Maria Montessori, all’anagrafe Tecla Artemisia Montessori, nasce a Chiaravalle il 31 agosto 1870. È una pedagogista, un’educatrice, una filosofa, una scienziata e neuropsichiatra infantile. A renderla celebre è il suo sistema educativo che rivoluziona la scuola italiana.
Figlia di un padre conservatore e di una madre progressista, è da quest’ultima che prende maggiore ispirazione. È infatti una delle prime donne in Italia a laurearsi in Medicina. Combatte gli ostacoli burocratici e sociali della sua scelta. Nel 1896, anno della sua laurea, partecipa al Congresso internazionale delle donne a Berlino e lancia un appello contro la disparità di genere del salario.
Dalla relazione con il medico Giuseppe Montesano nasce Mario. Per non provocare degli scandali, è una balia a occuparsi di lui. Ragioni di opportunità e di carriera, il compagno l’abbandona.
Nel 1899 fonda e dirige la Scuola magistrale ortofrenica per educatori di bambini “deficienti”. Crea una didattica che si basa su osservazioni, metodi e materiali. Si ispira a Itard, Seguin, Pestalozzi e Froebel. Nel 1907 Maria Montessori apre la prima Casa dei Bambini a Roma, nel quartiere di San Lorenzo, dedicata alle famiglie operaie.
È contraria alla separazione scolastica di bambini normodotati e con disabilità. Nasce così il metodo Montessori. Il suo libro Il metodo della pedagogia scientifica, viene tradotto in molte lingue. Viene accolta a braccia aperte negli Stati Uniti d’America e in Europa. Il suo metodo educativo si diffonde rapidamente.
Nascono l’Opera nazionale Montessori (1924) e l’Associazione Montessori Internazionale (1929). Benito Mussolini introduce il suo modo di insegnare nelle scuole italiane fino al 1934. Poi le divergenze politiche diventano troppo forti e le scuole montessoriane vengono chiuse.
Maria va prima in Spagna e poi in Inghilterra. Nel 1939 va in India e ci rimane con il figlio Mario, che è suo assistente da due anni. Nel 1946 tornano in Europa e iniziano anni di conferenze e riconoscimenti, fino alla sua morte: a Noordwijk il 6 maggio del 1952.
La forte personalità di Maria Montessori è l’origine del suo successo e, al tempo stesso il suo limite. Non è facile trovare maestri capaci di mettere in atto i suoi insegnamenti. Ci vogliono passione e dedizione che non sono facili da scorgere in altre persone. La disciplina e la libertà devono trovare il giusto equilibrio per coesistere. L’insegnante è “solo” un mediatore che sviluppa la voglia di fare che è insita nel bambino. Quindi deve saper osservare, scegliere il materiale giusto e saper tacere quando necessario.