

Con il paesaggio verde selvatico. Ancora una volta vedo

These hedge-rows, hardly hedge-rows, little lines

Queste siepi (di confine), appena siepi, piccole linee

Of sportive wood run wild; these pastoral farms,

Di rigoglioso bosco diventato selvatico; queste fattorie pastorali,

Green to the very door; and wreathes of smoke

Verdi fino alla propria porta; e ghirlande di fumo

Sent up, in silence, from among the trees,

Mandate su (che si innalzano), in silenzio, fra gli alberi,

With some uncertain notice, as might seem,

Con qualche incerto indizio, come potrebbe sembrare,

Of vagrant dwellers in the houseless woods,

Di abitanti nomadi nei boschi senza case,

Or of some hermit’s cave, where by his fire

O di qualche grotta di eremita, dove accanto al suo fuoco (focolare)

The hermit sits alone.

L’eremita siede solo.

Though absent long,

Sebbene assente da lungo tempo,

These forms of beauty have not been to me,

Queste forme di bellezza non sono state per me,

As is a landscape to a blind man’s eye:

Come (lo) è un paesaggio all’occhio di un cieco:

But oft, in lonely rooms, and mid the din oft = often mid = middle

Ma spesso, in solitarie stanze, ed in mezzo al frastuono

Of towns and cities, I have owed to them,

Di paesi e città, ho dovuto a loro,

In hours of weariness, sensations sweet,

In ore di stanchezza, dolci sensazioni,

Felt in the blood, and felt along the heart,

Sentite nel sangue, e sentite lungo (nel) il cuore

And passing even into my purer mind

E passando persino dentro la mia più pura mente

With tranquil restoration:- feelings too

Con tranquillo ristoro: sentimenti pure

Of unremembered pleasure; such, perhaps,

Di piacere dimenticato; tale, forse,

As may have had no trivial influence

Come non può aver avuto nessuna influenza triviale

On that best portion of a good man’s life;

Su quella parte migliore della vita di un buon uomo;

His little, nameless, unremembered acts

Le sue piccole, innominate, dimenticate azioni

Of kindness and of love. Nor less, I trust,

Di gentilezza e di amore. Né meno, penso,

To them I may have owed another gift,

A loro posso aver dovuto un altro dono,

Of aspect more sublime; that blessed mood,

Di aspetto più sublime; quell’umore benedetto,

In which the burthen of the mystery, burthen = burden

In cui il peso del mistero,

In which the heavy and the weary weight

In cui il pesante e stanco peso

Of all this unintelligible world

Di tutto questo intelligibile mondo

Is lighten’d:- that serene and blessed mood, lightn’d = lightened

È alleggerito: quel sereno e benedetto umore,

In which the affections gently lead us on,

In cui gli affetti delicatamente ci guidano,

Until, the breath of this corporeal frame,

Fino a che, l’alito di questa struttura corporea,

And even the motion of our human blood

E persino il movimento del sangue umano

Almost suspended, we are laid asleep

Quasi sospesi, siamo posti a dormire

In body, and become a living soul:

Nel corpo, e diventiamo un’anima vivente:

While with an eye made quiet by the power

Mentre con un occhio reso tranquillo dalla forza

Of harmony, and the deep power of joy,

Dell’armonia, e il profondo potere della gioia,

We see into the life of things.

Comprendiamo (lett. vediamo dentro) la vita delle cose.

Il commento di “Tintern Abbey”

‘L’occasione’ per esporre in modo emblematico i temi della natura, della memoria, del sentimento, dell’immaginazione e dell’identità tra autore e protagonista, narrati con un linguaggio fresco, immediato e lontano dalla poetic diction dell’età precedente, è data da una camminata del poeta in una zona agreste del Galles, non lontana dai ruderi di un’abbazia. William Wordsworth ricorda di esservi già stato cinque anni prima, da ragazzo e, seppur con immutato stupore di fronte a una bellezza che lascia senza fiato, nota una grande differenza: in questo momento, infatti, l’estate è appena iniziata e rimane colpito dall’imponenza della forza vitale della natura, capace di ricoprire ogni cosa con il proprio rigoglioso manto verde, persino le porte delle poche case di campagna ivi presenti, e questo senso di immedesimazione lo induce a una profonda riflessione. In altre parole, la memoria dell’emozione provata davanti alla bellezza della natura, alla sua armonia e al suo fascino, diventa un fattore di conoscenza: egli rivendica la propria sensibilità di fronte al ‘bello’, così come la propria capacità di cogliere, insieme alla ragione, “la vita delle cose”, e quindi il loro senso. Inoltre, in questa avventura non è solo: i sentimenti suscitati dalla situazione sono condivisi con sua sorella Dorothy. Nella parte finale della poesia, poi, il linguaggio assume un tono di religiosità, da un’estetica della natura a un desiderio di vita che sembra trovare risposta nella natura stessa, intesa come una figura materna che guida, informa e imprime una fede gioiosa, luogo di forme amate. Gli ultimi, malinconici versi, invece, esprimono un senso di caducità, mortalità e desiderio di essere ricordato come un devoto della natura, che consegna la sua visione alla sorella, chiamata ora “Dear friend”, in un vincolo che travalica il mero legame di sangue. Nelle sue ultime riflessioni, Wordsworth afferma di avere – un po’ come tutti – il cuore provato dalle durezze della vita ma, al tempo stesso, alleviato dal ricordo di profonde emozioni sentite di fronte alla bellezza del mondo, riflettendo sullo “spirit”, cioè quella forza che tutto pervade, in un’ottica quasi panteista, dove il termine “presence”, riferito a quel ‘qualcosa’ diffuso nel tramonto, negli oceani e nell’aria, fa pensare a qualcosa di più grande, che è nella natura ma non si confonde con essa.