Franz Kafka nasce a Praga il 3 luglio 1883, è uno scrittore boemo di lingua tedesca. È considerato una delle figure della letteratura del XX secolo più rilevante, ed un importante esponente del realismo magico e del modernismo.
Le opere di Kafka sono incredibili, quasi delle allucinazioni, tanto sono sconvolgenti. Descrivono infatti delle esperienze assurde e per certi versi anche particolarmente inquietanti, elaborate facendo uso di una scrittura realistica, ricca di dettagli, lucida e precisa in maniera straordinaria. L’autore è abile nel raccontare momenti della quotidianità più consueta, ma anche fatti inauditi, con la stessa ‘voce’ e abilità.
Kafka scrive cercando di analizzare la sua battaglia per l’esistenza, usando tutto quello che di più angoscioso, tragico, negativo, ma anche desiderabile e per alcuni versi addirittura positivo comporta. Un uomo tragico e solitario, minuzioso, logico e trascendente, la cui produzione letteraria mai si allontana dalla sua città natale, Praga, che lui stesso considera “la città degli strambi e dei visionari”. Tante opere di Kafka sono state pubblicate dopo la sua morte, molte delle quali incompiute.
Lo scrittore Franz Kafka ha origini ebraico-boeme, studia nelle scuole tedesche di Praga e all’università della stessa città. Si laurea nel 1906 e l’anno dopo, in seguito alla sua formazione e pratica giuridica, inizia a lavorare nel settore delle assicurazioni, fino al 1922. Va in pensione molto giovane, ha solo 29 anni, perché malato di tubercolosi. I suoi rapporti famigliari non sono dei migliori, anzi è in continua lotta con il padre.
Ha la fortuna però di avere a fianco a sé buoni amici, come Max Brod e il medico Robert Klopstock; Kafka vive un’esistenza tormentata e cerca sempre l’affetto e la comprensione delle donne, ma finisce per vivere delle relazioni e situazioni tutt’altro che facili e felici, anzi, che aumentano quella sua sensazione di disagio interiore.
È fidanzato con la berlinese Felice Bauer, che però non sposa mai. E in seguito vive altre relazioni di coppia, fino agli ultimi mesi della sua vita, periodo in cui vive insieme a Dora Diamant che, con Robert Klopstock, gli sta vicino e lo assiste fino alla morte, avvenuta a Kierling, il 3 giugno 1924, quando lo scrittore ha solo 40 anni.
L’amico Max Brod, dopo la scomparsa di Kafka, decide di pubblicare i sette volumi dello scrittore scomparso, non tenendo assolutamente conto delle disposizioni testamentarie lasciate, secondo le quali avrebbe dovuto distruggere tutti gli scritti. Si occupa di persona di Meditazione, Il fuochista, La metamorfosi, La condanna, Nella colonia penale, Un medico in campagna ed Un digiunatore. Pubblicati postumi, nel 1927, nel 1925 e nel 1926, anche i tre libri America, rimasto incompiuto, Il processo e Il castello.