Giulio Andreotti nasce a Roma il 14 gennaio del 1919, è un noto politico, scrittore e giornalista italiano. Uno dei maggiori esponenti della Democrazia Cristiana, partito di rilievo della vita politica italiana per gran parte della seconda metà del XX secolo. Il padre, Filippo Alfonso, è maestro elementare, scompare meno di tre anni dopo la nascita di Giulio, la madre è Rosa Falasca. È l’ultimo di tre figli.
Frequenta il Ginnasio e il Liceo, si laurea poi in giurisprudenza all’Università La Sapienza con una tesi in diritto canonico; durante la sua vita riceve tante lauree ad honorem da università di tutto il mondo. Dopo la laurea fa il praticantato in uno studio legale, i suoi primi lavori sono quello di capoclaque nei teatri e applicato all’Ufficio ministeriale per la imposta sui celibi.
Giulio Andreotti è tra i più noti politici democristiani italiani. Durante la sua carriera è Presidente del Consiglio per sette volte, e per ventuno è Ministro in numerosi dicasteri. Dal 1947 al 1954 (inizia a soli 28 anni) è sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (governi Alcide De Gasperi e Giuseppe Pella).
Un grande esponente del mondo cattolico, Andreotti a soli 26 anni (1945) entra a far parte della Consulta Nazionale e l’anno dopo è eletto deputato all’Assemblea Costituente nelle liste della Democrazia Cristiana per il collegio del Lazio, dove viene poi confermato deputato alla Camera dal 1948 al 1987.
Nel 1984 e nel 1989 viene eletto deputato al Parlamento europeo, nel 1976 è Consigliere del Comune di Roma e l’1 giugno 1991 viene nominato alla carica di Senatore a Vita. Giulio Andreotti è un personaggio della politica italiana tra i più conosciuti e importanti nella storia della seconda metà del XX secolo. Dal Secondo Dopoguerra e per più di quattro decenni, l’uomo è sempre al centro di tutte le più importanti vicende che riguardano la politica nazionale e anche internazionale, oltre ad essere spesso oggetto di polemiche e critiche.
Andreotti è un uomo dalla personalità complessa, nella sua vita e carriera è in grado di associare alle sue grandi capacità di statista anche le spiccate doti di scrittore e di giornalista. Nelle sue opere si riconosce sempre una proverbiale vena ironica, per questo ancora oggi è ricordato per essere il ‘padre’ di aforismi molto famosi, tanto da essere diventati comuni anche nel linguaggio corrente degli italiani. Giulio Andreotti, dopo il 30 dicembre 2012, giorno della morte di Rita Levi-Montalcini, è il più anziano senatore in carica. Scompare il 6 maggio 2013 nella sua casa di Roma, all’età di 94 anni.