Isabel Allende è una scrittrice cilena, naturalizzata statunitense, conosciuta in tutto il mondo. Nasce a Lima il 2 agosto del 1942. Grazie all’aiuto del cugino del padre, Salvador Allende, futuro presidente del Paese, Isabel può studiare e vivere senza problemi economici. La scrittrice cresce nella casa del nonno a Santiago e l’abitazione sarà poi evocata nel suo libro di maggior successo La casa degli spiriti.
Nel 1956 la madre di Isabel sposa un diplomatico e la famiglia inizia a viaggiare in vari Paesi nel mondo tra cui la Bolivia, diverse nazioni in Europa e il Libano. Assidua lettrice, già da adolescente spazia da Jules Verne a Emilio Salgari, passando per romanzi rosa, libri di filosofia, psicologia freudiana e Shakespeare. Il libro che la influenza maggiormente è Le mille e una notte, trovato frugando nella camera del patrigno.
A 15 anni torna a Santiago e a 17 inizia a lavorare come segretaria presso il “Dipartimento dell’informazione”, un ufficio della FAO. Nel 1962 si sposa con Miguel Frías, dal quale ha due figli: Nicholás e Paula. In questo periodo conduce un programma televisivo sulla fame nel mondo e inizia a scrivere per la rivista femminile Paula e per quella per bambini Mampato. La fama negli anni ’60 arriva grazie alla rubrica Los impertinentes all’interno della rivista Paula.
L’11 settembre del 1973 lo zio Salvador Allende, presidente del Cile, viene ucciso nel colpo di stato militare guidato dal Generale Augusto Pinochet. Da quel momento inizia l’impegno nella vita politica del suo Paese a favore dei perseguitati dal regime. La scrittrice trova loro asilo politico, nascondigli sicuri e fa filtrare notizie del Paese. Emigra in seguito in Venezuela dove resta per 13 anni scrivendo per vari quotidiani.
In autoesilio, comincia a redigere un romanzo, ma tutte le case editrici latino americane rifiutano il suo primo libro perché scritto da una donna per di più sconosciuta. Si tratta di La casa degli spiriti che, nel 1982, viene pubblicato a Barcellona da Plaza y Janes ed è subito un successo prima europeo e poi anche negli Usa. Il romanzo, tradotto in moltissime lingue, porta a Isabel Allende la fama mondiale. Stessa accoglienza calorosa viene riservata ai successivi libri, come D’amore e ombra, Paula ed Eva Luna.
A 45 anni Isabel Allende divorzia dal marito e dopo un anno sposa in seconde nozze William Gordon. La vita del nuovo compagno ispira alla scrittrice un altro romanzo che viene pubblicato nel 1991: Il piano infinito. L’umorismo è parte integrante dei suoi scritti e la sua opera viene classificata come novisima literatura o posboom, un movimento caratterizzato dal ritorno al realismo, da una prosa facile da leggere, dall’accento sulla storia e sulla cultura locale. Molti critici ritengono che i romanzi di Allende facciano parte del genere autobiografico, mentre la scrittrice li definisce una collezione di ricordi più vicina alla finzione che alla realtà.