Le citazioni di: Charles Bukowski

Charles Bukowski, scrittore dannato e controverso

Charles Bukowski, all’anagrafe Heinrich Karl Bukowski, nasce ad Andernach il 16 agosto 1920, noto anche con lo pseudonimo di Henry Chinaski, il suo alter ego letterario, è un celebre scrittore e poeta con origini americane.

Scrive sei romanzi, centinaia di racconti e migliaia di poesie, per un totale di sessanta libri. La maggior parte delle sue opere è autobiografica e racconta il suo rapporto con l’alcol e con il sesso. Le sue esperienze sono raccontate con realismo e senza peli sulla lingua. Narra anche dei suoi legami interpersonali burrascosi. Per lo stile utilizzato viene associato al cosiddetto realismo sporco.

La famiglia si trasferisce negli Stati Uniti nel 1923. Sempre più americani, i genitori lo cominciano a chiamare Henry al posto di Heinrich. Il padre, spesso senza lavoro, viene descritto come un uomo violento. Bukowski è vittima di discriminazione da parte dei figli dei vicini. Da bambino, quindi, è timido e introverso. Una forma grave di acne non lo aiuta.

Studia letteratura, giornalismo e arte. Durante il periodo universitario si avvicina, per poco tempo, a un gruppo di nazisti, che poi prende in giro nel suo romanzo Panino al prosciutto. Per un po’ frequenta l’estrema sinistra.

Durante la Seconda Guerra Mondiale viene arrestato dall’FBI per 17 giorni per renitenza alla leva, successivamente non supera i test attitudinali e viene dichiarato inadatto al servizio militare. In seguito partecipa anche a manifestazioni in favore della pace.

Dopo le prime pubblicazioni, non riuscendo a emergere, si allontana dalla scrittura per circa dieci anni. “Anni buttati” che contribuiscono alla produzione letteraria futura. Vive di lavoretti e pensioni sociali, vagabondando per gli States.

Nel 1955 rischia di morire a causa di un’ulcera perforante causata da una sbronza di proporzioni importanti. Lasciato l’ospedale scrive delle poesie. Due anni dopo sposa una collega texana, senza averla mai vista. Il divorzio arriva nel 1959.

Lavora come archivista alle poste per dieci anni e rimane scosso dalla morte di Jane Cooney Baker, il suo primo vero amore. Ne vengono fuori racconti e poesie potenti. Si tratta di una delle sue muse più importanti.

Nel 1964, dall’unione con Frances Smith, nasce l’unica figlia di Charles Bukowski, Marina Louise. Nel 1967, comincia a scrivere Taccuino di un vecchio porco. Nel 1969 accetta la proposta di un editore: 100 dollari al mese per tutta la vita. A 49 anni lascia il lavoro alle poste e si dedica alla scrittura. Dopo nemmeno un mese, finisce il suo primo romanzo auto biografico, Post Office, e raggiunge la celebrità. Comincia una fase fatta di storie di una notte, materiale per i suoi racconti e per le sue poesie.

Nel 1988 si ammala di tubercolosi, ma la sua produzione letteraria non si ferma. Muore a 73 anni a causa di una leucemia fulminante a Los Angeles, il 9 marzo 1994.