Margaret Mead è un’antropologa statunitense nata a Philadelphia il 16 dicembre del 1901. Prima di quattro figli di un professore di economia e di una sociologa, cresce in una famiglia di religione quacchera. È allieva di Ruth Benedict e Franz Boas e incentra i suoi studi, in particolare, sul ruolo dei fattori biopsicologici, culturali e individuali nella strutturazione della personalità individuale e sociale, concludendo che la variabilità naturale dei caratteri congeniti basilari è universalmente identica, ma ciascuna cultura seleziona e plasma poi un numero limitato di forme.
Studia antropologia e psicologia alla Columbia University e resta legata all’università anche dopo la laurea, ottenendo la cattedra di antropologia culturale. Nel corso della sua carriera, tra gli anni 1925 e 1933, svolge viaggi etnografici nelle isole Samoa, nelle Isole dell’Ammiragliato e in Nuova Guinea. Poi prosegue le sue ricerche a Bali tra il 1936 e il 1938. Insieme al marito Gregory Bateson è tra i primi antropologi a servirsi della fotografia e dei film come strumenti per l’indagine etnografica.
Abile scrittrice e con una forte sensibilità nei riguardi dei problemi sociali e politici, Margaret Mead è uno dei personaggi più importanti della scena statunitense del Novecento. Si impegna, inoltre, nelle fasi centrali della nascita del movimento femminista. Tra le sue opere vanno ricordate: Sex and temperament in three primitive societies (1935); Male and female (1949).
Alla base dei suoi libri ci sono proprio le esperienze vissute durante i suoi viaggi. Coming of age in Samoa e Growing up in New Guinea sono diventati dei classici dell’antropologia. Mead ha avuto tre mariti: lo studente di teologia Luther Cressman sposato nel 1923; lo psicologo neozelandese Reo Fortune, con il quale convola a nozze nel 1928; l’antropologo Gregory Bateson.
Nonostante le fosse stato detto dai medici che non poteva avere figli, Margaret riesce a rimanere incinta di Bateson e la coppia ha una figlia Mary Catherine nel 1939. Nel 1944 fonda con Ruth Benedict l’Institute for Intercultural Studies e nel 1959 pubblica An Anthropologist at work: writings of Ruth Benedict, uno studio sulla sua collega. Nel 1972 Margaret Maed scrive anche la sua autobiografia Blackberry Winter. L’antropologa muore di cancro a New York il 15 novembre del 1978. Nel corso della sua carriera ha scritto 44 libri e più di 1.000 articoli pubblicati in diverse lingue.