Carlo Maria Martini è un cardinale, arcivescovo, teologo e docente italiano. Oltre che persona di grande cultura, è considerato anche uomo del dialogo tra le religioni, tanto da ricevere il soprannome di “cardinale del dialogo”. Nasce a Torino il 15 febbraio del 1927 ed entra nella Compagnia di Gesù a soli 17 anni. Dopo il noviziato a Cuneo, studia filosofia a Gallarate e teologia nella Facoltà teologica di Chieri, dove viene ordinato sacerdote il 13 luglio 1952 dall’arcivescovo di Torino, cardinale Maurilio Fossati.
Laureato in teologia nel 1958, otto anni dopo ottiene una seconda laurea in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico dove diventa prima decano della Facoltà di Sacra Scrittura e poi rettore dal 1969 al 1978. Il 18 luglio 1978 papa Paolo VI lo nomina magnifico rettore della Pontificia Università Gregoriana.
In questi anni sono numerose le pubblicazioni scientifiche di Carlo Maria Martini, come una traduzione italiana commentata degli Atti degli apostoli e gli studi raccolti in La parola di Dio alle origini della Chiesa. Nel 1979 papa Giovanni Paolo II lo nomina Arcivescovo di Milano. Durante il Concistoro del 2 febbraio 1983 diviene cardinale per mano dello stesso pontefice.
Nel novembre 1986, in occasione del grande convegno diocesano ad Assago dal titolo Farsi prossimo, lancia l’iniziativa delle Scuole di formazione all’impegno sociale e politico, lo stesso anno viene nominato Cavaliere di Gran Croce Ordine al merito della Repubblica italiana.
Dal 1986 fino al 1993 è presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee e, in veste di cardinale, partecipa al conclave del 2005 che elegge Joseph Ratzinger come papa Benedetto XVI. Molti, in realtà, avevano auspicato che la scelta ricadesse su Martini considerato una persona più aperta alla modernità.
Dal 2002 al 2007 il cardinale di Milano vive prevalentemente a Gerusalemme dove riprende gli studi biblici. Nel corso della sua attività episcopale, diventa una delle personalità più conosciute e rispettate della Chiesa cattolica. Riceve numerosi riconoscimenti accademici, come la laurea honoris causa in scienze dell’educazione dell’università Cattolica del Sacro Cuore e quella in medicina dell’università Vita-Salute San Raffaele. Nel 2006 anche l’università ebraica di Gerusalemme insignisce Martini di una laurea honoris causa in Filosofia. Pubblica numerosi testi, come una nuova edizione critica del Papiro Bodmer VIII contenente le Lettere di Pietro.
Affetto dal morbo di Parkinson, nel 2008 rientra in Italia per curarsi e si stabilisce a Gallarate. Pubblica le Conversazioni notturne a Gerusalemme, che raccoglie i colloqui del cardinale con il gesuita austriaco Georg Sporschill in un confronto approfondito sul rapporto tra Chiesa e mondo contemporaneo.
L’anno successivo inizia una rubrica mensile sul Corriere della Sera, dal titolo Lettere al cardinale. Nel 2011 esce Il Vescovo, un volume che contiene una riflessione sul ruolo, le scelte, i problemi e i rischi del ministero episcopale. Il 31 agosto del 2012 Carlo Maria Martini muore a Gallarate per l’aggravarsi della sua malattia.