Le citazioni di: Georg Wilhelm Friedrich Hegel

Georg Wilhelm Friedrich Hegel, le opere e le citazioni di uno dei maggiori filosofi di tutti i tempi

Georg Wilhelm Friedrich Hegel nasce a Stoccarda il 27 agosto 1770, è un filosofo, accademico e poeta tedesco, viene considerato il più rilevante rappresentante dell’idealismo tedesco e uno dei massimi filosofi di tutti i tempi. La riflessione filosofica dell’uomo, oltre a quella onnicomprensiva e sistematica, influenza il pensiero successivo, sia per quanto concerne la teoria politica, che per l’estetica e l’ontologia; è padre infatti di una linea di pensiero tra le più complesse e profonde dell’intera tradizione occidentale.

Hegel contribuisce alla nascita delle discipline sociali e storiche nella loro accezione moderna. La sua filosofia è definita idealismo assoluto. Il noto filosofo segue i corsi di teologia e filosofia all’Università di Tubinga, periodo durante il quale fa amicizia con il filosofo idealista Schelling. Segue la Rivoluzione Francese e ogni suo avvenimento con grande ammirazione, affascinato, tanto che crea un “albero della libertà” nel collegio.

Stima profondamente i principi di uguaglianza di cui i rivoluzionari si fanno portavoce. Una volta terminati i suoi studi, Hegel diventa precettore presso case private a Berna e in seguito anche a Francoforte. Quando il padre muore, eredita una buona somma di denaro, con la quale si stabilisce definitivamente a Jena, è docente e redattore capo di un giornale.

La vita di Hegel è sempre molto frenetica, anche nei suoi ultimi anni. Prima assume il ruolo di direttore del ginnasio di Norimberga, diventa successivamente anche professore di filosofia a Heidelberg e infine all’Università di Berlino. Proprio in questa città della Germania raggiunge il punto massimo della sua carriera, il suo più grande successo, fino alla sua scomparsa.

La sua produzione letteraria è molto varia e ampia, in età giovanile si dedica soprattutto a opere di carattere religioso, ma subito dopo questo periodo ‘immaturo’ si concentra sulla scrittura del suo capolavoro, la Fenomenologia dello Spirito (1807), oltre a quella che possiamo definire come la formulazione più compiuta del suo sistema filosofico, ovvero l’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (1817). La sua ultima opera di grande rilevanza è Lineamenti di filosofia del diritto, scritta a Berlino nel 1821.

Secondo il filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel, la coscienza è la prima tappa dello spirito e anche la forma di rapporto basilare dell’uomo con la realtà, la sua capacità di concepire l’esterno, il mondo, come separato da sé. L’uomo muore improvvisamente il 14 novembre 1831, all’età di 61 anni, di colera o forse di un tumore allo stomaco, in circostanze poco chiare. Seguono riti funebri straordinari, il teologo Philipp Marheineke e il critico Friedrich Förster pronunciano i sermoni funebri.