Margaret Thatcher nasce a Grantham il 13 ottobre 1925; è nota per essere stata la prima donna a ricoprire la carica di Primo Ministro del Regno Unito, dal 4 maggio 1979 al 28 novembre 1990. Ad oggi ha avuto il mandato più lungo in tutta la storia del Paese. È stata leader del Partito Conservatore Britannico dal 1975 al 1990.
Il 7 dicembre 1990 è stata nominata Baronessa di Kesteven nella contea del Lincolnshire. Esiste una vera e propria corrente politico-economica legata al personaggio, chiamata thatcherismo. Margaret Thatcher viene soprannominata anche The Iron Lady. Prima di diventare avvocato è stata ricercatrice chimica e nel 1959 viene eletta al Parlamento in rappresentanza del sobborgo londinese di Finchley. Nel 1970 diventa Segretario di Stato per l’istruzione e la scienza grazie alla nomina di Edward Heath. La Thatcher diventa leader dell’opposizione e prima figura femminile alla guida di un grande partito politico nel Regno Unito. Vince le elezioni generali del 1979, diventando così Premier.
La leader conservatrice si occupa di:
Margaret Thatcher viene rieletta nel 1983, l’anno dopo riesce a scampare ad un attentato e viene eletta nuovamente nel 1987, per il suo terzo mandato. Nel 1990 dà le dimissioni da Primo Ministro e leader del partito, lascia la Camera dei Comuni nel 1992, guadagna il titolo di pari a vita come Baronessa Thatcher, con diritto a sedere nella Camera dei Lord. Nel 2002, dopo diversi malori fisici, i medici le consigliano di evitare di parlare in pubblico. La donna muore nel 2013, all’età di 87 anni a Londra, malata di Alzheimer, a causa di un ictus.
Margaret Thatcher è nota per essere stata un personaggio controverso, da alcuni amata e da altri detestata. I suoi sostenitori le danno il merito di aver ridato vita al settore finanziario e un nuovo slancio alla City, valutando positivamente la privatizzazione di diverse attività e l’inserimento del concetto di “concorrenza” anche in alcuni comparti pubblici. Gli oppositori non sopportano gli effetti collaterali delle sue politiche, come i tagli alla spesa pubblica, il peggioramento del welfare state, la de-industrializzazione del Centro e Nord del Paese.
È stata comunque la politica più influente della storia britannica dai tempi di Winston Churchill e l’esponente più importante della politica conservatrice degli anni Ottanta, insieme a Ronald Reagan.