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Ulisse di Joyce: trama, riassunto e personaggi

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Ulysses (Ulisse), pubblicato nel 1922, è considerato uno dei romanzi più importanti e complessi della letteratura moderna. Scritto da James Joyce, l’opera è un chiaro esempio di modernismo letterario e ha rivoluzionato il modo di concepire la narrazione. Il libro segue le vicende di Leopold Bloom durante una singola giornata, il 16 giugno 1904, a Dublino. Questo giorno è noto come il Bloomsday, celebrato ancora oggi da appassionati di Joyce in tutto il mondo.

Il romanzo è ispirato all’Odissea di Omero, con paralleli tra i personaggi di Joyce e quelli dell’epica greca. In Ulisse, Joyce esplora la condizione umana attraverso una tecnica narrativa che mette in primo piano il flusso di coscienza, rendendo i pensieri dei personaggi il centro della narrazione.

Trama e riassunto di Ulisse

La trama di Ulisse è piuttosto semplice se considerata a un livello superficiale: segue le vicende di tre personaggi principali – Leopold Bloom, Stephen Dedalus e Molly Bloom – in una giornata ordinaria a Dublino, il 16 giugno 1904. Tuttavia, la semplicità della trama contrasta con la straordinaria complessità stilistica e tematica del romanzo. Joyce struttura il libro in diciotto episodi, ciascuno dei quali corrisponde simbolicamente a un episodio dell’Odissea di Omero, ma adattato al contesto urbano e moderno della Dublino di inizio XX secolo.

Leopold Bloom, un agente pubblicitario di origini ebree, è il protagonista principale del romanzo e il suo viaggio attraverso Dublino lo rende un’analogia moderna di Ulisse (Odisseo). Bloom inizia la sua giornata svolgendo compiti quotidiani, come comprare la colazione e partecipare a un funerale, mentre riflette sulla sua vita e sul suo matrimonio con Molly Bloom, una cantante che quella sera lo tradirà con Blazes Boylan. Parallelamente, Stephen Dedalus, il giovane protagonista del precedente romanzo di Joyce, A Portrait of the Artist as a Young Man, lotta con la morte della madre e le sue ambizioni intellettuali.

La trama del romanzo ruota intorno a temi universali come la vita, la morte, il tradimento, la fede e l’identità. La giornata di Bloom diventa un viaggio interiore, in cui si confronta con la sua solitudine, la sua insicurezza e la sua condizione di estraneo nella società irlandese. Bloom, essendo ebreo in un paese cattolico, si trova spesso a riflettere sulla sua diversità e sul modo in cui è percepito dagli altri. Tuttavia, alla fine della giornata, la sua esistenza viene riscattata dal ritorno a casa, dove incontra Molly. L’ultimo capitolo del libro, conosciuto come il monologo di Molly, è una delle parti più celebri del romanzo e rappresenta un momento culminante di introspezione.

Nonostante l’apparente mancanza di azione, Ulisse è una profonda esplorazione della psiche umana e dei complessi meccanismi della mente. Ogni azione dei personaggi è accompagnata da un flusso incessante di pensieri, ricordi e associazioni mentali, rendendo il romanzo un vero capolavoro di flusso di coscienza.

I personaggi principali di Ulisse

I personaggi di Ulisse sono complessi e profondamente umani, ognuno con le proprie contraddizioni, insicurezze e riflessioni interiori. Attraverso loro, Joyce costruisce una narrazione che esplora la molteplicità dell’esperienza umana. I protagonisti principali sono Leopold Bloom, Stephen Dedalus e Molly Bloom.

Leopold Bloom

Leopold Bloom è il personaggio centrale del romanzo e rappresenta il moderno Ulisse. Egli è un uomo comune, un agente pubblicitario ebreo che trascorre una giornata a Dublino, riflettendo sulla propria vita, sul rapporto con la moglie e sulla sua posizione nella società. Il personaggio di Bloom è profondamente introspective: la sua mente è costantemente in movimento, piena di pensieri su questioni esistenziali, ma anche su dettagli banali della vita quotidiana. Bloom è un outsider, non solo per via della sua religione, ma anche per la sua sensibilità e compassione, che lo rendono diverso dagli altri uomini dublinesi più rudi e tradizionali. Il suo rapporto con Molly, segnata dal tradimento di lei, è centrale per la sua evoluzione interiore, anche se Bloom sembra accettare questa situazione con un misto di rassegnazione e comprensione.

Stephen Dedalus

Stephen Dedalus è il protagonista intellettuale del romanzo e rappresenta l’alter ego di Joyce stesso. Comparso precedentemente in A Portrait of the Artist as a Young Man, Stephen è un giovane insegnante con ambizioni letterarie, ma anche con profonde crisi interiori legate alla morte della madre e alla sua lotta con la fede cattolica. Stephen è il Telemaco della narrazione, in cerca di una figura paterna che possa guidarlo e offrirgli stabilità. In Ulisse, il suo percorso si intreccia con quello di Bloom, che in un certo senso diventa una sorta di padre surrogato per lui. Stephen è un personaggio tormentato dalla sua solitudine e dal desiderio di distaccarsi dall’Irlanda e dalle sue tradizioni.

Molly Bloom

Molly Bloom è la moglie di Leopold e rappresenta una versione moderna di Penelope, l’eroina fedele dell’Odissea. Tuttavia, a differenza di Penelope, Molly tradisce Leopold con Blazes Boylan, un fatto che permea gran parte dei pensieri di Bloom nel corso della giornata. Nonostante questo tradimento, Molly è una figura complessa e dotata di una profonda sessualità e indipendenza. Il suo famoso monologo finale, che conclude il romanzo, è uno dei momenti più celebrati della letteratura moderna. Attraverso il monologo interiore di Molly, Joyce ci offre uno sguardo senza filtri sui pensieri di una donna, con un linguaggio fluido e sincero che esplora le sue emozioni, i suoi desideri e i suoi ricordi. Molly è la voce conclusiva dell’opera, e il suo monologo si chiude con il celebre e positivo “Sì”, un’affermazione di vita che contrasta con la complessità della giornata appena trascorsa.

Analisi e stile di Joyce in Ulisse

Ulisse è noto per il suo stile innovativo e complesso, che ha spinto i confini della narrazione tradizionale. Joyce sperimenta con una vasta gamma di tecniche narrative, dal flusso di coscienza al monologo interiore, passando per un’ampia varietà di stili che cambiano da capitolo a capitolo. Ogni episodio del romanzo adotta un approccio stilistico differente, a volte parodiando generi letterari diversi, altre volte immergendo il lettore in una narrazione frammentata e ricca di simbolismi.

Una delle innovazioni più significative di Ulisse è l’uso estensivo del flusso di coscienza, una tecnica che Joyce utilizza per entrare direttamente nei pensieri dei suoi personaggi, permettendo al lettore di accedere alla loro mente in tempo reale. Questo rende il romanzo denso e complesso, poiché i pensieri dei personaggi non seguono una struttura logica lineare, ma si presentano come un flusso continuo di associazioni, memorie, sensazioni e riflessioni. In questo modo, Joyce cattura la caoticità e la fluidità del pensiero umano, esplorando allo stesso tempo le dimensioni più intime e personali dei suoi protagonisti.

Joyce ha suddiviso Ulisse in diciotto episodi, ciascuno dei quali riflette un episodio dell’Odissea. Tuttavia, mentre nell’epica greca le avventure di Ulisse sono eroiche e grandiose, in Ulisse di Joyce queste avventure sono rappresentate in modo umile e quotidiano. L’eroismo di Leopold Bloom non risiede in grandi imprese, ma nella sua capacità di affrontare le difficoltà della vita con dignità e compassione. Attraverso questa struttura, Joyce riesce a elevare il banale e il quotidiano a un livello epico, dimostrando che anche la vita ordinaria può essere degna di una narrazione monumentale.

Ulisse è ricco di simbolismi e riferimenti culturali, letterari e mitologici. I personaggi, i luoghi e gli eventi descritti da Joyce sono spesso carichi di significati simbolici che riflettono la complessità della vita moderna. La Dublino di Ulisse diventa una sorta di labirinto, un mondo in cui le vite dei protagonisti si intrecciano e si confrontano con questioni esistenziali profonde, come la mortalità, la fede, il tradimento e la ricerca di identità.

Il romanzo è anche una riflessione sulla natura della narrazione stessa. Joyce gioca con i confini del linguaggio, sperimentando con stili e registri diversi, rompendo le convenzioni tradizionali del romanzo. Ulisse sfida il lettore a decifrare i suoi significati nascosti e a confrontarsi con la ricchezza di riferimenti che spaziano dalla letteratura classica alla cultura popolare.