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Qual è la differenza tra clima e tempo meteorologico

Terry Costanzo

Terry Costanzo

DOCENTE DI SCIENZE

Nata a Prato nel 1975, ha frequentato il liceo linguistico Carlo Livi di Prato perché grande amante delle lingue, passione che le è rimasta anche se in quinta liceo è stata folgorata dalla chimica. È quindi approdata all'Università di Farmacia a Firenze Rifredi, corso di laurea Chimica e Tecnologia Farmaceutica(CTF). Dopo anni di grande sacrificio ed impegno, terminati gli stud, è arrivata a Milano ed ha lavorato presso un’ azienda chimica occupandosi di ricerca clinica con il ruolo di CRA. Si è occupata di sperimentazioni cliniche e ha imparato tantissime cose sulla ricerca e sul mondo farmaceutico in genere. Collabora da ormai 9 anni con l'Istituto Montini, che le dà la possibilità di entrare in contatto con i giovani e di tenersi sempre aggiornata.

Quando si parla di clima e tempo meteorologico, è comune imbattersi in confusione e malintesi riguardo alla loro definizione e alle differenze sostanziali che li caratterizzano.

Questi due concetti, sebbene strettamente correlati, descrivono fenomeni distinti che influenzano profondamente la nostra vita quotidiana, le attività economiche, la pianificazione urbana e la conservazione ambientale.

In questo articolo, ci proponiamo di esplorare in modo approfondito le differenze tra clima e tempo meteorologico, nonché di illustrare le varie tipologie di climi che caratterizzano il nostro pianeta.

Tempo meteorologico e clima

Tempo e clima sono due concetti molto diversi anche se entrambi dipendono dalla combinazione di temperatura, vento, pressione, umidità, nuvolosità e precipitazioni.

Il tempo meteorologico è l’insieme delle condizioni atmosferiche di un dato luogo e in un preciso momento.

Il clima è l’insieme delle caratteristiche del tempo atmosferico che contraddistinguono un territorio in un arco temporale di almeno trent’anni. E’ possibile individuare cinque gruppi climatici:

  • climi caldo-umidi,
  • climi aridi,
  • climi temperati freddi,
  • climi temperati caldi,
  • climi nivali.

A questi climi corrispondono diversi biomi ovvero l’insieme delle specie animali e vegetali che popolano determinate aree geografiche.

Le condizioni climatico-ambientali determinano la distribuzione della flora e della fauna, la formazione e le caratteristiche dei suoli.

Clima e fattori climatici

Le caratteristiche del clima in una particolare zona sono determinate da diversi fattori climatici che possono essere considerati una costante:

  • la LATITUDINE è la distanza di un luogo dall’Equatore e in base ad essa i raggi solari incidono sulla superficie terrestre con diversa angolazione;
  • l’ALTITUDINE è l’altezza di un luogo misurata a partire dal livello del mare. Man mano che si sale, temperatura e pressione diminuiscono;
  • la DISTANZA DAL MARE in quanto l’acqua attenua gli squilibri termici;
  • le CORRENTI MARINE, enormi masse d’acqua in movimento che mitigano il clima umidificandolo;
  • INCLINAZIONE dell’asse terrestre che influisce sulla durata dell’illuminazione di un territorio;
  • ESPOSIZIONE TOPOGRAFICA di un territorio rispetto ai raggi solari;
  • ESPOSIZIONE ai VENTI che influisce su temperatura, umidità e piovosità;
  • COLORE delle ROCCE che assorbono o respingono le radiazioni solari;
  • VEGETAZIONE che grazie alla traspirazione delle foglie aumenta l’umidità dell’aria liberando vapore acqueo e favorisce la piovosità;
  • ATTIVITÀ UMANE che immettono nell’aria calore e agenti inquinanti derivanti dai processi industriali.

Elementi per descrivere il clima

Gli elementi usati per descrivere il clima sono: la temperatura, i venti, le precipitazioni, l’umidità e la pressione atmosferica, cioè il peso che l’aria esercita su ogni punto della superficie terrestre.

Questi elementi possono essere misurati tramite apposita strumentazione nelle stazioni di rilevamento distribuite in numerosi punti del territorio.

I dati vengono registrati costantemente in diagrammi termopluviometrici grazie ai quali è possibile comprendere come variano nel tempo gli elementi climatici e visualizzare le temperature e la quantità di pioggia caduta in un intervallo di tempo in un determinato luogo.

I climi caldo-umidi

I climi caldo-umidi sono tipici delle aree comprese tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno. Sono caratterizzati da temperatura media uguale o maggiore di 18 °C e piogge abbondanti.

In questa fascia si trovano due tipi di clima:

  • il CLIMA EQUATORIALE è caratterizzato da temperature alte (25-30 °C), stessa durata del giorno e della notte, e stagioni simili tutto l’anno. In Amazzonia, Africa centrale e Asia meridionale la vegetazione prevalente è la foresta pluviale fitta e lussureggiante. Dall’Asia meridionale al Madagascar questo clima subisce i monsoni e questo porta una vegetazione tipica della giungla in cui le foglie cadono nelle stagioni secche;
  • il CLIMA TROPICALE caratterizzato da una stagione umida e una stagione secca. La vegetazione è formata da erbe alte e alberi che hanno bisogno di poca acqua.

I climi aridi

I climi aridi sono caratterizzati dall’assenza di pioggia. Sono tipici delle zone immediatamente a nord del Tropico del Cancro e a sud del Tropico del Capricorno.

All’interno dei climi aridi delle zone tropicali si distinguono due tipi di clima:

  • della STEPPA, caratterizzato da un periodo arido e da un breve periodo di piogge con fase vegetativa di breve durata;
  • DESERTICO con quasi totale assenza di precipitazioni. Esistono deserti caldi e privi di umidità e vegetazione con forti escursioni termiche (cioè grandi differenze di temperature tra il dì e la notte, con sbalzi anche di 30 °C) come ad esempio in Africa, Australia e America meridionale. Esistono anche deserti freddi con forti escursioni termiche annue come ad esempio in Mongolia e Tibet.

I climi temperati

I climi temperati hanno temperature medie annue moderate, con inverni quasi sempre sopra i 0°C e piogge scarse distribuite durante l’anno.

Questi climi si trovano nelle aree geografiche alle medie latitudini tra i paralleli 30° e 50° in entrambi gli emisferi. Possiamo distinguerli in due modi:

  • CLIMI TEMPERATI CALDI con estati calde e asciutte e inverni freschi e umidi. In questi climi possiamo distinguere il clima montano con inverni secchi e freddi e il clima mediterraneo con estati calde e secche;
  • CLIMI TEMPERATI FREDDI con piogge scarse estive e abbondanti nevicate invernali. Possiamo distinguere il clima temperato freddo-umido con lunghi inverni e brevi estati e il clima della taiga con un lungo inverno di circa 8 mesi e temperature sotto gli 8°C.

I climi nivali

I climi nivali sono freddi e interessano le zone lungo il circolo polare artico. La temperatura media non supera mai i 10°C e neve e ghiaccio sono perenni.

Si possono distinguere:

  • Il clima della TUNDRA seminivale con presenza di muschi e licheni;
  • Il clima NIVALE del gelo perenne dove la temperatura è sempre sotto zero. Nelle regioni artiche si trova il permafrost, uno strato di suolo perennemente ghiacciato che può superare il metro di spessore. Nelle zone polari la vegetazione è scarsa, e la fauna è costituita da orsi bianchi, foche, trichechi, elefanti marini. In Antartide non c’è vegetazione e la specie animale più diffusa è quella dei pinguini.

I climi d’Italia

L’Italia si trova nella zona temperata boreale e presenta territori con caratteri climatici molto diversi fra loro.

Principalmente possiamo distinguere:

  • clima MEDITERRANEO, nella regione del mar Tirreno (con modeste escursioni termiche annue), del mare Adriatico (con possibili precipitazioni nevose) e sulle isole (con estati calde e secche);
  • clima TEMPERATO UMIDO, tipico della pianura Padana con inverni freddi e estati poco piovose e sempre più calde;
  • clima NIVALE, tipico delle Alpi e degli Appennini.