Le citazioni di: Marcel Proust

aforismi Marcel Proust

Valentin Louis Georges Eugène Marcel Proust, più comunemente conosciuto come Marcel Proust, è uno scrittore, saggista e critico letterario francese considerato ancora oggi il maestro del romanzo moderno. Nasce a Parigi il 10 luglio del 1871 da Adrien Proust, medico di fama internazionale, e Jeanne Weil, originaria della grande borghesia israelita.

Lettore precoce e alunno brillante, soffre di asma dall’età di 9 anni. Frequenta la facoltà di Diritto, di Scienze Politiche, e si laurea in Lettere nel 1895 alla Sorbona, entrando presto nella vita mondana, affascinato dal mondo degli artisti.

Durante questi anni conosce gli ambienti dell’alta società parigina e molti giovani artisti della sua generazione. Crea con i suoi amici la rivista letteraria LeBanquet (1892) e scrive poesie e racconti brevi pubblicate in diversi cronache, in seguito raggruppati nella raccolta intitolata I Piaceri e i Giorni (Les Plaisirs et les Jours – 1894).

Nel 1896 inizia la stesura del suo primo libro Jean Santeuil (postumo, 1952) e il preludio della Recherche, che unisce i suoi ricordi d’infanzia alle sue osservazioni sulla vita mondana. Scrive, inoltre, Contro Sainte-Beuve (Contre Sainte-Beuve), pubblicato anch’esso dopo la sua morte (1954), in cui dimostra la futilità del metodo del grande critico Sainte-Beuve esponendo le proprie teorie estetiche.

A seguito della morte della madre, nel 1903 perde anche il padre, lutti che diventano il motore fondamentale della sua scrittura. Inizia così un nuovo ritmo di vita che lo porta a dormire di giorno e a scrivere di notte. Si ritira man mano dall’alta società decidendo di non nascondere più la sua omosessualità.

Intorno al 1907 si dedica completamente alla scrittura della sua più grande opera: Alla ricerca del tempo perduto (À la recherche du temps perdu), ma l’asma e le sofferenze amorose modificano la sua visione del mondo, così come l’avvento della Prima Guerra Mondiale. Le raccolte di racconti brevi, i saggi e gli inizi di romanzi sono i pezzi del puzzle di Alla ricerca del tempo perduto, considerato ancora oggi il romanzo più lungo del mondo.

Viene rifiutato da diversi editori, ed è costretto a pubblicare a proprie spese il primo volume, mentre il secondo libro, All’ombra delle fanciulle in fiore (1918), ottiene un enorme successo vincendo addirittura il Premio Goncourt.

Durante gli anni successivi prosegue la sua scrittura frenetica, perfezionando sempre di più la sua opera. Pubblica due tomi di due altri libri, I Guermantes e Sodoma e Gomorra (Sodome et Gomorrhe) dal 1920 al 1922. Esausto, Proust muore per una polmonite il 18 novembre 1922 a Parigi. Ed è grazie al fratello, Robert, se oggi abbiamo la pubblicazione di molti suoi manoscritti.

1 di 5 »