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Pace di Westfalia: eventi, cause e conseguenze

Andrea Bosio

Andrea Bosio

INSEGNANTE DI FILOSOFIA E STORIA

Nato a Genova, è cresciuto a Savona. Si è laureato in Scienze storiche presso l’Università di Genova, occupandosi di storia della comunicazione scientifica e di storia della Chiesa. È dottorando presso la Facoltà valdese di teologia. Per Effatà editrice, ha pubblicato il volume Giovani Minzoni terra incognita.

La Pace di Westfalia, firmata nel 1648, rappresenta uno degli eventi più importanti della storia europea moderna. Con essa si concluse la lunghissima e devastante Guerra dei Trent’Anni, un conflitto che aveva coinvolto la maggior parte degli Stati europei e aveva causato milioni di morti, soprattutto nel Sacro Romano Impero Germanico. La pace non solo pose fine alle ostilità, ma segnò una svolta epocale nell’assetto politico e religioso del continente.

Capire cosa fu la Pace di Westfalia significa comprendere la nascita di una nuova concezione delle relazioni internazionali, basata sulla sovranità degli Stati, sulla parità diplomatica e sulla tolleranza religiosa. Questo accordo è considerato l’origine del sistema politico moderno europeo.

Contesto storico: la Guerra dei Trent’Anni

La Guerra dei Trent’Anni (1618–1648) scoppiò inizialmente come un conflitto religioso tra protestanti e cattolici all’interno del Sacro Romano Impero, ma ben presto si trasformò in una guerra politica su scala europea. Le cause profonde erano sia religiose sia legate all’equilibrio tra le potenze.

Il conflitto fu caratterizzato da una straordinaria violenza e distruzione, con interi territori tedeschi devastati, carestie, epidemie e milioni di vittime. La guerra coinvolse grandi potenze come Spagna, Francia, Svezia e Danimarca, ciascuna con interessi diversi, ma tutte desiderose di influenzare l’esito del conflitto per rafforzare il proprio potere in Europa.

Quando, dopo trent’anni di massacri e nessuna vittoria definitiva, le parti in causa si resero conto dell’impossibilità di una soluzione militare, si avviò il processo di negoziazione che avrebbe portato alla Pace di Westfalia.

Cos’è la Pace di Westfalia

La Pace di Westfalia è in realtà un insieme di trattati firmati nelle città di Münster e Osnabrück, nella regione della Vestfalia (in tedesco Westfalen), tra il maggio e l’ottobre del 1648.

I principali firmatari furono:

  • Il Sacro Romano Impero Germanico
  • La Francia
  • La Spagna
  • La Svezia
  • I Paesi Bassi
  • La Svizzera
  • I principi e le città del Sacro Romano Impero, sia cattolici che protestanti

Questi trattati misero fine non solo alla Guerra dei Trent’Anni, ma anche alla Guerra degli Ottant’Anni tra Spagna e Paesi Bassi, riconoscendo finalmente l’indipendenza della Repubblica delle Province Unite.

Principali contenuti della Pace di Westfalia

I trattati della Pace di Westfalia stabilirono una serie di principi politici e religiosi destinati a cambiare per sempre l’assetto europeo.

Dal punto di vista religioso, venne confermato e ampliato il principio del “cuius regio, eius religio”, già introdotto con la Pace di Augusta del 1555. A differenza di quest’ultima, però, la Westfalia riconobbe anche il calvinismo, oltre al cattolicesimo e al luteranesimo, come confessione legittima all’interno del Sacro Romano Impero.

Si sancì il diritto dei sudditi di professare in privato la propria fede anche se diversa da quella ufficiale del loro Stato. Era un passo avanti verso la tolleranza religiosa e la convivenza tra confessioni diverse.

Dal punto di vista politico, la pace riconobbe la piena sovranità dei principi tedeschi: ogni Stato membro dell’Impero poteva concludere trattati internazionali, mantenere eserciti propri e scegliere autonomamente la propria religione. Questo sancì la fine dell’autorità assoluta dell’Imperatore sul territorio imperiale e consacrò la frammentazione politica della Germania.

Inoltre, la pace decretò l’indipendenza definitiva della Svizzera e dei Paesi Bassi, segnando la fine del dominio asburgico su questi territori.

Conseguenze della Pace di Westfalia

La Pace di Westfalia ebbe conseguenze di lunga durata per la storia europea.

Dal punto di vista diplomatico, essa segnò la nascita del sistema internazionale moderno, basato su Stati sovrani, indipendenti, giuridicamente uguali tra loro, ciascuno con diritto di autodeterminazione. È a partire da questa pace che si comincia a parlare di “ordine westfaliano”.

Il principio della non ingerenza negli affari interni di altri Stati diventò una regola fondamentale delle relazioni internazionali. Anche se il mondo sarebbe cambiato molto nei secoli successivi, questo principio rimane ancora oggi alla base del diritto internazionale.

Dal punto di vista religioso, la pace rappresentò un’importante affermazione della tolleranza e della convivenza confessionale, anche se non garantiva ancora la libertà religiosa per gli individui.

Dal punto di vista territoriale, la Francia e la Svezia uscirono rafforzate, ottenendo nuovi territori e un maggiore prestigio. L’Impero, invece, risultava indebolito e ormai incapace di esercitare un vero controllo unitario sui suoi territori.