Qualcosa che si considera mediocre ed insipida.
La frase è presa dalla Divina Commedia, di preciso dal canto III dell’Inferno. Qui Dante incontra gli ignavi, in vita indifferenti a tutto. Collocati nel vestibolo dell’Inferno, non sono degni di trascorrere l’eternità né lì e nemmeno nel Purgatorio.